Japan


(Copyright © 1999 Piero Scaruffi | Legal restrictions - Termini d'uso )
Adolescent Sex (1978), 5/10
Obscure Alternatives (1978), 5/10
Quiet Life (1980), 6.5/10
Gentlemen Take Polaroids (1980), 6.5/10
Tin Drum (1981), 6.5/10
Links:

Japan were David Sylvian's first band.
If English is your first language and you could translate the Italian text, please contact me.
Scroll down for recent reviews in English.
I Japan furono l'emblema del "chic" durante l'era punk. Le loro melodie erano languide e romantiche. I loro arrangiamenti erano esotici, sofisticati, sensuali e decadenti. I loro ritmi si prestavano al ballo. In realta`, i Japan funsero semplicemente da ponte con il progressive-rock, il glam-rock e l'ethno-funk degli anni '70 . Non stupisce pertanto che i Japan sembrino un ibrido fra il glam-rock di David Bowie, l'art-rock dei Roxy Music e il funk-rock di Peter Gabriel. Ad aprire loro le porte furono gli Ultravox, anche se i Japan attenuano tanto le tinte punk quanto gli elementi futuristi.

I Japan vennero formati nel 1975 dal cantante David Sylvian (all'anagrafe Batt), dal tastierista Richard Barbieri, dal batterista Steven "Jansen" Batt (fratello di Sylvian) e dal bassista Anthony "Mick Karn" Michaelides, una formazione fra le piu` ambiziose dell'epoca, in cui la chitarra elettrica, lo strumento guida per eccellenza del rock, era invece in secondo piano, anzi spesso assente del tutto.

Dopo due album di glam-rock piuttosto convenzionale, Adolescent Sex (Ariola, 1978) e Obscure Alternatives (Ariola, 1978), il gruppo trovo` infatti la via al danzabile d'atmosfera con il singolo Life In Tokyo (1979), prodotto da Giorgio Moroder, zeppo di sequencer e di arrangiamenti elettronici.

Le tastiere presero saldamente il comando a partire dal terzo album, Quiet Life (Ariola, 1980), che presenta un gruppo ancora alla ricerca di un'identita`, ma gia` dominato dalla forte personalita` del suo leader, David Sylvian: se la title-track indulgeva in sequencer e ritornelli scipiti, lo strumentale Despair, la ballata In-Vogue e il deliquio finale di The Other Side Of Life erano percorsi da una nevrosi composta ma non meno inquietante, da film noir piu` che da cabaret di Weimar, da Kafka piu` che da Proust, da Nick Drake piu` che da Bryan Ferry. Erano gia` rintracciabili in quei brani i tratti "colti" dell'arte di Sylvian.

La maturita` di Sylvian ebbe inizio con gli ultimi due album dei Japan, nei quali la sua personalita` abbandono` le pose androgine e "glam" alla David Bowie per guadagnarsi la reputazione di compositore di una canzone rock d'avanguardia.

Le gemme di Gentlemen Take Polaroids (Virgin, 1980), come la "malata" title-track e la piu` briosa Methods Of Dance, derivavano il loro "spleen" decadente da una combinazione del canto distaccato e rallentato di Sylvian, delle linee funk di Karn, del sofisticato collage elettronico di sonorita` etniche intessuto da Barbieri e Sylvian; toccando forse il vertice della malinconia esistenziale nella romantica e dimessa fiaba di Nightporter, per pianoforte ed ensemble da camera. Ne risulta spesso (Swing e Taking Islands In Africa) una forma di ballabile raffinato per intellettuali dandy: melodie soffici e ritmi leggeri, elettronica ambientale e arrangiamenti discreti. Lo strumentale Burning Bridges fondeva inflessioni jazz (il sassofono di Karn) e sinfonismo (le tastiere di Barbieri) in un pezzo di musica d'avanguardia, di cui Sylvian era il compositore e direttore.

Con Tin Drum (Virgin, 1981) il quartetto raggiunse la perfezione formale e Sylvian ebbe modo di spiegare una volta per tutte la sua filosofia musicale. Due gli elementi portanti: ritmi sincopati che assimilano e amalgamano inflessioni orientali e africane, e un'elettronica seducente e sensuale che non cerca mai lo shock ma semmai la simbiosi con i timbri degli strumenti acustici (in particolare il basso). Talking Drum, Sons Of Pioneers e lo strumentale Canton erano saggi pratici di questa teoria, in cui la canzone perdeva di fatto la sua logica "melodica" e viveva di quelle regole armoniche. Il resto, a partire dal canto, diventava secondario.
Le discoteche premiarono le varianti "disco" della prassi, come The Art Of Parties, e le sue estreme semplificazioni, come il balletto orientale di Visions Of China (in realta` anche arabico oltre che cinese). Ghosts, ballata spettrale e religiosa nelle tonalita` piu` cupe di cui l'artista e` capace, testimoniava pero` una continua progressione verso lo sperimentalismo (con effetti elettronici alla Subotnick). Le ultime composizioni dei Japan (Life Without Buildings e Voices Raised In Welcome) furono strumentali trascendenti che trasudano sacralita` dalla fragile cartilagine armonica.

David Sylvian avrebbe poi intrapreso una fortunata carriera solista, imitato con meno successo da Mick Karn.

Jansen and Barbieri have probably been closer to the original spirit of Japan with their numerous collaborations of the 1990s. The two first played together in the after-Japan project Worlds In A Small Room (Victor, 1985). The duo was prolific throughout the 1990s: Stories Across Borders (1991), Beginning To Melt (1993), Stone To Flesh (Medium, 1995), Other Worlds In A Small Room (1996) and Changing Hands (Medium, 1997) with Takemura. The style of these albums has slowly moved from Brian Eno's sonic sculptures to the chamber music that will fully flourish on Ism (Medium, 1999), a collaboration with Karn.

Karn died in january 2011.

(Translation by/ Tradotto da Achille)

Jansen e Barbieri sono probabilmente rimasti maggiormente allacciati allo spirito dei primi Japan grazie alle loro numerose collaborazioni negli anni novanta.

Hanno suonato insieme nel primo progetto post-Japan "Worlds in a small room"(Victor,1985) e durante gli anni novanta il duo è stato molto prolifico:Stories Across Borders (1991), Beginning To Melt (1993), Stone To Flesh (Medium,1995),Other Worlds In A Small Room (1996) e Changing Hands (Medium,1997) con Takemura.

Lo stile di questi album si è leggermente spostato da delle "sculture soniche" alla Brian Eno a una musica da camera ben presente in Ism (1999),album-collaborazione con Karn.

What is unique about this music database