Mofungo


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Out Of Line (1983), 7/10
Fredrick Douglass (1985), 6.5/10
Messenger Dogs Of The Gods (1986), 6/10
End Of The World part 2 (1987) , 6/10
Bugged (1988), 7/10
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Summary
Mofungo applied the technique of free-jazz jams to the blues, country, reggae and ska songs of Out Of Line (1983). The cacophonous pop-funk of Fredrick Douglass (1985) and Messenger Dogs Of The Gods (1986) and the more accessible End Of The World part 2 (1987) were summarized on the heterodox and idiosyncratic roots-rock of Bugged (1988).
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I Mofungo sorsero dalle ceneri dei Blinding Headache, gruppo leggendario della "no wave" newyorkese. La formazione originale era un quartetto comprendente Robert Sietsema (basso), Willie Klein (chitarra), Jim Posner (chitarra) e Jeff McGovern (batteria, ex Information), che esordi` su disco nel 1980 con l'EP Elementary Particles (Living Legends). I Mofungo condivisero anche la storica cassetta Tape #1 con i Blinding Headache e gli Information. Di questi inizialmente copiavano lo stile, come dimostra la title-track della cassetta End Of The World (auto-prodotta), per la quale Posner venne rimpiazzato da Seth Gunning (tastiere). Le prime prove culminarono nel singolo El Salvador/Just The Way/Gimme A Sarsaparilla (Rough Trade), tutti e tre estratti dalla succitata cassetta, che, all'insegna di un pop-funk psichedelico, meglio ne defini` la personalita` di combo militante e satirico alla Fugs. Nel frattempo all'ensemble si era aggiunto anche A.C. Chubb (sassofono).

Il primo album, Out Of Line (Zoar), venne registrato nel 1983 con la collaborazione di Chris Nelson (degli Information), Elliott Sharp (a quei tempi militava negli Hi Sheriffs Of Blue) e di due membri del Microscopic Septet (Philip Johnston e Dave Sewelson). Mc Govern, che ne e` l'autore principale, dimostra una predilezione per gli ska, da Wage Slave a Watermark, e in quel genere da` il capolavoro del disco, Constance, suonato con la foga nevrotica dei Contortions. Altro brano fondamentale e` Hunter Gatherer, in cui un lamento da muezzin e` accompagnato da un baccanale a ritmo tribale. Klein pennella invece la litania Where Do We Get The Money To Save Our Souls, che scimmiotta e deride gli inni del Salvation Army. In generale il sound oscilla fra blues con i ritmi sghembi della Magic Band (Shortage), grottesche fanfare rhythm and blues (In Your Heart), reggae abortiti (Migrant Assembly Line Workers), e sketch politici alla Fugs (FBI Informant). Risulta fondamentale il lavoro di Chubb, sassofonista della vecchia scuola e di fatto unico professionista del gruppo.

Dopo quest'album McGovern decise di dar vita ai The Scene Is Now e Chubb si ritiro` a vita privata. Al loro posto subentrarono proprio Nelson e Phil Dray, entrambi ex Information. La nuova formazione (Dray alle tastiere, Klein alla chitarra, Nelson alla batteria, Sietsema al basso, Sharp al sassofono) registro` due anni dopo Fredrick Douglass (Coyote). Mancando tanto McGovern (a cui si dovevano gran parte delle composizioni) quanto Chubb (a cui si doveva il meglio degli arrangiamenti), ed essendoci invece meta` degli Information, il disco pende inevitabilmente verso il pop-funk cacofonico del mitico trio "no wave" (Cannonfire, Rick's Song), anche se con una maggior consapevolezza socio-politica. Il meglio si trova comunque nelle piece dell'assurdo come l'ibrido di blues, raga e pow-wow della title-track, come il voodoobilly scalcinato di Ronnie Thinks He Can Rock And Roll, come lo strumentale surf da circo Brazil's Long List Of Shame, o come il raga-rock marziale Our Days Of Weakness Are Over. Le schitarrate naif alla Magic Band di Klein sono ora diventate il marchio di fabbrica del gruppo.

