Le arringhe piu` efficaci del primo periodo rimangono John Wayne Was A Nazi, il 45 giri d'esordio, e My Family Is A Little Weird dal primo album (che potrebbe essere una ballata di Bob Dylan sotto l'effetto dell'ecstasy), che sono anche fra le piu` crude manifestazioni dell'arte di tutti i tempi. I loro brani ricordano le barricate sonore degli MC5, ma depurate di qualsiasi ambizione musicale, ridotti alla piu` bestiale essenzialita`.

Sul classico Smoke Signals brillano due dei loro migliori brani thrash, Skateboards To Hell e Missile Destroyed Civilization, accanto al rock and roll acrobatico di Tofutti e all'"howdown" demenziale di Country Squawk, due brani che dilatano a dismisura gli orizzonti della loro musica; per non parlare del musichall politico di South Africa Is Free e Soup Kitchen Celebrity, che li propongono come i Kinks dell'hardcore. Nell'insieme questo lavoro, che in realta` analizza in maniera sottile la confusione e lo sbandamento degli adolescenti che stanno crescendo, e` uno dei migliori album hardcore del 1986.

Completano il quadro di questo secondo, piu` umano, periodo Skinhead e Your Death Wish Is Sick (da The Blood's For You), auto-riflessioni sullo stile di vita punk e che impiegano persino delle melodie orecchiabili.

Nel 1989 gli MDC hanno coronato la loro carriera con Metal Devil Cokes, meno polemico nei testi ma piu` violento nel sound (e persino spiritoso in Tofu Spaghetti). L'evoluzione del gruppo verso sonorita` piu` varie e` stata confermata da Hey Cop e dall'EP Thanks For Giving Me What I Din't Want), peraltro inferiori ai precedenti.

Dictor e` con Jello Biafra uno dei pochi veri eroi dell'hardcore, un ragazzo che ha avuto il coraggio di fronteggiare da solo l'establishment discografico e non ha mai rinunciato all'idea di arrembare un giorno la Casa Bianca.