Ka-Spel's Legendary Pink Dots were one
of the most adventurous (and ever evolving) psychedelic poppers.
They began with psychedelic madrigals that were unique in the pastoral way
they employed electronic sounds, for example on Brighter Now (1982).
Asylum (1985) veered towards melancholy decadent futuristic pop
a` la Roxy Music and Ultravox. As Ka-Spel's skills in orchestration improved,
he sculpted the neo-classic pop of Any Day Now (1987),
possibly his artistic peak, and then the
eccentric synth-pop of The Maria Dimension (1991), and finally
experimented with the avantgarde arrangements of Malachai (1993),
probably his most ambitious work. In between these milestones (each of which
contains gems as well as filler), Ka-Spel released many other works of
little interest, some credited to the Legendary Pink Dots and some under
his own name. The latter tended to be more original, for example
the horror-medieval concept Tanith And The Lion Tree (1991).
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I Legendary Pink Dots sono il progetto di Edward Ka-Spel, che lo avvio`
a Londra in collaborazione con il tastierista Phil Knights.
I Dots hanno prodotto una quantita` smisurata di musica. Nei momenti migliori
Ka-Spel dimostra un eccentrico talento per la canzone psichedelica.
Purtroppo la quantita` e` spesso (quasi sempre) andata a discapito della
qualita`: ogni disco sembra improvvisato sul momento, sulla base di un'idea
appena abbozzata, e alla fine si salvano soltanto due/tre brani.
Ka-Spel si ispira (molto liberamente) alla ballata
psichedelica degli anni '60 (in particolare Syd Barrett, di cui imita il registro di canto),
al musichall, alla musica classica e al synth-pop, ma forse anche ai film
dell'orrore e al dark-punk.
La carriera del gruppo ebbe inizio con alcune cassette del 1981:
Only Dreaming (Mirrodot, stampata
in sole dieci copie), Chemical Playschool (24 copie) e Kleine Krieg (Little Lightning,
120 copie). L'anno dopo videro la luce altre quattro cassette.
Alcune registrazioni di quegli anni vedranno alla luce vent'anni dopo su
Crushed Memories (Plinkity Plonk, 2004).
Brighter Now (In Phaze, 1982), il primo album su vinile,
conteneva uno dei primi capolavori di melodia e di arrangiamento di
Ka-Spel: Hanging Gardens, un brano pulsante e dolcissimo, in cui il tema psichedelico del canto
viene contrappuntato da una frase celestiale dell'orchestra sintetica. Il resto, da Red Castles a
Premonition 4, era un insieme un po' casuale di sorridenti melodie e di soffici accompagnamenti
elettronici, all'insegna di un synthpop casalingo che rubava idee ai baracconi delle fiere, con qualche
velleita` avanguardistica.
Curse (In Phaze, 1983) continuo` la progressione in direzione di quella
forbita canzone psichedelica (Love Puppets).
Nel 1984 uscirono le cassette Chemical Playschool 3+4 e Basilisk.
Chemical Playschool 8+9 (World Serpent, 1995) is a two-CD anthology
of both double-cassette Chemical Playschools (1+2 and 3+4 respectively)
plus assorted rarities (that would have made up volumes 5, 6 and 7).
Vol. 10 will be sold at concerts in 1997 before being packaged as an
official CD years later.
Su vinile apparvero invece
Faces In The Fire (Play It Again Sam, 1984), con Blasto e la stravagante Eight Minutes To Live, e
The Towers (In Phaze, 1984), uno dei loro lavori piu` concettuali (non solo le cinque parti di
Tower, ma anche Black Zone, la gag surreale di turno).
Ka-Spel intraprese anche una parallela carriera solista con
il singolo Dance China Doll (In Phaze). A suo nome venne pubblicata
fra il 1984 e il 1987 una bizzarra
"pentalogia" comprendente
Laugh China Doll (In Phaze), Eyes! China Doll (Play It
Again Sam) (Scarface), Chyekk, China Doll (Torso),
Aazhyd China Doll (Torso) e
Khataclimici China Doll (DOM, 1996).
Quest'ultimo rappresenta anche il culmine della sua arte tragica, con i
suoi strati di suoni da capogiro e il suo crescendo drammatico e violento.
Down In The City of Heartbreak and Needles (Soleilmoon, 1995)
is an anthology of Ka-Spel's solo work from the mid 1980s
(including the entire Eyes China Doll)>
Il nuovo album dei Legendary Pink Dots, The Lovers (Ding Dong, 1985),
sfoggia il pop certosino di Mmmmmmmmmmm e
l'arrangiamento lussureggiante della title-track,
degna di una colonna sonora di Morricone.
