I Metabolist erano musicisti post-psichedelici astratti e tenebrosi.
Anton Loach (il poli-strumentista e cantante) e Malcolm Lane (chitarra) si
qualificano per la foga animalesca e i ritmi serrati dei loro brani.
L'Ep con Dromm, Slaves e soprattutto Eulam's Beat (marzo
1979) rivela un forte ascendente del teatro espressionista, del chitarrismo
psichedelico e del jazz-rock, piuttosto che dell'avanguardia elettronica.
Meglio calibrato, il primo e unico album, Hansten Clork (Dromm, 1980),
li pone fra i piu` truci profeti della danza "industriale":
il ritmo sostenuto e le atmosfere sinistre di brani come Curly Wall
o i mormorii catacombali e la marcia lugubre di Lights
li fanno accostare ai teutonici Faust e Amon Duul, ma
danze grottesche come King Quack, sgretolata in frasi jazz e cantata in
modo tibetano, il pow wow androide e "brechtiano" di Hansten Clork
e Hoi Hoi, un muro pulsante con vocalizzi epilettici,
riconducono a un senso piu` primitivo e meno sensazionalista del tribalismo.
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