Madonna


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Madonna (1983), 6/10
Like A Virgin (1984), 6/10
True Blue (1986), 6/10
Like A Prayer (1989), 6/10
I'm Breathless (1990), 5/10
Erotica (1992), 6/10
Bedtime Stories (1994), 6/10
Ray Of Light (1998), 6.5/10
Music , 4/10
American Life , 4/10
Confessions On A Dance Floor (2005), 5/10
Hard Candy (2008), 4/10
MDNA (2012) , 4/10
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Summary.
During the early 1980s, Madonna easily became the ultimate disco/punk hybrid. Technically, she redefined the rhythm'n'blues ballad for the age of electronic polyrhythmic beats. Sociologically, she legitimized an almost nymphomaniac look, a sort of cult of her sexual personality, a cult that stood as the female equivalent of Mick Jagger's and Jim Morrison's hedonism rather than the sensual innuendo of the disco-queens, promoting promiscuity like no other female entertainer had ever done. Culturally, she understood the value of multi-media communication in the age of video-clips. Lyrically, she continuously refined a morbid autobiography. After creating a dramatic persona who is independent, cynical and detached, and expanding it to encompass an entire historical context, she analyzed the nuances that turned an ordinary life into a mythological life. For at least four years songs such as Everybody (1982), Lucky Star (1983), Reggie Lucas' Borderline (1984), Material Girl (1984), Jon Lind's Crazy For You (1984), Into The Groove (1986), Brian Elliot' Papa Don't Preach (1986), Open Your Heart (1986) played at all four levels, one level helping the other three increase their poignancy. Her best music probably came later into her career: Isla Bonita (1987), perhaps her melodic masterpiece, Vogue (1990), Ray Of Light (1998), propelled by the most torrential beat of her career.
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A imporre un nuovo standard di cantante donna e` stata la ninfetta di strada Madonna Ciccone, nata (nel 1959) e cresciuta a Detroit (figlia dell'abbruzzese Silvio, rimasta orfana della madre a sei anni con sette fratelli), dove apprese i primi elementi di danza moderna. Alla fine degli anni '70 inizio` a lavorare a New York per una compagnia di danza, intervallando il ballo con qualche parte cinematografica (e nudi per riviste maschili). Personaggio tipico della Boheme punk di Soho, venne selezionata da discografici lungimiranti per rappresentare la generazione di giovani sbandati che frequentava le discoteche off. Il primo singolo, Everybody (1982), divenne un cult hit di Manhattan, sia per la grinta rhythm and blues sia per l'altrettanto trascinante video-clip.

Madonna (Sire, 1983) non aveva molto altro a cui affidarsi, musicalmente parlando, ma con Lucky Star (1983) la punkette prese a cantare le miserie morali e materiali delle soffitte newyorkesi in una lunga serie di canzoni (Reggie Lucas' Borderline, 1984; Holiday, 1984; Physical Attraction, 1984; che esibivano con franca spavalderia la sua sessualita`, riuscendo a fondere per la prima volta l'edonismo di Mick Jagger e quello di Donna Summer, ovvero quello del rocker e quello della disco-lady.

Like A Virgin (Sire, 1984) segnalo` un cambiamento d'umore, verso uno stile piu` intimista, sottolineato da Material Girl, Like A Virgin e soprattutto Jon Lind's Crazy For You. In 1984 Madonna performed at the first ever MTV Video Music Award wearing a wedding dress costume and dancing around a massive wedding cake.

A partire da questo momento Madonna si affermo` come "ballad singer" capace di aggiornare i temi tipici degli adolescenti a una generazione piu` adulta, eliminando la retorica romantica dei girl-group a favore di una ben piu` scabrosa auto-biografia pubblica, culminata nell'album True Blue (Sire, 1986). Into The Groove, Stephen Bray's True Blue, Pat Leonard's Live To Tell e Brian Elliot' Papa Don't Preach sono gli hit di quell'anno.

