Rain Parade


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If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me. All'interno del Paisley lo stile dei Rain Parade di Matt Piucci (cantante), Steven Roback (basso) e David Roback (chitarra) e` il piu` barocco, onirico ed ipnotico, rigurgitante di tastiere, violini e chitarre dodici corde. Il primo 45 giri, What She's Done To Your Mind (1982), un tipico jingle jangle alla Byrds, e i brani del primo album, Emergency Third Rail Power Trip (Enigma, 1983), sono canzoni naif languide e sonnolente, finemente composte ed arrangiate, che mescolano elementi di folk-rock, raga-rock e acid-rock. Dissezionando i brani si scopre una grammatica complessa ed eterogenea: This Can't Be Today, con le sue distorsioni chitarristiche, i vortici organistici, i cori riverberati e la cadenza "indiana", ricorda i primi Pink Floyd; 1 Hr 1/2 Ago, con il ritornello alla Hollies e i riff nevrotici alla Buffalo Springfield, rimanda al di folk acido di Barrett; Saturday's Asylum accoppia una marcetta alla Association e un Farfisa romantico da surf con un jingle jangle in primo piano e un clavicembalo in sottofondo. Sospesa in siderei emisferi e` la dolce, tenerissima Carolyn's Song, degna del Barrett piu` sognante e del Donovan piu` languido.

L'EP Explosions In The Glass Palace (Enigma, 1984), senza David Roback, altrettanto accurato nella strumentazione e ancor piu` ineffabile nelle armonie, accentua i toni ipnotici e dissonanti alla Pink Floyd (Prisoners, un vortice di echi, tintinni e gemiti raga), arrivando a toccare punte di tenero e limpido lirismo (Broken Horse, madrigale alla Donovan con splendidi arpeggi rinascimentali di Steve Roback) e di misticismo trascendentale (No Easy Way Down, raga torrenziale e spettrale che sfrutta tutto il vocabolario chitarristico dell'hard blues psichedelico e fa vibrare un organo gospel a frequenze stellari, con un finale all'insegna di violini struggenti e apocalittici).

Night Shade, sul live Beyond The Sunset (Restless, 1985), e soprattutto Depending On You, uno dei loro vertici, su Crashing Dream (Island, 1986), saranno, gli ultimi capolavori di quella certosina arte di assemblaggio.

Steve Roback continuera` a suonare quella musica nei Viva Saturn.

Il loro e` un formalismo pop che rasenta il manierismo. Le lingue di Beatles, Byrds, Association, Lemon Pipers, Hollies, Pink Floyd vengono rimescolate con grande arbitrio. I Rain Parade sono gli esponenti piu` consci e sapienti del Paisley Underground, quelli che piu` chiaramente interpretano il revival come analisi semiotica di una civilta` di segni (tale fu, in fondo, l'era del beat, del folk-rock e della psichedelia). Non a caso saranno fra i pochi a perseverare con immutato candore quando molti loro compagni di strada abbracceranno le nuove mode.

A suggello di questa scienza archeologica, filologica ed etimologica, in superbe serenate come Broken Horse, Prisoners, Carolyn's Song e` stato coniato un nuovo tipo di psichedelia, che riprende la teoria della dilatazione della coscienza la` dove venne interrotta, e lascia intravedere cio` che i Pink Floyd sarebbero diventati se Barrett non fosse impazzito.

David Roback ha poi formato i Mazzy Star.

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