Forse i massimi interpreti della componenti parodistica presente fin
dall'inizio nel punkrock furono i Vibrators di Knox Carnachan, che coniarono
un punkrock "sub-Ramonico" con
la novelty Pogo Dancing (1976, con Chris Spedding),
e lo animarono con la verve del rhythm and blues piu' rozzo e graffiante nelle
dirompenti canzoni del primo, classico, Pure Mania (Columbia, 1976):
il garage-rock torrido di Yeah Yeah), il ritornello beat di Baby Baby,
l'hardrock esplosivo di Petrol, il pop frenetico di London Girls,
il boogie forsennato di Stiff Little Fingers; scaricate tutto d'un fiato a
tutto volume come consuetudine del punkrock.
Ignorati nel bailamme del punkrock, i Vibrators continuarono per due anni a
sfornare anti-anthem parodistici, fra cui ancora
We Vibrate (1977),
Into The Future (1977), Troops Of Tomorrow (1978) e Judy Says (1978).
Batteries Included (CBS, 1980) e` un'antologia dell'epoca.
Sono invece generalmente mosci e prevedibili gli album, che dal 1978 al 1990 si
sono susseguiti con implacabile puntualita`: V2 (Epic, 1978),
Guilty (Anagram, 1983),
Alaska 127 (Ram, 1984), Fifth Amendment (Ram, 1985),
Recharged (FM, 1988), Meltdown (FM, 1988),
Vicious Circle (FM, 1989) e Volume 10 (FM, 1990).
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