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I Suicidal Tendencies appartengono alla generazione di complessi hardcore
che si riavvicino` all'heavy metal.
I Suicidal Tendencies comparvero per la prima volta nella colonna sonora del
film "Repo Man". Erano punk di spiaggia (di Venice, per l'esattezza), capitanati
dall'eterno infelice Mike Muir, che impersonavano le frustrazioni e
l'irrequietezza dei ragazzi di Los Angeles meglio di chiunque altro.
Suicidal Tendencies
(Frontier, 1983) brilla non tanto per la sua
aderenza ai canoni dell'hardcore quanto per la sua trasgressione degli stessi.
Rispetto allo standard dell'hardcore Muir (e il bassista Louiche Mayorga,
co-autore delle musiche) sperimentavano strutture armoniche piuttosto insolite,
a cominciare dai manifesti della loro crisi esistenziale,
Suicide's An Alternative e Possessed, mezzo recitati e mezzo cantati,
sorta di rap degli inferi in un registro trafelato e sgolato che fa sembrare
normale quello di Rotten; per finire con
le prime avvisaglie di heavymetal (Subliminal alla Black Sabbath) e andare
in gloria con la tiritera marziale di I Saw Your Mommy
(apice goliardico del disco che fece
il giro dei college di tutto il mondo, in cui Muir canta la gioia di veder
decomporre il cadavere della madre di un'amica).
Il complesso ri-registrera` l'album con il titolo
Still Cyco After All THese Years (Epic, 1993).
Cio` non toglie che alcuni dei rock and roll piu` veloci di sempre facciano da
supporto ad attacchi da indemoniato come I Shot The Devil (in realta`
I Shot Reagan), uno dei capolavori di dis/canto punk.
Nei testi di queste canzoni c'era l'essenza dello spirito cinico, anarchico e
nichilista del punk, c'erano le cento piccole tragedie di milioni di ragazzi
precipitati alla soglia della maturita` in una societa` ostile e
incomprensibile. In Suicidal Failure (un altro dei testi base) Muir impersona
un giovane disperato che,
incapace di togliersi la vita, implora il padre di ammazzarlo. Anche nei
momenti piu` tetri, macabri e depressi, Muir conserva un folle senso dello
humour, come nella miglior tradizione di Lucifero.
Fra il successo del film e il successo dell'album, i Suicidal Tendencies
divennero in breve una leggenda. Invece di sfruttare il momento favorevole,
si sciolsero e riformarono un paio di volte, perdendo qualche anno. Quando
tornarono, non rimase loro che fare buon viso a cattivo gioco: l'hardcore
era morto, e i sopravvissuti si erano convertiti all'heavymetal.
Il modello di Join The Army (Caroline, 1987) furono pertanto i Motorhead:
normalizzare il canto e appesantire il sound con un gran baccano di chitarre.
In spirito il trait d'union con l'album precedente e` Suicidal Maniac,
sia perche' e` un thrash supersonico sia perche' tratta lo stesso argomento
della depressione maniacale. Emblematica del nuovo corso e` invece la
title-track, un rap bellico propulso da un riff marziale e rimbombante
(che inneggiava all'"esercito" dei punk, un'amplificazione del concetto di
"gang") e puntellata da scariche di staccato e da assoli infuocati.
Il disco risulta piuttosto monotono e scarsamente innovativo.
I due nuovi chitarristi, Mike Clark e Rocky George, dilagano su
How Will I Laugh Tomorrow (Epic, 1988),
uno degli album di heavymetal piu` brillanti
del 1988. Dal galoppo forsennato di Trip At The Brain alle camaleontiche
evoluzioni di Pledge Your Allegiance i Suicidal Tendencies dimostrano di
saper costruire tensioni fortemente drammatiche andando oltre gli stereotipi
del genere, infarcendo le canoniche mitragliate di staccato con trovate ritmiche
e vocali di grande effetto.
