Eliza Gilkyson
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Through The Looking Glass (Private, 1993), 6/10
Redemption Road (Silver Wave, 1997), 5/10
Hard Times In Babylon (Red House, 2000), 5/10
Lost And Found , 4/10
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Nata a Hollywood in una famiglia di musicisti (sorella del chitarrista dei Lone Justice e degli X), Eliza Gilkyson si fece le ossa nei saloon del Texas prima di stabilirsi a Taos, nel New Mexico. Con Pilgrims (Gold Castle, 1987), un ciclo di canzoni ispirato alla leggenda di Tristano e Isolde (e alla psicanalisi junghiana, visto che quella leggenda secondo Carl Jung introdusse l'amore romantico nella psiche occidentale), Gilkyson lancio` di fatto la new age vocale. Il suo canto folk, dall'invettiva marziale di Material Man all'aria epica di One Heart In Time, e` troppo aulico e intellettuale per essere ancora folk. D'altro canto ballate serafiche come Calling All Angels (il suo massimo successo) e cantilene classicheggianti come Foolish Heart la spingono del tutto fuori dal folk.

Legends Of Rainmaker (Gold Castle, 1989) cambio` direzione, verso un sound piu` rock e riflessioni sulla cultura pellerossa. Quella di Through The Looking Glass (Private, 1993) e` una donna piu` franca e disinvolta, non molto lontana da Joni Mitchell in Dionysian Love e Emmanuel, e al tempo stesso molto piu` tradizionale, tornata sul terreno country da cui era partita (Bearing Witness e Lights Of Santa Fe).

Redemption Road (Silver Wave, 1997) is another intimate album that musically blends Celtic folk, soul-pop, and country music. Gilkyson has relocated back to Austin (Texas), and has a more down-to-earth attitude, but has remained fundamentally the same.

Hard Times In Babylon (Red House, 2000) is another honest but uninspired collection (The Beauty Way), a prelude to Lost And Found (Red House, 2002), which is pure country music.

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