Dalla pagina sui Tackhead di Piero Scaruffi (Editing di Stefano Iardella):
Stop the Confusion (Global Interference, 2005) di Keith LeBlanc suona (scusate il gioco di parole) "confuso" e un tantino datato.
Kiss the Future (Soul Jazz, 2005) di Mark Stewart è un’antologia e una retrospettiva del cantante inglese.
Primo album di materiale inedito, dopo 12 anni, Edit (Crippled Dick, 2008) segna la conversione di Stewart alla moda del nuovo decennio, l’elettroclash. Mark e la sua consueta schiera di musicisti sguinzagliano l’inno funk Rise Again, il pastiche di piatti (giradischi) e tablas Puppet Master, la fusione afro-reggae Strange Cargo ed il funk distorto Secret Suburbia (con Denise Sherwood e Samia Farah). Il fatto che Stewart abbia trovato spazio per inserire una cover degli Yardbirds, dimostra come Mark non avesse canzoni a sufficienza per comporre un album interamente originale.
The Politics Of Envy (Future Noise, 2012) di Mark Stewart spreca un cast impressionante (il chitarrista Keith Levene dei Public Image Ltd, Richard Hell, Lee "Scratch" Perry, Gina Birch dei Raincoats, Tessa Pollitt degli Slits, Douglas Hart dei Jesus And Mary Chain, Daddy G dei Massive Attack, i Primal Scream e persino il regista ottuagenario Kenneth Anger al theremin) per una serie di canzoni timide e prevedibili.
Mark Stewart è morto nel 2023 all'età di 62 anni.
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