Ordinaires (1985) , 7/10
One (1989), 7/10 | Links: |
Gli Ordinaires sono un "nonetto" di New York con due chitarre, due violini,
batteria, violoncello e basso, guidato dai sassofonisti Kurt Hoffman e
Fritz Van Orden, due "drop out" del Center For Creative Studies di Berkeley
che sono anche gli autori di tutto il materiale.
Sul primo album, Ordinaires (Dossier, 1985) (Bar None, 1990), l'ensemble
si segnala con una musica da camera ispirata al folk slavo, al jazz
d'avanguardia,
ai raga, al minimalismo, ai combo caraibici, alle bande da circo e alle colonne
sonore dei film di serie B, con picchi di ispirazione in balli grotteschi come
Grace (a passo di ska, con un percussivismo violento e fanfare acrobatiche
dei fiati),
in sonate per violino struggenti e cantabili come Precious Flower,
in temi melodiosi orchestrati grandiosamente come The Last Song.
Un sottile strato di parodia pervade tutto il disco, il quale, come tutte le
sceneggiate che si rispettino, finisce in una corsa alle gag sempre piu'
comiche: la fanfara pomposamente ridicola di Nature, lo ska a rotta di
collo di Industry, il funk lussureggiante di Hope, i minimalismi
frenetici e marziali di Gridlock. Violino e violoncello ricordano certe
partiture di Nyman, ma i fiati tirano dalla parte del jazz.
.LP
Il secondo lavoro, One (Restless, 1989),
rifinisce l'approccio, sempre con un
piglio che riesce a fondere riff di heavy-metal e passaggi di musica
classica, dal fremito minimalista della camaleontica Brenda, con le
chitarre a mitraglia, a Slow Boys, che alterna riff di heavy-metal,
archi da camera e un grande, clownesco assolo del sassofono (altri nitriti
supersonici dello strumento si trovano in Surplus).
I capolavori della loro arte-collage sono Death Variation And Waltz,
valzer ubriaco condotto dal violino a ritmo funereo e infarcito di gag
stranianti da cabaret brechtiano, Dance Of The Coco Crispies,
un incrocio fra un cartone animato di Walt Disney e un adagio barocco,
e il Bacchanal per battito di mani, trombetta da guerra,
chitarra funky e violoncello marziale.
Le loro fantasie utilizzano tutti i detriti della civilta' musicale con naturalezza e scrupolo. Lontani dall'aristocrazia dell'avanguardia newyorkese, gli Ordinaires sembrano ispirarsi piu' alle slapstick dei Residents. | If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me. |