Record (1982), 8/10 | Links: |
Nel 1978 i Fear erano con i Germs
i punk piu` temuti di Los Angeles.
A differenza di questi non riuscirono a sfruttare il momento propizio e
rimasero senza un contratto discografico. Si rifecero ampiamente nel 1981,
quando la colonna sonora del documentario di Penelope Spheeris
"Decline Of Western Civilization" fece esplodere il loro mito (sono loro i
peggiori, ovvero i migliori, criminali del lotto).
Il Record (Slash, 1982) e` allora uno dei dischi piu` importanti
dell'hardcore californiano e del punk-rock tutto.
Molto piu` evoluto del genere a tre accordi in voga
a quell'epoca, il sound di questo disco ritrae invece un quartetto di
consumati musicisti rock, nella piu` autentica vena rurale. Forti delle liriche
piu` incivili e reazionarie (un modello di discriminazione contro gli
omosessuali, di sciovinismo contro le donne e di caccia alle streghe contro i
comunisti), di un piglio da fuorilegge della Frontiera, di uno spirito fra il
messianico e il parodistico, i Fear adottano lo stagionato bluesrock sudista
e gli iniettano dosi massicce di isteria punk.
L'instabilita` del gruppo era pari soltanto alla sua ferocia dal vivo. Al bassista originale subentro` brevemente anche Flea dei Red Hot Chili Peppers. More Beer (Restless, 1985) usci` tre anni dopo all'insegna dello stesso inguaribile infantilismo. Bomb The Russians e Waiting For The Meat vivono ancora della stessa scandalosa irrequietezza da cani rabbiosi, ma il sound ha perso gran parte della sua efficacia eversiva. Peraltro non hanno perso il loro vizio: in Beer, quintessenza del loro stile straccione, Ving blatera "Gonna find a little bitch/ gonna leave her in the ditch/ gonna have a few fits/ gonna chop off her tits". Il 45 giri Fuck Christmas fu il loro testamento spirituale. Poi Ving si diede alla carriera cinematografica e gli altri scomparvero nel nulla. Pochi hanno saputo come loro rendere gradevole persino lo squallore piu` abissale. Dopo uno iato di dieci anni, i Fear torneranno con Have Another Beer With Fear (Sector 2, 1995) e American Beer (Hall Of, 2001), sorta di concept dedicati alla loro bevanda preferita. | If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me. |