Saccharine Trust


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Paganicons (1981) , 7/10
Surviving You (1984), 7.5/10
Worldbroken (1985), 6.5/10
We Became Snakes (1986), 6.5/10
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If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me. I Saccharine Trust, forti della chitarra di Joe Baiza (una sorta di Page dell'hardcore, che pero` inizio` a suonare la chitarra soltanto a trent'anni) e del canto di Jack Brewer (shouter roco che talvolta scivolava in registri enfatici alla Jello Biafra e spesso indulgeva in liriche "beat"), furono per sei anni gli esponenti del punkrock piu` creativo di sempre, solidamente collegato al progressive-rock e persino al jazz.

I due leader provenivano dallo stesso milieu da cui erano emersi i Black Flag e i Minutemen (la South Bay nei dintorni di San Pedro), e le loro strade si erano incrociate brevemente con quelle di Watt e Hurley (Minutemen) e con quelle di Cadena (Redd Kross) quando ancora i due si esibivano con gli Obstacles; ma la loro musica fu sempre completamente diversa da quella delle altre bande del punk di Los Angeles.

Violenti ed abrasivi come tutti i complessi punk di Los Angeles, s i Saccharine Trust, improvvisavano pero` liberamente secondo le prassi del jazz su un tappeto armonico fatto di riff, sincopi e distorsioni piu` o meno casuali, come un Captain Beefheart che si rifaccia alla sintassi del punk invece che a quella del blues, per dar modo a Joaquim Brewer di emettere verbose declamazioni "brechtiane" e rantoli in deliquio (per lo piu` di tema biblico).

Se i primi due album, Paganicons (SST, 1981) e Surviving You (SST, 1984) contengono i loro classici (I Have alla Sonic Youth, ma con riff epico-umoristici alla Dead Kennedys, I Am Right, il rock and roll piu` epilettico, l'anthem rabbioso We Don't Need Freedom, la lunga, tragica, desolata Human Certainty sul primo; e sul secondo Giver Takes, sorta di Kurt Weill istericamente psichedelico, lo psicodramma convulso di Speak, il "raga" mistico di Our Discovery, l'"acid-rap" dissonante e jazzato di Yhwh On Acid), sul terzo, Worldbroken (1985), con Mike Watt dei Minutemen al basso, tentarono la jam improvvisata dal vivo.

Pretenziosi, oscuri e inascoltabili, i Saccharine Trust portarono cosi` il punk rock in area "creativa". Gli scoppi di accordi psichedelici della chitarra di Joe Baiza inaugurarono il tipo di "punk jam" perpetrato in seguito da tutti i complessi locali di jazz-punk. Human Certainty e Yhwh On Acid rimangono fra i capolavori di pathos del punk-rock tutto; e Surviving You uno degli album piu` originali dell'epoca.

I Saccharine Trust, forti della chitarra di Joe Baiza (una sorta di Page dell'hardcore, che pero` inizio` a suonare la chitarra soltanto a trent'anni) e del canto di Jack Brewer (shouter roco che talvolta scivolava in registri "beefheartiani" e spesso indulgeva in liriche "beat"), erano stati per sei anni gli esponenti del punkrock piu` creativo di sempre, solidamente collegato al progressive-rock e persino al jazz.

I due leader provenivano dallo stesso milieu da cui erano emersi i Black Flag e i Minutemen (la South Bay nei dintorni di San Pedro), e le loro strade si erano incrociate brevemente con quelle di Watt e Hurley (Minutemen) e con quelle di Cadena (Redd Kross) quando ancora i due si esibivano con gli Obstacles; ma la loro musica fu sempre completamente diversa da quella delle altre bande del punk di Los Angeles. Verso la fine il gruppo approdo` addirittura al free-jazz, come dimostrano i brani Take Us Now e Frankie On A Pony sul live Past Lives (SST).

Per dare un'idea di quanto si fossero allontanati dall'hardcore, sull'album del 1986, We Became Snakes, la title-track e` un lento blues d'atmosfera con Baiza nei panni di un Clapton redento da Tony Williams e John McLaughlin, e con Brewer invasato di gargarismi e conati alla Beefheart.

Joe Baiza formed the improvisational band Unknown Instructors with Mike Watt and George Hurley (of Minutemen and Firehose) and saxophonist Dan McGuire. They released The Way Things Work (2005), The Master's Voice (2007) and Funland (2009).

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