Defini` in tal modo una personalita` drammatica che e` cinica e distaccata secondo i nuovi costumi giovanili, forte di un retroterra di promiscuita` sessuale e di precoce independenza. Nata all'incrocio fra civilta` punk e civilta` disco, e testimone della rivoluzione del costume degli adolescenti, il mito di Madonna non e` in effetti che un aggiornamento della figura dell'eroina romantica e fatalista.

Madonna e` stata comunque parte di un processo di revisione della canzone pop che ha mutato radicalmente stile, melodia, ritmo, arrangiamento e atmosfera del canto esistenziale, ponendosi come pietra miliare in quell'evoluzione che ha portato dai chansonnier parigini al cabaret berlinese e dai folksinger ai cantautori.

Le sue sono canzoni rhythm and blues modernizzate dal battito sintetico e poliritmico, vivacizzate da eccentrici arrangiamenti elettronici (merito per lo piu` di Stephen Bray o di Pat Leonard) e cantate con una vocina stridula da ragazzina che non potrebbe essere piu` lontana dai rauchi ruggiti delle grandi vocalist nere e al tempo stesso ha ben poco in comune con le androidi-androgine della disco music. Quel suo hip-hop latino si e` venuto perfezionando nel tempo (Open Your Heart, 1986; Where's The Party, 1986; Who's That Girl, 1987; Commotion, 1987; Isla Bonita, 1987; Dear Jessie, 1989), fino a sublimarsi nella chanteuse di Vogue (1990).

Le pose eccentriche e scandalose le hanno procurato non pochi guai con le associazioni di perbenisti e con gli stessi critici rock. In effetti rappresenta Madonna e` una delle ultime grandi performer in cui arte e vita si fondono e confondono. Il piglio sarcastico e nichilista del suo rhythm and blues, benche' sposato ad arrangiamenti tecnologici e produzioni miliardarie, riflette l'atteggiamento casual e amorale di tanta gioventu' "bruciata" dei ghetti intellettuali, facile tanto alla vita di strada quanto al glamour del successo.

Madonna puo` in realta` vantarsi di aver trattato in modo acuto per quanto crudo temi scabrosi come l'abuso di minori (Live To Tell), l'aborto (Papa), il desiderio sessuale (Crazy), costruendo attorno ad essi atmosfere drammatiche.

Non ultimo Madonna e` la regina della pubblicita` multi-mediale: adatta lo stereotipo della star di Hollywood alla societa` dell'informazione e dell'immagine e si costruisce il proprio mito grazie ai videoclip, agli short commerciali, al cinema off. Coreografa e stilista dell'era della lingerie, alla civilta` dell'informazione Madonna adatta soprattutto i musical "totali" di Busby Berkeley (nella parte che fu di Fred Astaire) e i melodrammi fatali di Josef von Sternberg (nella parte che fu di Marlene Dietrich).

Nel bene e nel male gli anni '80 sono stati per il costume il decennio di Madonna. Ogni suo disco-evento ha rubato pagine e pagine ai rotocalchi, e, unica al mondo, tanto ai rotocalchi femminili quanto alle fanzine dell'underground. Nessuna piu` di lei puo` ritenersi diva "universale", nel senso che il suo mito (positivo o negativo che lo si voglia interpretare) abbraccia tutti gli strati sociali e tutte le eta`.

Like A Prayer (Sire, 1989) continua la sofisticazione della canzone da ballo e l'assimilazione di stilemi degli anni '50 con la title-track, Express Yourself e Cherish; ma al tempo stesso Madonna persegue un percorso piu` subdolo, che spesso sfugge alle masse, nel quale specchia la propria vita privata, come ad esorcizzare i propri (numerosi, e sguaiati) demoni interiori. La perfezione formale dei brani da ballo contrasta con l'insicurezza, l'auto-commiserazione e (peggio) l'auto-sarcasmo di tanti testi. Icona pop per eccellenza, prodotto post-moderno per eccellenza, Madonna e` anche e innanzitutto la donna post-femminista per eccellenza; e infatti il suo universo esprime il gelido cinismo della sua generazione. Come loro Madonna e` sempre piu` una donna senza uomo, una donna senza sentimenti, una donna senza emozioni; laddove cantautori e cantautrici del passato avevano prima di tutto espresso uno spirito romantico nei confronti dell'altro sesso, Madonna e` un'androgina costretta a cercare altrove l'utopia che la tenga in vita.

