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I James, provenienti da Manchester, furono fra i protagonisti della rinascita
del pop in Gran Bretagna.
I singoli del 1985, What's The World/ Fire So Close/ Folklore e
Hymns For A Village/ If Things Were Perfect, raccolti nell'EP Village Fire (Factory), e
quello del gennaio 1986, Chain Mail,
li avevano presentati nelle vesti di folksinger lievemente eccentrici,
figli bastardi della ballata folk che pero` tentavano di rinnovarla
usando armonie meno scontate.
Stutter (Sire, 1986) pervenne a un folk-rock che era al tempo stesso
suonato in maniera semi-acustica e in maniera insolitamente aggressiva
(So Many
Ways la migliore, seguita da Skullduggery e Just Hip).
Quell'intuizione venne abbandonata del tutto da
Strip-Mine (Sire, 1988), che invece punto` a una palese ricopiatura
del sound degli Smiths (Yaho,
Sit Down e What For). Tim Booth mise i panni
di un Morrissey piu` virile e Larry Gott quelli di un Marr piu` lirico, e
il disco vendette a catinelle (in Gran Bretagna).
Gold Mother (Fontana, 1990) presento` un complesso di nuovo cambiato.
La formazione era salita a sette elementi e i brani si erano allungati
fino a lambire il pompose progressive-rock dei primi Genesis, ma conservando
le inflessioni folk-rock dei Waterboys.
La title-track e Lose Control continuarono la serie delle ballate
facili, ma il gruppo apriva anche al
ballabile (Come Home) e al Brit-pop
(How Was It For You).
L'album li catapulto` finalmente nelle classifiche di vendita.
Insistendo sul versante ballabile, i James si inventarono la millesima
carriera con
Seven (Fontana, 1992), forte di Born Of Frustration (liberamente
ispirata a Don't You Forget About Me dei Simple Minds) e
Sound.
Laid (Mercury, 1993) ripiego` sul disco-pop degli U2
(Sometimes) e su un generico pop d'atmosfera.
Ormai agli sgoccioli, incalzati dall'ondata del Brit-pop, i James diedero con
Wah Wah (Mercury, 1994) il loro lavoro sperimentale, una raccolta di
ventitre` piccole improvvisazioni che si
avvale della collaborazione di Brian Eno, con la dichiarata ambizione
di coniare un pop ambientale.
Tomorrow e` la canzone piu` orecchiabile.
Tipico gruppo "materasso" del pop britannico, i James hanno suonato di tutto
senza mai suonare nulla in particolare.
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