Nati sulle rovine del Paisley Underground, i Leaving Trains di James Moreland
esordirono con Well Down Blue Highway (Bemigsbrain, 1984), un lavoro
che in realta` riprendeva soprattutto l'eredita` psych-blues di X e Gun Club
(Bring Down The House, You Can't See), anche se forse il vero
Moreland era quello che singhiozzava fra i versi di
Creeping Coastline Of Lights e
I Am In A World Crash With You.
Una rabbia punk anima, a sorpresa, Kill Tunes (SST, 1986),
che annovera due dei loro classici:
She's Looking At You e Black. E' la svolta decisiva della
carriera di Moreland: viene alla luce il suo vero retroterra, quello dei
Saints e soprattutto degli Heartbreakers.
L'album dell'anno seguente, Fuck (SST, 1987),
venne in realta` registrato da una
formazione diversa, con il solo cantante superstite. L'impronta del leader
e` avvertibile soprattutto nell'ulteriore spostamento verso l'hardcore
(Temporal Suit) che tiene alto il livello di adrenalina. Non meno scatenata
e divertente e` Transportation D. Vices (SST, 1989), con
Cement,
Dude The Cat, Any Old Time e You're Never Gonna Love Me Anymore.
Everybody Loves A Clown e` un amaro autoritratto.
Il singolo Rock 'n' Roll Murder e` anzi uno dei capolavori dell'hardcore
del 1990.
Moreland giunge cosi`, ancora immerso nell'anonimato delle band che non riescono
a sfondare, a Sleeping Underwater Survivors (SST, 1991), con un secondo
cambio di formazione. Canzoni piu` regolari, ma ancora psicologiche,
come I Love You, Relapse Recover e
Room At The Bottom rilanciano improvvisamente le quotazioni del cantante,
che si dimostra anche capace di studiare arrangiamenti originali in
What Was Left Was Bed.
Il nuovo chitarrista Bobby Belltower contribuisce all'atmosfera angosciata.
Non e` molto, e lo conferma The Lump In My Forehead (SST, 1993),
opera che tenta
invano di sfruttare il momento di popolarita` del gruppo con brani satirici come
Bob Hope e Gas, Grass Or Ass.
Figli ideologicamente della sottocultura
hardcore, ma musicalmente orfani, i Leaving Trains non riescono a produrre
melodie, riff o arrangiamenti davvero memorabili.
Moreland e` piu` interessato a esorcizzare i suoi demoni personali in litanie
ermetiche come Women Are Evil.
Risolleva un po' le sorti The Big Jinx (SST, 1994), forte di
briosi ritornelli power-pop (Stowaway, Ice Cream Truck e
Sex War, Sluts For Hire). Moreland fa finta di accettare la parte di musicista da
party, ma in realta` rimane un caso psichiatrico (A Woman's Clouds).
Con il passare degli anni Moreland si e` incattivito e abbruttito fino ad
arrivare a maledire dio e a diventare il peggior misogino d'America. Un discreto
seguito di culto gli garantisce il "pieno" dal vivo, ma su disco emergono tutte
le lacune di un punk che non e` mai stato un musicista. Il suo epitaffio
lo ha scritto nell'EP Loser Illusion Pt 0 (SST, 1991):
"Fuck You God. I'm
Alright Living In Hell". Ha le carte in regola per essere accontentato.
La loro carriera tocca un punto di acuto patetismo con l'EP
Drowned & Dragged (SST, 1995)
e canzoni terribili come Die e Dream Until You're Sore.
Moreland, un transessuale punk, si candida a presidente degli USA nella
campagna elettorale del 1996.
Favorite Mood Swings (SST, 1997) e` un'antologia dell'intera carriera.
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