Credit In Heaven (1981), 7/10 | Links: |
I Suburbs furono per dieci anni, dal primo singolo del 1977
all'ultimo album del 1987, uno dei gruppi piu` originali di Minneapolis.
I marchi di fabbrica del loro sound erano il recitato androide di Blaine
"Beej" Chaney, le cadenze da discoteca di Hugo Klaers e gli arrangiamenti
elettronici di Chan Poling.
Dopo l'EP omonimo dell'aprile 1978 (per la Twin/Tone), con l'inno punk di World War III, il quintetto registro` l'album In Combo, che stabili` lo standard a cui si sarebbero affidati per il resto della loro carriera. Da un lato il rockabilly frigido di Hobnobbin With The Executives, DD 69, Big Steer Blues, brani concisi che si ispirano al punkrock ma comprimono nevrosi piuttosto che angoscia, il rock and roll di Cig Machine, che sembra suonato da Chuck Berry in poltrona, il bluesrock di Goggles, che scimmiotta i Rolling Stones, e il boogie supersonico di Underwater Lovers, che sembra uscito da una jam del profondo Sud. Dall'altro brani ballabili immersi in arrangiamenti surreali come Drinking With An Angel, un impercettibile crescendo che ricorda gli esperimenti sul genere della Love Of Life Orchestra e che alla fine acquista un tono quasi epico, Tiny People, una specie di danza meccanica alla B52's (accordi intermittenti delle tastiere, vocalizzi spaziali), o Black Leather Stick, con le armonie vocali fatte di frasi parlate e una coda delirante di percussioni africane. I sobbalzi funky di questi pezzi sono un puro sfondo per le esibizioni degli strumenti. Il doppio Credit In Heaven del 1981 e` il loro capolavoro. Il disco e` dominato dalla febbrile danza minimalista di Music For Boys, che mutua passi ska, fiati rhythm and blues e pianismi jazz, una lunga orgia di edonismo raffreddato. Molti brani si ispirano a generi e stereotipi di consumo, ma lo fanno con l'aria svagata e divertita delle parodie: il boogie sudista in Tape Your Wife To The Ceiling, il country-rock in Spring Came, la pop ballad in Best Is Over. Quando intonano Prehistoric Jaws sembrano i Cars, e forse quello e` il riferimento piu` naturale, ma il loro e` un disco-pop ancor piu` asettico, ancor piu` impotente. L'EP Dream Hog del 1982, con uno dei ballabili piu` commerciali della loro carriera, Waiting, e l'album Love Is The Law (Mercury) del 1984 toccarono l'apice della sofisticazione. Il secondo, in particolare, e` un festival degli arrangiamenti bislacchi. Se la fanfara messicana a ritmo da discoteca di Love Is The Law detta legge, ancora una volta tanto geometrica da sembrare un pezzo d'avanguardia, cosi` come lo strumentale demenziale Crazy Job e il synthpop a passo di carica di Skin, il gruppo riesce ad assorbire di tutto nelle sue strutture elettro-ballabili, dal riff di hardrock alla Bad Company di Monster Man allo scoppiettante ragtime di Rattle My Bones. Tre anni dopo l'ultimo disco, Suburbs (A&M), con le splendide vignette di Every Night's A Friday Night, America Sings The Blues e Superlove, chiuse la loro incompresa carriera. |
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