Suicidal Tendencies


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Suicidal Tendencies (1983), 7/10
Join The Army (1987), 6.5/10
How Will I Laugh Tomorrow (1988), 6.5/10
Controlled By Hatred (1989), 5/10
Lights Camera Revolution , 6.5/10
The Art Of Rebellion , 5/10
Suicidal For Life , 6/10
Infectious Grooves: The Plague That Makes Your Booty Move , 6/10
Infectious Grooves: Sarsippius Ark , 6/10
Infectious Grooves: Groove Family Cyco , 6/10
Cyco Miko: Lost My Brain , 5/10
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If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me. I Suicidal Tendencies appartengono alla generazione di complessi hardcore che si riavvicino` all'heavy metal.

I Suicidal Tendencies comparvero per la prima volta nella colonna sonora del film "Repo Man". Erano punk di spiaggia (di Venice, per l'esattezza), capitanati dall'eterno infelice Mike Muir, che impersonavano le frustrazioni e l'irrequietezza dei ragazzi di Los Angeles meglio di chiunque altro.

Suicidal Tendencies (Frontier, 1983) brilla non tanto per la sua aderenza ai canoni dell'hardcore quanto per la sua trasgressione degli stessi. Rispetto allo standard dell'hardcore Muir (e il bassista Louiche Mayorga, co-autore delle musiche) sperimentavano strutture armoniche piuttosto insolite, a cominciare dai manifesti della loro crisi esistenziale, Suicide's An Alternative e Possessed, mezzo recitati e mezzo cantati, sorta di rap degli inferi in un registro trafelato e sgolato che fa sembrare normale quello di Rotten; per finire con le prime avvisaglie di heavymetal (Subliminal alla Black Sabbath) e andare in gloria con la tiritera marziale di I Saw Your Mommy (apice goliardico del disco che fece il giro dei college di tutto il mondo, in cui Muir canta la gioia di veder decomporre il cadavere della madre di un'amica). Il complesso ri-registrera` l'album con il titolo Still Cyco After All THese Years (Epic, 1993).
Cio` non toglie che alcuni dei rock and roll piu` veloci di sempre facciano da supporto ad attacchi da indemoniato come I Shot The Devil (in realta` I Shot Reagan), uno dei capolavori di dis/canto punk.
Nei testi di queste canzoni c'era l'essenza dello spirito cinico, anarchico e nichilista del punk, c'erano le cento piccole tragedie di milioni di ragazzi precipitati alla soglia della maturita` in una societa` ostile e incomprensibile. In Suicidal Failure (un altro dei testi base) Muir impersona un giovane disperato che, incapace di togliersi la vita, implora il padre di ammazzarlo. Anche nei momenti piu` tetri, macabri e depressi, Muir conserva un folle senso dello humour, come nella miglior tradizione di Lucifero.

Fra il successo del film e il successo dell'album, i Suicidal Tendencies divennero in breve una leggenda. Invece di sfruttare il momento favorevole, si sciolsero e riformarono un paio di volte, perdendo qualche anno. Quando tornarono, non rimase loro che fare buon viso a cattivo gioco: l'hardcore era morto, e i sopravvissuti si erano convertiti all'heavymetal. Il modello di Join The Army (Caroline, 1987) furono pertanto i Motorhead: normalizzare il canto e appesantire il sound con un gran baccano di chitarre.
In spirito il trait d'union con l'album precedente e` Suicidal Maniac, sia perche' e` un thrash supersonico sia perche' tratta lo stesso argomento della depressione maniacale. Emblematica del nuovo corso e` invece la title-track, un rap bellico propulso da un riff marziale e rimbombante (che inneggiava all'"esercito" dei punk, un'amplificazione del concetto di "gang") e puntellata da scariche di staccato e da assoli infuocati. Il disco risulta piuttosto monotono e scarsamente innovativo.