Il doppio Asylum (Play It Again Sam, 1985) e`
uno spaccato suggestivo del loro campionario musicale, aggiornato a una sensibilita` mitteleuropea
(melodie malinconiche, violini struggenti, atmosfere decadenti) che fa pensare ai Roxy Music. Il forte del
disco sono in effetti le ballate funeree e classicheggianti Golden Dawn e Echo Police, e gli
sketch da cabaret The Hill e I'm The Way. Cio` che convince di meno sono le partiture
strumentali, sia nelle code delle canzoni sia nelle lunghe So Gallantly Screaming e This Could
Be The End, brani complessi e confusi, raffazzonati, forse improvvisati in studio. L'uso
dell'elettronica e` velleitario e amatoriale, adatto tutt'al piu` ai teatrini di Todd Rundgren.
Dovendo investire su brani sperimentali, meglio quel bislacco incrocio fra valzer
e bolero per violino e fisarmonica di Fifteen Flies In The Marmalade o quel pezzo di musica
elettro-vocale d'avanguardia che piacerebbe a Diamanda Galas che e` Femme Mirage. La
dimensione dell'opera e` sproporzionata rispetto ai (modesti) meriti, ma l'evento e` comunque importante
perche' decreta il passaggio di Ka-Spel a una maturita` artistica, soprattutto in qualita` di produttore.
Il primo singolo del gruppo, Curious Guy (1986), e` esemplare nel
mescolare musica da camera e synthpop, ed e` forse destinato a rimanere il loro capolavoro: il violino batte la
cadenza trascinante della marcia funebre, il ritornello solleva un nuvolone di campionamenti ed
elettronica, il "ponte" strumentale lambisce le orchestrazioni raffinatamente decadenti dei Tuxedomoon. Il retro e` una lunga Premonition 16.
Nel frattempo Ka-Spel si era trasferito ad Amsterdam, da dove conduceva frequenti raid nel cuore
dell'Europa.
Su Island Of Jewels compare Our Lady In Chambers, un'altra
sintesi tanto spettacolare quanto dimessa (e onirica) di musica classica, musica folk, musica jazz e musica
psichedelica. Il brano fa parte di una triade completata da Our Lady In Kharki e Our Lady In
Darkness.
La produzione elefantiaca di Ka-Spel non accennava a diminuire.
Oltre a collaborare con gli Skinny Puppy al progetto dei
Tear Garden,
il cantautore scodello` a nome Legendary Pink Dots il singolo
Premonition II (Snowdonia, 1987),
l'EP Underclass (Play It Again Sam, 1987) e l'album
Any Day Now.
Any Day Now (1987) raffina questa fusione, al tempo stesso dotta e naif, di
orecchiabile e classicheggiante. Ancora una volta il trucco di brani come Casting The Runes sta
nell'arrangiamento: il brano e` aperto da un ritmo staccato di synth intrecciato al motivo struggente di un
violino, che passa al violoncello e si intreccia a sua volta a un campionamento; il canto si libra nelle
tonalita` fataliste dei Joy Division, accompagnato da un organo funereo; nell'intermezzo strumentale
figurano un coro femminile, dissonanze libere dei vari strumenti, percussioni "trovate".
Ka-Spel trionfa nella parte di trasformista: e` al tempo stesso un efficace
evocatore di stati allucinati, come nell'onirica Laguna Beach, un audace compositore di "fusion"
sperimentali (A Strychnine Kiss), un bozzettista nostalgico (il valzer di strada
di The Gallery), un intellettuale esotico alla David Sylvian (True Love) e un
emaciato dandy futurista nel filone di Bryan Ferry e Gary Numan (Neon Mariners). La suite
Waiting For The Cloud (dieci minuti) piomba persino in pieno rock progressivo degli anni '70, sia
pur aggiornato a sonorita` elettroniche sinfonico-cosmiche e con un passaggio barocco (prima alla tromba
e poi all'organo) da brividi.
Il suo forte sono ora le partiture strumentali, quasi interamente elettroniche, che
possono far invidia tanto alla Penguin Cafe` Orchestra quanto alle orchestrine del musichall, tanto ai
Tuxedomoon quanto a Robert Wyatt. L'album si chiude proprio con la struggente
sonata per pianoforte di Cloud Zero.
La carriera del gruppo e` pero` ancora fitta di distrazioni e divagazioni, come il
singolo Blacklist e la seconda, terza, quarta, quinta parte di Traumstadt (per un totale di
sei, interminabili, ore), nonche' un triplo disco, Legendary Pink Box, di riletture e inediti.
In mezzo a tanto "grasso" fa quasi fatica a venir fuori la buona musica di
The Golden Age (Play It Again Sam, 1988), un "concept" drammatico,
che accentua i toni malinconici della sua quieta psichedelia con
pannelli come Maniac e Hotel Noir.