L'aura della femme fatale (interpretata nei film), della bomba erotica (personificata nelle numerose imitazioni del look di Marilyn Monroe), della diva di Broadway (esibita nelle coreografie kolossal dei suoi tour) ha origine in realta` dalle fantasie private della donna Ciccone, che poi diventano desiderio morboso di appropriazione di miti altrui. Vogue, tratta da I'm Breathless (Sire, 1990), e` la quintessenza del suo narcissismo: innalza la "posa" a sinonimo di auto-realizzazione, e il (o la) poseur ad epitome di equilibrio interiore, armonia con l'esterno, fine delle preoccupazioni. Non a caso Madonna e` sempre riluttante a farsi vedere com'e`, preferisce comunicare tramite i film e i video, che puo` manipolare artificialmente. Non a caso il "suo" film autobiografico "Truth or Dare" ricorda le atmosfere da circo dei film autobiografici di Fellini.
E se Vogue non e` altro che la struttura di una canzone, priva della canzone, questa e` proprio la ragione di fondo dell'arte di Madonna. E' un'arte di fantasie, non di contenuti; di camaleontiche trasformazioni, non di approfondimenti psicologici; un gala` di moda, non un saggio sociologico. Justify My Love, al limite, sara` un brano fatto di soli bisbigli sensuali, nel quale la stessa musica e` diventata superflua (il video e` un inno al voyeurismo, al sadomasochismo, alla bisessualita`).

Ma il comportamento di Madonna, come per Dylan e tanti altri mitomani, nasce soprattutto dall'incrocio fra il bisogno di attirare l'attenzione e l'incapacita` di controllare i propri istinti: tanto le prese di posizione radical-femministe quanto l'esibizionismo porno, lungi dall'appartenere a un disegno strategico o a una logica ideologica, sono il frutto di queste debolezze. Come per tanti altri geni culturali (da Genet a Warhol, da Cage a Dylan) l'istinto principale non e` tanto quello di esprimere se stessi quanto quello di reagire contro la stupidita` e il conformismo del proprio pubblico, fino a deriderne i tabu' e a offenderne i valori piu` sacri.

Cio` non toglie che Madonna sia davvero un grande manager di se stessa (come dimostra il contratto da sessanta milioni di dollari firmato con la Time Warner nel 1992 per formare una sua societa`, la Maverick) e un grande genio delle comunicazioni di massa (come dimostra la pubblicazione del libro di fotografie "Sex", sempre nel 1992, tanto pubblicizzato che diverse librerie fanno pagare un dollaro alle folle di curiosi che lo vogliono soltanto sfogliare). Madonna ha capito che chi controlla l'immagine controlla il potere.

La vittima e il carnefice sono i due "ego" che si contendono la vita di madonna: la donna fieramente emancipata e indipendente e la capitalista senza scrupoli che perpetua stereotipi maschilisti; l'artista che aiuta a promuovere le cause eroiche del suo tempo e la speculatrice che si appropria cinicamente dei simboli della sofferenza degli emarginati (dai malati di AIDS agli omosessuali, dai neri alle ragazzine).

Come barometro culturale del suo tempo, Madonna ha pochi rivali, essendo la sua arte l'epitome del post-moderno: per controllare il proprio mito Madonna ha bisogno di reinventare in continuazione la sua personalita`, prendendo a prestito ogni volta un nuovo mito dall'immaginario collettivo. In ultima analisi il mito di Madonna e` il mito del mito, il "meta-mito". Le sue canzoni sono allora epigrammi da decifrare per capire il potere delle canzoni. Piu' che "ragazza materiale" Madonna e` la "ragazza metatestuale".