I due nuovi chitarristi, Mike Clark e Rocky George, dilagano su How Will I Laugh Tomorrow (Epic, 1988), uno degli album di heavymetal piu` brillanti del 1988. Dal galoppo forsennato di Trip At The Brain alle camaleontiche evoluzioni di Pledge Your Allegiance i Suicidal Tendencies dimostrano di saper costruire tensioni fortemente drammatiche andando oltre gli stereotipi del genere, infarcendo le canoniche mitragliate di staccato con trovate ritmiche e vocali di grande effetto.
Cosi` la title-track, nonostante l'intermezzo strumentale alla Deep Purple, e` in realta` una ballata accorata (che riporta anche ai temi esistenziali di Muir), Haunted Voices e` avvolta in un'atmosfera gotica e One Too Many Times prova persino un ritornello pop. Sul fronte invece piu` ortodosso, gli assoli di George, ispirati a Ritchie Blackmore, dominano If I Don't Wake Up e lo strumentale Surf And Slam (titolo programmatico), mentre il thrash-metal The Feeling's Back troneggia alla fine come il muro sonoro piu` compatto.
Se nel complesso l'album rimane due spanne sotto i vertici del primo, e conferma che il gruppo e` stato ormai fagocitato nel mondo dell'heavymetal (e dei suoi immani poemi di cinque minuti), segna comunque l'approdo a uno stile personale, che non sacrifica del tutto la visione originaria di Muir.
Ma Controlled By Hatred (Epic, 1989) indulge in stereotipi "metallari" fino alla nausea, dall'iniziale Master Of No Mercy alla lunga Waking The Dead.

Il ritorno alla forma avviene semmai con Lights Camera Revolution (Epic, 1990), un'impressionante prova di carattere che allinea alcune delle eruzioni piu` violente della loro carriera, a cominciare dalla concitatissima You Can't Bring Me Down per finire nell'inno perverso di Get Whacked. Il sound dei Suicidal Tendencies si e` tutt'altro che irrigidito, come dimostrano il ritornello pop di Alone e l'arrangiamento composito di Lovely. Dal canto loro le arringhe di Muir acquistano il tono sprezzante di Lost Again e quello ironico di Disco`s Out, Murser's In. Le tempeste sonore di questo album sembrano aprire nuovi orizzonti espressivi al gruppo.

Invece The Art Of Rebellion (Epic, 1992), benche' nobilitato da I'll Hate You Better (quasi Spin Doctors) e Can't Stop, presenta un'altra caduta di tono. Peggio: una grave perdita di identita`.

Mike Muir e` anche il cantante degli Infectious Grooves, sul quale suona anche il bassista dei Suicidal Tendencies, Robert Trujillo. The Plague That Makes Your Booty Move (Epic, 1991) sperimenta con ogni sorta di crossover (soul, funk, rap). Brani come Infectious Blues e Monster Skank vengono rigenerati proprio dall'ibrido stilistico. Sarsippius Ark (Epic, 1993) fa la stessa cosa ma con lo spirito gioviale dei party (insomma, i Fishbones invece dei Red Hot Chili Pepper). Savor Da Flavor, Don't Stop e Slo-Motion Slam conservano la rabbia dell'hardcore ma servita con la giovialita` del punk-pop. Groove Family Cyco (Epic, 1994) e` un disco piu` rock e meno metal, che si mantiene comunque fedele allo spirito ribelle del gruppo (Frustrated Again, Die Lika Pig, Violent & Funky). Nato come un diversivo, il progetto degli Infectious Grooves ha in realta` superato quello dei Suicidal Tendencies in qualita` e profondita`.

Suicidal For Life (Epic, 1994) e` sorprendentemente l'album piu` hardcore della loro carriera dopo il primo. La violenza e` marchiata a fuoco dalle chitarre e dal cantante, che sono all'apice delle proprie capacita`.

Lost My Brain (Epic, 1996) e` il primo disco solista di Muir, mascherato da Cyco Miko, e coadiuvato da Steve Jones dei Sex Pistols. Muir abbandona metal e funk a favore di un sano rock and roll.

Poeta della solitudine e dell'alienazione degli skate-punk, Leopardi dello "skate-core", Muir continua con risultati alterni (e sempre meno carisma) la sua opera di portavoce generazionale.

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