Effigies


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Haunted Town (1981), 6.5/10
We're Da Machine (1983), 6/10
For Ever Grounded (1984), 6/10
Fly On A Wire (1985), 5/10
Ink (1986), 5/10
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Gli Effigies (imparentati con i Naked Raygun) furono uno dei primissimi gruppi hardcore di Chicago. Nel 1981 avevano esordito con il singolo di Body Bag (un'anticipazione dello speed metal che prendeva lo spunto dall'enfasi dei Dead Kennedys) e Security (che crea un'atmosfera claustrofobica degna di Kafka e Orwell a ritmo dub da discoteca con un assolo spaziale di chitarra), due brani che erano insoliti nella produzione dell'epoca per soluzioni piu` variegate e adulte della media.

Il loro capolavoro rimane l'EP Haunted Town (Autumn, 1981). I poderosi riff heavymetal di Below The Drop (uno dei capolavori dell'intero genere) e il ritornello elementare dell'anthem We'll Be Here Tomorrow (degno del miglior pop-core da venire) pongono l'EP dieci anni avanti rispetto ai tempi. Anche i brani piu` convenzionali (come Mob Clash) sono in realta` delle ballate frastornanti concepite per pensare e non per slam-dance. La sinistra title-track, infine, si spinge ben oltre gli angusti confini dell'hardcore con un rock and roll gotico che riecheggia quello dei Gun Club. La chitarra di Earl Letiecq squarcia senza pieta` la dizione fredda e minacciosa di John Kezdy (uno dei pochi cantanti hardcore ad essere convinto di cio` che canta).

Un altro EP, We're Da Machine (Ruthless, 1983), aveva reso ancor piu` veloce e feroce il sound, con l'anthem eponimo scandito da un'altra salva di fucilate heavymetal e la febbricitante Quota a librarsi in voli epici alla Devo.

Il gruppo aveva poi registrato l'album For Ever Grounded (1984), con una produzione commerciale che tentava di proporli in versione ballabile (A Tight And Blue Cut, Something That). Le matrici del gruppo rimanevano comunque intatte, convergendo anzi verso le atmosfere enfatiche dell'hardcore alla Naked Raygun (Silent Burn, Patternless) e i relativi inni da barricata (What's The Beat Of Politics). Nei momenti migliori, anzi, le nuove metronomie sfociano in brani gotici dalle cadenze cerimoniali, come nell'orientaleggiante Smile, nella danza tribale di Hand Signs e nel pow-wow psicotico di Infiltrator, aumentando pertanto il potenziale del gruppo. Nell'insieme l'album finiva per proporre un esperimento interessante, da cui avrebbero preso piu` di uno spunto anche i Ministry.

Per il secondo album Fly On A Wire (Fever, 1985) il gruppo dovette cambiare chitarrista e di conseguenza sound: Forever I Know e The Eights sono canzoni melodiche che del punkrock conservano soltanto la velocita`. Ink (1986), forte di The Sound That Moves e Yes, impose il gruppo a un pubblico piu` ampio, ma segno` anche la sua fine. Kezdy avrebbe concluso la sua carriera cantando per i Bloodsport sotto il nome Effigies.

The band reformed for Reside (Criminal IQ, 2007).

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