Il nuovo album solista di Ka-Spel,
Perhaps We'll Only See A Thin Blue Line,
e il singolo Princess Coldheart, preludono
a The Crushed Velvet Apocalypse (1990) dei Dots. Il lavoro e`
sempre piu` immerso in atmosfere pastorali, nei suoi effetti psichedelici
auto-indulgenti (I Love You In Your Tragic Beauty), ed ora anche afflitto da propensioni mistiche
orientali (The Green Gang). I loro dischi sono pero` diventati sempre piu` unitari:
scorrono dall'inizio alla fine senza fratture, puntando tutto sulla suggestione dei timbri, sul potere
suggestivo di soffici melodie nascoste in arrangiamenti eleganti. In fondo e` lo stesso principio delle
musiche di Morricone e degli album concept dei primi anni '70.
Gli arrangiamenti di
The Maria Dimension (Play It Again Sam, 1991)
sono degni del synthpop piu` barocco, ma le cantilene amorfe di Ka-Spel non
riescono quasi mai a sollevarsi da un'uniforme mediocrita`.
Gli scenari mediorientali e medievali non bastano a ridare un'identita` al
progetto.
Fa eccezione A Space Between, con la
voce quasi nascosta fra le tastiere. Il vero cuore del disco sono semmai le due suite-collage The Grain
Kings e Evolution, nelle quali un frizzante accumulo di segni musicali distorce tempo e
spazio fino a coniare l'equivalente psichedelico della fantasia melodica.
Ka-Spel da` libero sfogo alle sue libidini horror-medievali
sull'album solista Tanith And The Lion Tree (Third mind, 1991 - Flesh Eating Ants, 2002)
Ka-Spel collabora anche al progetto
Mimir (Flabbergast) di Andreas Heeman (HNAS).
Su Mimyriad (Streamline, 1994) compare anche O'Rourke.
Shadow Weaver (Play It Again Sam, 1992) continua la lenta progressione verso
la musica acustica
con le vignette surreali di Zero Zero e City Of Needles, per non
parlare della sua continuazione
I Dots sono sempre
meno un progetto elettronico di Ka-Spel e Knights.
Malachai (1993)
e` forse il loro lavoro piu` curato nelle parti strumentali.
Ka-Spel
non riesce a fare a meno delle sue pallide e inconcludenti canzoncine, ma gli arrangiamenti di Joey
The Canary (tribalismo africano e assolo stridulo di flauto), Encore Une Fois (rumori
disordinati di elettronica a un ritmo pseudo-reggae) e Window On The World (una suite di dodici
minuti nello stile dadaista dei primi Soft Machine) creano atmosfere surreali, esasperando tutto sommato
l'idea che aveva avuto vent'anni prima Kevin Ayers, e fanno dimenticare i vizi congeniti del
musicista.
Ka-Spel si guadagna il rispetto che si deve a un musicista d'avanguardia,
spingendosi al limite della musica concreta con On The Boards, innestando bebop e sinfonismo
nel quadretto impressionista di Paris 4Am, ricamando una Pavane immersa in uno stagno
di suoni amorfi, in lente onde di jazz, in una subdola stasi ambientali. We Bring The Day, un
collage surreale di cacofonie gratuite e di musichette pregne di nostalgia che sarebbe piaciuto piu` a Nino
Rota che a Frank Zappa. Con questo disco Ka-Spel realizza tutto sommato il sogno che David Sylvian e`
soltanto riuscito a lambire.
Lyvv China Doll (Staalplaat, 1993), album solista di Ka-Spel, e`
invece un'altra ermetica raccolta di frammenti (piuttosto gratuiti) registrati nell'arco di quattro anni. Il
singolo Inferno (Robot) e` peraltro una delle sue composizioni piu` affascinanti.
Gli fara` seguito The Scriptures Of Illumina (1995 - Caciocavallo, 2000),
che sara` seguito anni dopo dall'EP
The Textures of Illumina (Bog, 1995).
Il bassista Ryan Moore ha nel frattempo dato vita al progetto
Twilight Circus Dub Sound System.
Ka-Spel's wife Elke has a solo project called Vegetarian Bavarian In Exile.
Continuando nell'alternanza di dischi importanti e dischi inutili,
Ka-Spel da` alle stampe il nuovo album dei Dots,
9 Lives To Wonder (Play It Again Sam, 1994),
con la ballata Madame Guillotine e il madrigale di Siren,
seguito da
From Here You'll Watch The World Go By (Staalplaat, 1995),
con il ballabile dadaista di 1001 Commandments.
Sempre piu` immerso nei panni di Syd Barrett, Ka-Spel persegue il suo sogno di un
acidrock da camera in cui il lisergico muta in fiabesco, lo spaziale in bucolico (Citadel).
Gruppo dispersivo e approssimativo come pochi, i Legendary Pink Dots non
sono forse mai riusciti a condensare il loro suggestivo stile in un brano classico.
Rimane comunque il fatto che i Beatles hanno registrato un solo
White Album, i Legendary Pink Dots ne hanno registrati una dozzina.
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