New Model Army
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Vengenace , 7/10
No Rest For The Wicked , 6/10
The Ghost Of Cain , 6/10
Thunder And Consolation , 6.5/10
Impurity , 5/10
The Love Of Hopeless Causes , 4/10
Strange Brotherhood , 4/10
Eight , 4/10
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I New Model Army furono uno dei gruppi piu` importanti del punk-rock politico. Guidati da Justin Sullivan, si misero in luce con inni polemici come Bittersweet e Great Expectations (i primi singoli del 1983), e The Price (1984), sulla falsariga dei Clash di London Calling, a cui infatti rubavano il mid-tempo e la grinta melodica.

Il bruciante grido di guerra di Christian Militia, su Vengenace (Abstract, 1984), il teso e vibrante singolo Brave New World, la rabbiosa No Rest, su No Rest For The Wicked (Capitol, 1985), l'arringa appassionata di Better Than Them, sull'EP omonimo del 1985 (suonato con strumenti acustici), e il singolo 51st State li posero alla testa dei ribelli.

L'album The Ghost Of Cain (Capitol, 1986) diede una versione quasi filosofica della loro causa, Ma dal punto di vista musicale le prove salienti del 1987 furono ben altre: Poison Street, che rifa` palesemente il verso ai Clash, e White Coats, uno dei loro inni piu` tenebrosi e pessimisti.

Thunder And Consolation (Capitol, 1989) assimilo` le inflessioni folk di Better Than Them nell'angoscia post-punk di Vengeance e conio` cosi` un suono piu` commerciale. I Love The World, con la sua melodia grandiosa e quel tocco lugubre e atmosferico alla Joy Division, proponeva un modo di denuncia alla U2, populista da grande arena. Ballad Of Bodmin Pill e` esemplare di come si possano fondere disquizioni pretenziose di politica, malinconiche ballate folk e cantici da cantare tutti insieme in coro.
Il pathos degli U2 ispira lo spleen epico e la cadenza incalzante di 225 e l'elegia solenne e marziale di Green And Grey, ancora affidata a un ritornello fatalista e a un arrangiamento altamente suggestivo. Il momento piu` sincero e` peraltro Inheritance, cantilena spettrale in cui Sullivan sembra scagliarsi contro i propri genitori con uno sfogo di risentimento molto piu` personale del solito. Abbandonando le pose militanti e l'attacco frontale (stile ancora presente nell'inno di turno, Stupid Questions), spostando il proprio baricentro dal pubblico al privato, I New Model Army diventano se non altro un buon complesso di poprock. Musicalmente ci sono momenti (l'incedere sincopato e campagnolo di Vagabonds) in cui sembra di ascoltare il miglior rock "progressivo" degli anni '70.

Fu pero` l'inizio di una rapida decadenza. Persa la loro identita`, compromessa la loro verginita` ideologica, i New Model Army faticarono sempre piu` a darsi un senso. Impurity (EMI, 1990), e The Love Of Hopeless Causes (Epic, 1993) ripeterono lo stesso canovaccio, mettendo l'accento su toni piu` mestamente rassegnati (Get Me Out e Purity i migliori del 1990, Here Comes The War lo slogan rabbioso del 1993) e arrangiando accortamente tramite tastiere etereee, chitarre acustiche, violini, armonie vocali. I New Model Army erano pervenuti da un'altra angolatura al pop eroico e populista degli U2, facendo tesoro del gospel e della "morality play",

Raw Melody Men (EMI, 1991) e` un doppio dal vivo. History (1992) raccoglie i singoli fino al 1991.

Small Town England (1997) e` un'antologia contenente ben 27 canzoni. Wonderful Way To Go e` la canzone-guida di

Strange Brotherhood (1998) includes Queen Of My Heart (1998). The best track on Eight (Attack Attack, 2000) could be the ballad Paekakariki, and that tells how far the band went from its original sound.

Great Expectations (Superfecta, 2003) collects the singles.

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