Poi Dray decise di dedicarsi ai The Scene Is Now e il gruppo torno` ad essere un quartetto nel 1986 per l'incisione di Messenger Dogs Of The Gods (Lost). L'album e` meglio suonato e meglio prodotto dei precedenti, ma soprattutto fa un uso piu` massiccio e sofisticato delle dissonanze. Tutti e quattro si alternano alle chitarre e tutti e quattro le usano per produrre rumori. Sono proprio le atonalita` delle chitarre a rendere piu` moderno il loro tradizionale pop-funk (No Such Thing). L'arte chitarristica e percussiva del gruppo e` cresciuta e si e` radicalizzata al punto da consentire di concepire brani tumultuosi, fitti di tribalismi e di dissonanze, come Strike From Within, che, con il country-rock solenne e marziale in crescendo di No Pasaran (rintocchi di sax, distorsioni galattiche di chitarra, batteria a gogo` e cosi` via) e il "free-rock" dissonante da camera (alla Pere Ubu) di The Typist's Plea, rappresenta l'apice del disco. Piu` serio (e piu` rock) e meno clownesco (e meno etnico), il sound dei Mofungo diventa presto un punto di riferimento per il rock d'avanguardia.

Dal vivo al gruppo si aggregava spesso anche Sue Garner al violino, che infatti divenne quasi un membro stabile nella stagione (1987) di End Of The World part 2 (Lost). Rinunciando alle feroci atonalita` del precedente, ma conservando la struttura eterodossa dei brani e dell'arrangiamento, il sound di questo disco si e` ulteriormente evoluto verso un rock psichedelico, fino a lambire la trenodia fatalista dei Doors (Amnesiac's Memoirs) e a coniare un nuova forma di ballata rock (Science Song #1), anche se SR-71 Blackbird segna un ritorno al folk naif degli esordi.

Disco di transizione, prelude a Bugged (SST, 1988), che sistematizza le conquiste armoniche degli ultimi anni. L'agitpop dei Mofungo e` fatto di melodie orecchiabili, di arrangiamenti confusi e talvolta cacofonici, di accostamenti imprevedibili di timbri e di generi, e naturalmente di testi polemici. Il risultato, come nel caso di The Pop Is A Potato, puo` essere piu` simile agli elaborati scherzi orchestrali di Zappa che al musichall straccione. Talvolta (Sold Again) tutti gli strumenti vengono usati per fare ritmo, con la chitarra pizzicata freneticamente e il sassofono soffiato ad intermittenza (Nelson e` diventato un artista dei poliritmi). Il country-billy The Wit And Wisdom Of Judge Bork e` forse il capolavoro di questa nuova maniera, rigurgitante com'e` di "rumori" strumentali (soprattutto i twang e le armoniche dissonanti di chitarra e i barriti isterici del sax) che risultano perfettamente armonizzati con il riff, il ritmo e la linea melodica. La ballata folk di My Aluminum Plate e il blues psichedelico di Guided Tour delimitano l'ampio territorio di generi da cui il gruppo trae gli elementi per questa operazione di destabilizzazione. Nelson, Klein e Sietsema compongono uno dei power-trio piu` originali della storia del rock, e Sharp aumenta ulteriormente il potenziale di creativita`.

Work, l'ultimo disco del 1989, dimostra pero` come la "noise-popsong" dei Mofungo si reggesse su delicati ed improbabili equilibri: venute meno le premesse dell'arrangiamento cacofonico e una certa verve da musichall, la satira politica prende malamente il sopravvento sulla musica. Disco troppo freddo e programmatico, Work sancisce la fine della formazione.

Gruppo didascalico nell'accezione di Brecht, i Mofungo continuano la grande scuola del folk satirico, che e` sempre stata viva nella musica rock. La loro variante parte da una fusione eterodossa di tradizione e di avanguardia che consiste nell'arrangiare blues, country, reggae, ska e cosi` via come se si trattasse di jam di free-jazz.

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