Soldiers Of The Night (1985), 6.5/10 | Links: |
I Vicious Rumours vennero formati a San Francisco da Geoff Thorpe (chitarra),
che riusci` a riunire attorno a se` alcuni giovani talenti dello speedmetal,
fra cui l'enfant prodige della chitarra Vinnie Moore. L'album del
1985, Soldiers Of The Night (Shrapnel), e` un piccolo classico di canzoni
melodiche e veloci a sfondo apocalittico. Ogni canzone inneggia alla
folla notturna come se si trattasse di un esercito di guerrieri intento a
conquistare il mondo. Il tema e` adeguatamente sottolineato da accordi di
chitarra che si librano epici (Ride, la title-track),
da orge di staccato a ritmo di panzer (Medusa, March Or Die),
da galoppate sfinenti in scenari minacciosi (Murder, Blitz The World),
da tribalismi ipercinetici in aria di follia (In Fire).
Le varie scene compongono un moderno affresco alla Bosch, soltanto a tinte molto piu` scure, con la tela sfondata qua e la` dal gesto nervoso del pittore. Fra fiotti melodici e deliri torrenziali, atmosfere tragicamente opprimenti e visioni mitologico-catastrofiche l'album trova una sua nicchia stilistica di grande effetto. Il sound forte ma non sfrenato, vibrante ma non selvaggio, tenebroso ma non disperato, sfoggia una sua inerente maturita', a prescindere dall'abilita` strumentale dei chitarristi (peraltro notevole). Con la formazione rimaneggiata per l'abbandono di Moore e del cantante, esce nel 1988 Digital Dictator, altro "concept" fanta-tecno-catastrofico. L'ouverture magniloquente di Replicant non lesina fiondate mozzafiato da thriller, l'estenuante Digital Dictator abbonda di sonorita` truci e sinistre, Worlds And Machines e` un mini-musical da Broadway, R.L.H. secerne il massimo di tensione drammatica dal proprio ritornello, il calvario dell'eroe culmina nell'apoteosi di Condemned e il gran tripudio finale di Out Of The Shadows proietta il titano verso firmamenti galattici: una sequenza perfetta per fungere da colonna sonora di un film del genere. Thorpe e compagni, sempre baciati da un talento melodico non comune, si presentano ora nelle vesti di cantastorie dell'Apocalisse, ma la musica si sta spostando verso un registro operatico e un sensazionalismo corrivo, a un passo dalle produzioni di Jim Steinman e dalla parodia del "Rocky Horror". Come gia` il precedente, il disco si fa pero' ascoltare tutto d'un fiato, senza sbavature o rallentamenti. Dal 1990 ha inizio il rapido declino artistico, attraverso Vicious Rumours (Atlantic, 1990) e Welcome To The Ball (1991). I Vicious Rumour non sono riusciti a mantenere una delle promesse piu` avvincenti dello speedmetal. |
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