Erotica (Maverick, 1992), mascherato da apologia del sesso, e` forse la confessione piu` sincera della crisi che la ragazza attraversa: lungi dall'essere il contraltare femminile delle lascivie maschiliste dei rapper (benche' si tratti di rap, e si usi la tecnica dei doppi sensi del rap, e si indulga nell'atteggiamento spavaldo e provocante del rap), le canzoni hanno un feeling piu` drammatico, grazie a impalcature armoniche (progettate dal produttore e co-autore Shep Pettibone) che sono minimali e lineari (esemplare Deeper And Deeper); e la recitazione altisonante della cantante (agli antipodi della petulante ragazzina degli esordi) cade in accenti disperati, prediligendo un registro malinconico che meglio si adatterebbe a cantare le delusioni amorose della menopausa (fino al classico clima "noir" della title-track).
In fondo anche la trasformazione da "boy toy", da giocattolo sessuale del maschietto, a divoratrice di uomini non sembra procurarle alcuna gioia, e le arringhe contro gli ex-amanti (Thief Of Hearts e Words) suonano persino come rammarico di averli persi. Erotica e` una donna sola che si guarda allo specchio. Janis Joplin diceva di sentirsi come se avesse fatto l'amore con un milione di persone: Madonna si masturba davanti a molte di piu`.
Quale che sia il vero tema del disco, ancora una volta Madonna conferma la sua strategia di fondo: inventare l'ethos che la sua musica epitomizza. Madonna ci riesce perche', a differenza delle altre, e` una diva che si identifica facilmente con il proprio pubblico, avendone fatto parte. In effetti cio` che e` insolito nel caso di Madonna non e` tanto il suo atteggiamento sfrontato e spavaldo (frutto piu` che altro di un clima sociale piu` arrabbiato) quanto la capacita` di proporre politiche d'avanguardia (che normalmente sarebbero ristrette a un'elite intellettuale) a un mercato di massa.
Rain scala di nuovo le classifiche.

Bedtime Stories (Maverick, 1994) e` forse il suo album piu` sottovalutato. Se non altro, e` il primo che abbia come tema la musica e non qualche tema scabroso. Madonna, per la prima volta, fa la musicista, non la provocatrice. In secondo luogo Madonna rinuncia alle tecniche digitali che avevano fatto del disco precedente un perfetto meccanismo a orologeria, e riscopre la corporalita` della musica. Il risultato e` che Madonna sacrifica un po' del suo melodismo a favore della "groove", della ballabilita` pura. Questa e` una Madonna molto "nera" (soul, gospel, funk, disco, persino jazz). Take A Bow, I'd Rather Be Your Lover, e soprattutto Don't Stop sono concentrati di musica da ballo. Bedtime Stories e Forbidden Love sfoggiano arrangiamenti sofisticati. Secret e` forse la canzone piu` "canzone". Madonna riprende il suo ruolo di confidente scabrosa soltanto in Survival e Human Nature.

Il boom della musica da ballo elettronica riporta a galla anche lei. Something To Remember (Maverick, 1995), una raccolta delle sue ballad piu` celebri, completa la trasformazione da "bad girl" a un improbabile misto di diva, intellettuale e sacerdotessa.

