Summary.
One of the most original bands to come out of Los Angeles during those
fervent years was Savage Republic,
led by guitarist Bruce Licher. Tragic Figures (1982) introduced a
psychedelic and industrial music that was mostly instrumental and percussive,
inducing trance and fear. The EP Trudge (1985) incorporated more
explicitly elements of world-music. The atmospheric Ceremonial (1985)
and Jamahiriya (1988), featuring new member Brad Laner, perfected
their synthesis of psychedelic drones, middle-eastern cantillation and tribal
rhythms. By the time of Customs (1989), their last album and their
masterpiece, they had coined a musical language of extreme tension,
instrumental subtlety and exotic appeal.
They also spawned the equally bizarre 17 Pygmies
(folk-pop ballads and exotic instrumentals).
After the split, members of Savage Republic would form other creative and
influential bands such as Scenic (Licher) and Medicine (Laner).
The entire Savage Republic opus has been reissued in 2002 by
Mobilization.
If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
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Bruce Licher era la "mente" di una comune musicale di Los Angeles
che comprendeva diversi altri
gruppi d'avanguardia, dai NEEF ai Them Rhythm Ants, per lo piu`
studenti della UCLA. In quel milieu nel 1982 nacquero i Savage Republic.
La formazione originale constava di
due bassi e due percussionisti, e suonava soltanto musica strumentale,
ma il gruppo continuo` a cambiare di show in show.
Qualunque fossero gli strumenti dei membri,
in pratica tutti suonavano anche qualche percussione.
La formazione che registro`
Tragic Figures (Indipendent Project, 1982 - Mobilization, 2002)
era composta da Mark Erskine (batteria),
Philip "Jackson DelRey" Drucker (chitarra),
Jeff Long (basso), Robert Loveless (tastiere e basso) e
Bruce Licher (chitarra e basso), tutti precettati anche alle percussioni.
e` un'opera per lo piu` strumentale.
Fin dall'inizio di When All Else Fails
il sound e` molto percussivo, succube del tribalismo africano, ma quasi
spastico nella sua svogliata approssimazione.
Attempted Coup cambia marcia, e alla frenesia dei tamburi corrisponde
un riff minaccioso di chitarra, che starebbe bene in un film dell'orrore.
E in effetti Ivory Coast e` semplicemente un tema surf trasposto
nell'era del dark-punk, Flesh That Walks e` un selvaggio voodoobilly
da notte valpurgica,
Quella rimane la chiave di lettura per gran parte dell'album.
Next To Nothing e Machinery (due dei pochi brani cantati)
sono mini-lied nevrotici nello stile stordente dei
Sonic Youth, ma e` facile intuire l'influenza di
Siouxsie Sioux dietro i tamburi altisonanti della
prima e quella dei primi Fall dietro l'esagitato
proclama della seconda.
L'assordante drone mediorientale di chitarra di Exodus, miscelato al
solito bailamme di percussioni e basso, aggiunge un altro elemento
fondamentale al repertorio del gruppo.
L'assenza di strumenti guida e la degradazione del canto a puro urlo casuale
ne fanno una colonna sonora ideale per party di Halloween.
A corredo di quel primo, rivoluzionario, album, uscirono i singoli
Film Noir/ O Andonis e Tragic Figure/
The Empty Quarter/ The Ivory Coast.
Sorprendentemente, Film Noir e` una litania in sordina, strutturata
secondo i canoni della canzone rock, e O Andonis e` uno dei loro
bislacchi temi mediorientali, ma suonato con un professionismo degno di
Ennio Morricone.
Tragic Figure e` invece un brano sperimentale fatto di dissonanze,
clangori e urla.
(I singoli sono raccolti sulla riedizione dell'album).
Poi uno scisma porto` Philip Drucker e Robert Loveless a formare i
17 Pygmies.
Bruce Licher (basso) e Mark Erskine (percussioni) rifondarono i Savage
Republic nel 1985.
Con un sound ancora prevalentemente strumentale, molto meno "industriale" e
molto piu` psichedelico,
la nuova formazione (che annovera Ethan Port alle percussioni,
Greg Grunke alla chitarra e Thom Fuhrmann al basso, confermando l'impostazione a
due bassi), registro` l'EP Trudge (Play It Again Sam, 1985).
Trudge e` un delirio percussivo al tempo stesso tribale e acido, che
termina con un passo quasi slavo.
