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GG Allin, proveniente dal New Hampshire, uno stato del New England,
suonava un rock estremamente rumoroso alla
Stooges e cantava testi estremamente depravati, da far invidia anche agli
Stooges. Agli inizi, alla guida dei Jabbers, sembrava semplicemente l'erede
naturale del rock dinamitardo e politicizzato di Detroit, tant'e` che sul 45
giri Gimme Some Head (1981) era accompagnato da due ex-MC5 e che sugli altri
anthem Hard Candy, Drink Fuck And Fight e No Rules metteva in mostra un
hardcore demenziale e furibondo. La sua immagine pubblica era rubata di sana
pianta da quella di Iggy Stooge.
In seguito, pero`, alla testa degli Scumfucks, ossessionato dalla sodomia e
dagli escrementi, Allin
prese ad indulgere nelle immagini piu` ripugnanti che si possano costruire
attorno a quei temi, dimenticando del tutto la musica.
La fama gli giunse nel 1988 con You Give Love A Bad Name (Homestead),
che annovera almeno un piccolo classico del genere, e uno dei brani piu`
"grunge" della sua carriera: Tough Fuckin' Shit.
In questo periodo la mente di Allin era completamente devastata dall'alcool e
dalla droga, e il risultato lo si puo` ascoltare nei nastri
Suicide Sessions
e Anti-Social Personality Behavior, circolati fra pochi intimi.
Allin sembrava
definitivamente perso alla causa del rock and roll, e fini` piu` volte in
carcere.
Il titolo di Freaks, Faggots, Drunks & Junkies (Homestead, 1988)
era piu` rappresentativo della musica in essa contenuta.
Ogni volta che lo rimettevano in liberta` Allin si ripresentava sulle scene
piu` violento, brutale e sprezzante di prima: era come se l'ostilita` della
societa` gli desse la carica per aumentare ulteriormente quell'ostilita`.
I suoi proclami nichilisti continuavano a perseguitare i benpensanti:
Doctrine Of Mayhem, intriso di amarezza nei confronti della societa` che
non lo comprende (o che lo comprende troppo bene), e nel 1991, alla
testa degli Antiseen di Jeff Clayton, altri due classici
osceni come Violence e Cock On The Loose.
L'album in collaborazione con
questi ultimi, Murder Junkies (Baloney Shrapnel, 1990), contiene proclami
nazi-macho-razzisti come Rape Torture, Terminate And Fuck, Kill The Police,
Sister Sodomy e I Hate People; l'album Brutality And Blood For All
(Alice/Marilyn), uscito postumo, indulge nelle fantasie omicide dei serial
killer (I Kill Everything I Fuck).
Nel frattempo aveva subito la condanna piu` dura della sua vita: tre anni per
violenza ai danni di una fan dopo cinque giornate di orge sadomaso. Ma cio`
non aveva minimamente incrinato la sua fama, che anzi era venuta crescendo.
Nel 1993, mentre usciva un 45 giri dei
Southern Baptists, Look Into My Eyes And Hate Me (Railroad), orecchiabile ma
blasfemo e raccapricciante come tradizione vuole, la leggenda di Allin venne
alimentata dalla colonna sonora del film auto-celebrativo Hated
(Performance Awareness).
Allin era pero` agli sgoccioli e, liberato nell'Aprile di quell'anno,
sarebbe morto due mesi dopo (il 27 giugno 1993) in bagno
(presumibilmente per overdose), trentaseienne. Aveva appena ultimato un
altro dei suoi show/rituali di mutilazione (con tanto di tagli alla faccia
e defecazione sul palco), a riprova del suo primato incontrastato di estremista
punk.
Allin e` l'unico musicista che potesse registrare un video
in cui irrompe in una classe elementare e, dopo essersi frantumato diversi
oggetti in bocca, essersi rotto diverse bottiglie in testa e aversi sfregiato il
petto con una lattina, aggredisce una bambina e viene picchiato a sangue dai
presenti.
Allin era davvero l'animale che diceva di essere. Non lo era soltanto sul palco,
lo era nella vita quotidiana. Tutto cio` di cui parlavano le sue canzoni era
autobiografico. Infiniti aneddoti raccontano storie ben piu` turpi di quelle
descritte dalle sue canzoni (come quando dovette essere ricoverato d'urgenza
perche' aveva la gola intasata di sperma, o quando violento` e poi mangio` la
carcassa di un animale). Odiava davvero tutti, compreso se
stesso. Ne aveva tutte le ragioni.
Fu il sacrificio piu` futile della musica rock.
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