Su Ray Of Light (Maverick, 1998) la cantante sembra pericolosamente in bilico fra spiritualita` new age e alta tecnologia, ma se la cava, come sempre, con la sua camaleontica agilita`. Drowned World - Substitute For Love, Swim, The Power Of Goodbye tradusano filosofia orientale (anzi, non sono canzoni, sono trance) e si calano nel subconscio post-industriale all'insegna di una spericolata fusione di femminilita`, maternita`, riflessione sull'arte e zen. In maniera piu` documentaria, Shanti adotta percussioni e scale indiane, e Frozen, quasi senza volerlo, si afferma come un classico della world-music di tutti i tempi, grazie a un suggestivo incontro di melodia fatalista, ventate d'elettronica, percussioni arabe, e sinfonismo apocalittico. In queste magiche atmosfere sono nascoste alcune delle melodie piu` accattivanti della sua carriera.
Al tempo stesso le canzoni si servono di una delicata musica elettronica: l'arrangiamento di una delle ballate piu` melodiche, Nothing Really Matters, e` un piccolo poema elettronico; Candy Perfume Girl fa un uso creativo, quasi industriale, dell'elettronica; Little Star nuota in accordi fiabeschi (simile a Hyper-Ballad di Bjork).
Infine c'e` la Madonna da discoteca, il soffice e onirico techno di Skin, l'incalzante treno drums and bass di Sky Fits Heaven, sempre nel segno di un tono esistenziale e di un arrangiamento esotico; e soprattutto c'e` Ray Of Light, un altro dei suoi capolavori, anche se e` di fatto una travolgente revisione della classica I Feel Love di Donna Summer. La fusione di queste sfaccettature crea uno stile unico.
Bravissima ad assimilare tutte le novita` musicali, grazie anche all'aiuto di William Orbit, Marius DeVries, Craig Armstrong e Patrick Leonard, Madonna E, naturalmente, Madonna va di nuovo perfettamente incontro ai bisogni del suo pubblico, quello di donne mature, uscite dalla loro fase punk, che scoprono i problemi della maternita` e dell'eternita`. Il disco comincia con il verso "I traded fame for love". Non potrebbe esserci verso piu` bugiardo, ma questo potrebbe davvero essere l'album piu` "nudo" della sua carriera. Se non fosse firmato Madonna, molti critici avrebbero considerato questo disco un lavoro d'avanguardia.

Senza quasi farsene accorgere, Madonna ha battuto tutti i record di vendite per le performer femminili (piu` di cento milioni di album alla fine del 1998), e lambisce i record di Elvis Presley, Paul McCartney e Michael Jackson, senza essersi mai abbassata ai loro livelli.

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The terrible music on Music (Maverick, 2000) has nothing to do with Madonna growing up or searching for a new style. It is simply a outdated revision of her roots (the best ballad, What It Feels Like For A Girl, sounds like Into The Groove Part Two). Other than the hit Music, that follows in the footsteps of the previous album, very little escapes the early-Madonna routine. The electronic machines of Mirwais Ahmadzai (Impressive Instant) and William Orbit (Runaway Lover) can't rescue what are fundamentally uninspired songs.

American Life (Warner, 2003) manages to be even worse (more trivial, incoherent, incohesive, amateurish) than its predecessor, an almost impossible feat. The bouncy techno of Nobody Knows Me and Hollywood is pure wishful thinking, and Madonna's adult persona, the one displayed in an endless sequence of lullaby-ballads (Intervention, Love Profusion, X-Static Process), as well as in the pathetic gospel of Nothing Fails, is a garbage can of cliches.

At the 2003 MTV Video Music Awards, Madonna French-kissed both teen-idols Britney Spears and Christina Aguilera.

Madonna, now a British resident (with, suddenly, a strong English accent), converted to studies of the Jewish Kabbala.

Confessions On A Dance Floor (Warner, 2005) sounds like a tribute to the 1980s club scene and to the 1970s disco hits that she grew up with. In a word, it's a tribute of sort to herself. The hit, Hung Up (2005), samples Abba and reinvents Madonna the disco queen one more time. I Love New York homages the town whose ludic soul she embodies. The countless references to hits of the past (Sorry, Future Lovers, Push, ...) do not amount to a postmodernist analysis but simply to nostalgia and cult of (her) personality.

Hard Candy (2008), yet another terrible album, used an impressive cast of producers (Nate "Danja" Hills, Timbaland, Justin Timberlake, Pharrell Williams) to craft predictable and trivial dance numbers such as Four Minutes. About to turn 50, Madonna is turning into one ugly dumb middle-age woman who is still desperate for sex, perhaps because her private life was such a failure.

Filth and Wisdom (2008) was the first film she directed, followed by W.E. (2012).

Celebration (2009) is a double-disc career retrospective.

Divorced at 53 and the mother of four children, Madonna reenacted her old fantasies on MDNA (2012), but both the veteran producers and the new upstarts had trouble rescuing her inept songwriting. William Orbit came close in the tribal Gang Bang.

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