Trek (otto minuti) e`, d'altro canto, una piece d'avanguardia che ha
poco in comune con la carriera precedente del gruppo: suoni scarni nel
silenzio carico di premonizioni, strumenti che sembrano dialogare per
monosillabi. Poi le percussioni cominciano a battere il tempo, e una voce
lancia una danza mediorientale in crescendo.
Una simile danza tzigano-minimalista inizia
Siege, che poi sprofonda in un indemoniato baccanale di pura violenza
percussiva.
Assembly e` una bizzarra ouverture classica per tromboni, tamburi
militari, dulcimer e dio solo sa cos'altro, sempre, ovviamente, in crescendo.
Questi brani
fanno di Trudge un'opera di maestosa world-music strumentale.
Cosi` l'album Ceremonial (Independent Project, 1985 - Mobilization, 2002)
sembra quasi il disco di un altro complesso.
Andelusia continua le loro escursioni nel tribalismo e nelle tecniche
mediorientale, ma con un metodo meno caotico. L'effetto e` quasi new age.
Walking Backwards sfodera un forte tema di chitarra, e potrebbe
costituire il "backbone" di una canzone da discoteca.
Mediterranean abbandona persino le loro catastrofiche percussioni
a favore di un duetto atmosferico di mandolino e dulcimer.
L'album e` anzi dolce e melodioso, colmo di umanissimo pathos, a partire
dalla title-track, un apocalittico poema gotico, e fino al finale turbinoso
e demoniaco di Year Of Exile (nove minuti).
Questa seconda fase del gruppo (al quale, perso Erskine, si aggiunge l'enfant prodige Brad Laner alle percussioni)
sfocio` nella singolare sintesi di
Jamahiriya (Fundamental, 1988 - Mobilization, 2002), album molto
cantato che recupera i climi follemente
percussivi degli inizi (nella litania per muezzin di Moujahadeen),
nel tempestoso cerimoniale di Lethal Musk e soprattutto nel delirio
strumentale di Tabula Rasa),
ma al tempo stesso li applica alla forma canzone pervenendo a
un vaudeville futurista/primitivista non
molto diverso da quello dei Residents
(il trittico iniziale di So It Is Written, Spice Fields,
Viva La Rock And Roll).
Un insolito senso dello humour pennella persino
un buffo ibrido di spaghetti-western e folk greco
(Pios Den Mila Yia Ti Lambri) e un comico tema da film, uno dei
pochi ritornelli orecchiabili della loro carriera
(Il Papa Sympatico).
Su tutto troneggia la title-track (sette minuti), una jam strumentale
di funk psichedelico sospinta dai soliti droni abrasivi di chitarra e
da distorsioni schizoidi.
L'ultimo album,
Customs (Fundamental, 1989 - Mobilization, 2002),
forte di una produzione molto piu` professionale,
tenta invano di separare
l'anima etnica (Sono Cairo, Mapia, Song For Adonis)
da quella industriale
(Sucker Punch, e soprattutto la monumentale
Rapeman's First EP dedicata a Steve Albini, deflagrata da urla
maniacali, ma con un immane crescendo alla Saucerful Of Secrets).
In mezzo rimane quella terra di nessuno occupata dalle sonorita` terribili
di Archetype, con un incedere da uragano, tribale e
circolare, che sa essere al tempo stesso caotico e geometrico,
primordiale e futurista.
Immerso per lo piu` in atmosfere tenebrose e dilaniato da tensioni disumane,
Customs arriva cosi` a lambire toni religiosi in suite
psichedeliche altamente suggestive come The Birds Of Pork.
Da questa mistura di suadenti orientalismi, cantilene in trance e ipnotici
percussionismi ha origine una delle musiche piu` innovative, spericolate e
spettacolari dell'epoca.
La danza industriale dei Savage Republic assimilava elementi delle musiche
d'avanguardia californiane (in particolare Residents e Factrix) e
del gotico inglese, anticipando la sintesi che verra` compiuta dai cyberpunk.
I Savage Republic rappresentarono anche il trait d'union fra la musica
psichedelica e la musica industriale, laddove l'estatico percussionismo
della prima diventa un minaccioso battito meccanico, laddove il suo chitarrismo
spaziale della un asettico disturbo di frequenze aliene.
La fortuna dei membri confermera` la statura artistica del complesso in cui
erano cresciuti.
Erskine finira` a suonare la batteria negli
Skinner Box in Arizona.
Fuhrmann dara` vita agli Autumnfair con Val Haller (ex Flying Lizard),
esorditi con il 10" Glaciers And Gods (Independent Project).
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