I Pagans di Mike Hudson
furono uno dei primissimi gruppi punk-rock dell'Ohio,
insieme a Dead Boys, Devo e Pere Ubu. Il gruppo si spense dopo aver pubblicato
singoli tanto feroci quanto orecchiabili come Dead End America (1977),
Not Now No Way,
Street Where Nobody Lives,
What's This Shit Called Love, in seguito raccolti su
Everybody Hates You (Crypt).
Su Family Fare (Glitterhouse) verranno raccolti quelli piu` recenti
(Her Name Was Jane, I Stand Alone, All Our Friends, Shunyata).
Shit Street (Crypt, 2001) e` un'antologia dei primi singoli e delle
prime esibizioni dal vivo.
Gli Styrenes (o Styrene Money Band),
evolutisi dai Mirrors di Jamie Klimek
(aka George Money) nei primi anni '70, furono uno dei primi gruppi
della new wave.
Drano In Your Veins (1975) fu uno dei primi singoli indipendenti
(melodia alla Syd Barrett, coro in falsetto, ritmo di marcia,
elettronica distorta). A quel tempo gli Styrenes erano un quartetto con
Paul Marotta alle tastiere, Jamie Klimek alla chitarra,
Jim Jones al basso e Anton Fier alla batteria.
Radial Arms Saws (canto ubriaco, tastiere minimaliste) e lo strumentale
Just Walking (progressive-rock alla Canterbury) vennero registrati
nel 1976.
Nel 1977, influenzato dal punk-rock, Klimek scrisse le brevi, frenetiche ed
epiche Everything Near You e I Saw You.
Nel 1979, con una formazione a cinque che comprendeva soltanto Marotta e Klimek
del gruppo originale, gli Styrenes registrarono un altro anthem,
Inside Of Here, una grottesca quadriglia, Cheap & VUlgar,
un buffo strumentale jazz di Marotta, Outer Limits, e soprattutto
Girl Crazy, ballata sovvertita da continui cambi di tempo.
Le canzoni degli Styrenes videro la luce su album soltanto postume, a partire
da Girl Crazy (Mustard, 1982), quando il gruppo si era trasferito a
New York, e verranno poi raccolte sulle antologie
It's Artastic (Homestead, 1991) e
Those Were Different Times (Scat).
Marotta si affermo` come compositore di musica da camera per pianoforte con
Agit-prop Piano (DoSpeak, 1983).
Gli Styrenes costituivano in sostanza il braccio rock di un compositore
d'avanguardia.
Proprio Marotta e Hudson sono i leader dei ricostituiti Styrenes, che si erano
ripresentati con A Monster And The Devil (Tinnitus, 1989), un
album di recitazioni di Hudson su sottofondo musicale fornito dagli Styrenes.
Su We Care So You Don't Have To (Scat, 1998)
al basso c'e` Al Margolis, noto agli appassionati della musica sperimentale
come il leader degli If Bwana. Il chitarrista
UK Rattay viene dalla Germania e il batterista Mike Hoffman e` un novellino.
La sorpresa del nuovo album, stante quella formazione, e` che gli Styrenes
hanno abbandonato le velleita` avanguardistiche e sono diventati un gruppo di
rock and roll viscerale. Hudson si rivela un ruggente shouter nella miglior
tradizione del soul-rock (Seger, Stewart, Cocker). Il pianoforte suona ancora
come qualcosa di new wave (troppo esile e stridulo), ma la sezione ritmica
e` quella possente del boogie da saloon. Due dei brani piu` rocciosi,
Green Lamp e Half Of Nothin', sono scritti da Brian McMahon
Heavy Streets, enfatico inno di garage-rock che piacerebbe a Bruce
Springsteen, apre la serie delle canzoni ricche di pathos proletario,
e l'ombra del boss si distende davvero sull'epica ballad di Anything.
L'arte smaliziata di Marotta pennella l'architettura sonora di Westies, un
lungo delirio depresso e notturno alla Tom Waits, puntellato da figure
malinconiche di armonica e pianoforte, e le Variations On Three Blind Mice,
un complesso brano strumentale. Hudson e Marotta coronano il disco con
Thanks For Coming Home, il loro apice tragico: il pianoforte si scatena in
una sonata degna dei romantici e viene sommerso dal rumore apocalittico degli
altri strumenti, mentre il cantante recita un'accorata lettera.
Difficile fare a meno di dischi come questo.
Per quanto intitolato agli Styrenes,
All The Wrong People Are Dying (Overground, 1998) e` invece un album
di recitazioni di Hudson, come il precedente A Monster. I brani
(musiche sempre di Paul Marotta, che guida anche gli arrangiamenti al
pianoforte) sono stati registrati nell'arco di dieci anni
da formazioni diverse. Per quanto accattivanti
East Side Story, fatalista quasi alla David Bowie, la
carica boogie di Memory Of You, il crescendo incalzante di
Opus 12 e soprattutto il solenne requiem di
All The Wrong People Are Dying,
e per quanto dimostrino che vent'anni prima Hudson avrebbe potuto competere
con la Patti Smith di Horses,
si tratta pur sempre di un aspetto molto minore dell'arte di Hudson, uno
dei musicisti piu` "sprecati" della storia del rock.
Hudson died in 2017.
|
If English is your first language and you could translate this text, please contact me.
Scroll down for recent reviews in english.
|