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Gli Inxs del cantante, divo e sex-symbol Michael Hutchence (erede della
tradizione di Mick Jagger, Iggy Pop e Jim Morrison) e del
chitarrista/organista Andrew Farriss (autore di gran parte delle musiche)
iniziarono la loro serie di successi nel
1980 con Simple Simon.
Il primo album, INXS (Deluxe, 1980), con Just Keep Walking, e subito seguito dal singolo The Loved One, e il secondo album, Underneath The Colors (Deluxe, 1981), con Stay Young e Night Of Rebellion, erano raccolte di canzoni senza pretese fatte sia per canticchiare sia per ballare. Nel 1983 su Shabooh Shoobah (Atco, 1982) cominciava a delinearsi uno stile piu` personale. Per quanto si tratti in fondo soltanto di synthpop, quello di The One Thing e` soprattutto un ritmo, sul quale Hutchence ricama rude e provocante. Le ballad Don't Change e To Look At You completavano il fascino del complesso. Black And White e Here Comes erano gettonate in discoteca. La base ritmica diventa protagonista su The Swing (Atco, 1984), con il funk alla David Bowie di Original Sin, I Send A Message, Burn For You e Dancing On The Jetty; e su Listen Like Thieves (1985), la cui What You Need e` cadenzata ossessivamente come in un rhythm and blues. La canzone pacifista Guns In The Sky, la tiepida Listen Like Thieves, le ballad Shine Like It Does, Kiss The Dirt e This Time puntano a un AOR da classifica senza ritegno. Dopo il singolo Lost Boys, il gruppo trova la formula giusta nel 1987 con Kick, album che vendera` dieci milioni di copie. Trascinato dal funky sfrenato e lascivo di Need You Tonight, dalla ballad sconsolata Never Tear Us Apart, dalla cadenzata e chiassosa New Sensation, dalle trepide Mediate e Mystify, il disco culmina nell'arrangiamento funky/melodico e nel portamento sinistro/demoniaco di Devil Inside. Forte di cadenze irresistibili, il loro e` un sound dell'ambiguita`, in bilico fra bisbiglio subdolo e danza sfrenata, erede del melodismo sfacciato di Bowie. Sometimes e Way Of The World sono i singoli di Max Q, disco molto meno eccitante. Nel 1990 X ripete invece il miracolo con Disappear, un brano condotto a un ritmo disimpegnato che diventa di colpo trascinante e fa partire un ritornello orecchiabile, e soprattutto con Suicide Blonde, il brano piu` scatenato della loro carriera, che raddoppia l'effetto travolgente delle loro cadenze funky con un'armonica blues. Gli altri singoli tratti dall'album, Bitter Tears, By My Side e The Stairs, scompaiono in confronto a questi deliri selvaggi. E` ironico che la decadenza ebbe inizio a partire da Welcome To Wherever You Are (Atlantic, 1992), peraltro l'album piu` complesso e sperimentale della loro carriera, che ai ritornelli frivolissimi di Heaven Sent e Beautiful Girl accostava lo scandalo erotico di Taste It, la ballad Not Enough Time, l'orchestra di Baby Don't Cry. L'unico fatto significativo di Full Moon Dirty Hearts (Atlantic, 1993) fu che il gruppo registro` un video per ciascuna delle dodici canzoni (il gruppo si era sempre distinto per i suoi video-clip rivoluzionari). Le varie Gift e Please non sono pero` all'altezza. I richiami alle loro radici ska, punk e rhythm and blues e sono velleitari. Tutto sommanto, pero`, l'integrita` artistica del gruppo e` meglio preservata da questi tardi lavori che non dagli "hit" del periodo d'oro. Il gruppo ando` alla deriva per qualche anno, poi si riaffaccio` con Elegantly Wasted (Mercury, 1997). Alla disperata ricerca di un senso per continuare a esistere, Farriss e Hutchence si riallacciarono tanto al passato (Show Me e` la brutta copia di Need You Tonight) quanto al gospel (Shake The Tree) e di nuovo ad arrangiamenti per loro sperimentali (We Are Thrown Together, per sitar e guitar). Michael Hutchence si e` impiccato nel novembre 1997 in una camera di hotel di Sydney, mentre stava registrando un album solista. Michael Hutchence's posthumous solo album, Michael Hutchence (V2, 1999), was only half finished when he died and it shows. A few minor-key ballads (Possibilities, All I'm Saying) hint at a different future but the pop bombast of Get on the Inside, Baby It's Alright and Flesh and Blood gets in the way. Inxs hanno venduto oltre 20 milioni di dischi nell'arco di vent'anni. | If English is your first language and you could translate this text, please contact me. |
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