Dalla pagina su Cyndi Lauper di Piero Scaruffi
(Tradotto da Stefano Iardella)

Per molti aspetti, Cyndi Lauper (Vero nome Cynthia Ann Stephanie Lauper), originaria di New York, incarnò il personaggio eccentrico, nichilista e ingenuo del punkette negli anni successivi, quando il punk-rock e la new wave erano diventati fenomeni di massa. Quel personaggio contrastava con la sua voce infantile, ma quella voce, in un certo senso, era il simbolo di tutte le contraddizioni della sua generazione, la stessa contraddizione che Madonna aveva già individuato e preso di mira.

She's So Unusual (Portrait, 1984) contiene i successi che l'hanno resa una voce importante, She Bop (1983), un evidente riferimento alla masturbazione femminile, e Girls Just Want To Have Fun (1984), un'ode sarcastica alla serena idiozia degli adolescenti americani. Le ballate Time After Time e All Through the Night hanno contribuito a trasformare l'album in un milione di vendite. Ma la sua influenza principale è stata quella sull'abbigliamento delle adolescenti americane.

Tre ballate mediocri (Maybe He'll Know, True Colors, Change of Heart) sono i punti salienti di True Colors (Portrait, 1986). A Night To Remember (Epic, 1989) era musica easy-listening senza un obiettivo preciso.

La carriera della Lauper venne resuscitata da Hat Full Of Stars (Epic, 1993), un concept album pesantemente prodotto che si rifà all'era di cantautrici intellettuali come Joni Mitchell e Carole King.

Tre anni dopo la Lauper pubblica il maturo Sisters of Avalon (Epic, 1996), probabilmente la cosa più decente dai tempi di True Colors.