Cosi` la title-track, nonostante l'intermezzo strumentale alla Deep Purple,
e` in realta` una ballata accorata (che riporta anche ai
temi esistenziali di Muir), Haunted Voices e` avvolta in un'atmosfera
gotica e One Too Many Times prova persino un ritornello pop.
Sul fronte invece piu` ortodosso, gli assoli di George, ispirati a Ritchie
Blackmore, dominano If I Don't Wake Up e lo strumentale Surf And Slam
(titolo programmatico), mentre il thrash-metal The Feeling's Back troneggia
alla fine come il muro sonoro piu` compatto.
Se nel complesso l'album rimane due spanne sotto i vertici del primo, e
conferma che il gruppo e` stato ormai fagocitato nel mondo dell'heavymetal
(e dei suoi immani poemi di cinque minuti), segna comunque l'approdo a uno
stile personale, che non sacrifica del tutto la visione originaria di Muir.
Ma Controlled By Hatred (Epic, 1989)
indulge in stereotipi "metallari" fino alla
nausea, dall'iniziale Master Of No Mercy alla lunga Waking The Dead.
Il ritorno alla forma avviene semmai con Lights Camera Revolution (Epic, 1990),
un'impressionante prova di carattere che allinea alcune delle eruzioni piu`
violente della loro carriera, a cominciare dalla concitatissima
You Can't Bring Me Down per finire nell'inno perverso di Get Whacked.
Il sound dei Suicidal Tendencies si e` tutt'altro che irrigidito, come
dimostrano il ritornello pop di Alone e l'arrangiamento composito di Lovely.
Dal canto loro le arringhe di Muir acquistano il tono sprezzante di Lost Again
e quello ironico di Disco`s Out, Murser's In.
Le tempeste sonore di questo album sembrano aprire nuovi orizzonti espressivi
al gruppo.
Invece The Art Of Rebellion (Epic, 1992), benche' nobilitato da
I'll Hate You Better (quasi Spin Doctors)
e Can't Stop, presenta un'altra caduta di tono.
Peggio: una grave perdita di identita`.
Mike Muir e` anche il cantante degli Infectious Grooves, sul quale
suona anche il bassista dei Suicidal Tendencies, Robert Trujillo.
The Plague That Makes Your Booty Move (Epic, 1991) sperimenta
con ogni sorta di crossover (soul, funk, rap). Brani come
Infectious Blues e Monster Skank vengono rigenerati proprio
dall'ibrido stilistico.
Sarsippius Ark (Epic, 1993) fa la stessa cosa ma con lo spirito
gioviale dei party (insomma, i Fishbones invece dei Red Hot Chili Pepper).
Savor Da Flavor, Don't Stop e Slo-Motion Slam conservano
la rabbia dell'hardcore ma servita con la giovialita` del punk-pop.
Groove Family Cyco (Epic, 1994) e` un disco piu` rock e meno metal,
che si mantiene comunque fedele allo spirito ribelle del gruppo
(Frustrated Again, Die Lika Pig, Violent & Funky).
Nato come un diversivo, il progetto degli Infectious Grooves ha in realta`
superato quello dei Suicidal Tendencies in qualita` e profondita`.
Suicidal For Life (Epic, 1994) e` sorprendentemente l'album piu` hardcore
della loro carriera dopo il primo. La violenza e` marchiata a fuoco dalle
chitarre e dal cantante, che sono all'apice delle proprie capacita`.
Lost My Brain (Epic, 1996) e` il primo disco solista di Muir, mascherato
da Cyco Miko, e coadiuvato da Steve Jones dei Sex Pistols. Muir abbandona
metal e funk a favore di un sano rock and roll.
Poeta della solitudine e dell'alienazione degli skate-punk, Leopardi dello
"skate-core", Muir continua con risultati alterni (e sempre meno carisma)
la sua opera di portavoce generazionale.
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