Jah Wobble


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Betrayal , 6.5/10
Bedroom Album , 7/10
Neon Moon , 6/10
Tradewinds , 6/10
Psalms , 6/10
Without Judgement , 7/10
Rising Above Bedlam , 6.5/10
Take Me To God, 6/10
Spinner , 5/10
Heaven And Earth , 6/10
The Inspiration Of William Blake , 5/10
Celtic Poets , 5/10
Requiem , 6/10
Light Programme , 5/10
Umbra Sumus , 6/10
Deep Space , 6/10
Full Moon Over The Shopping Mall , 5.5/10
Beach Fervour Spare , 6/10
Molam Dub , 5.5/10
Passage To Hades , 5/10
Radioaxom , 6/10
Deep Space: Largely Live , 6/10
Solaris: Live in Concert , 6.5/10
Fly , 5/10
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The long and strange journey of bassist Jah Wobble started out with Public Image Ltd's dark dub symphonies. His solo career opened with the funk and jazz ballads of Betrayal (1980), set against an hallucinated (dub-tinged) background. He, too, contributed to the emergence of "lo-fi pop" with Bedroom Album (1983), a humble collection of funereal and introspective dirges recorded in his bedroom. The multiform experiments of the 1980s led to the formally impeccable works of his middle age: the ethno-psychedelic jazz-rock of Without Judgement (1990), credited to the Invaders Of The Heart, the world-music set to dance beats of Rising Above Bedlam (1991), the baroque dub-jazz chamber music of Heaven And Earth (1996), etc. If only a couple of these (Bedroom Album, Without Judgement) were fully successful, Jah Wobble remained for two decades one of the most challenging musicians to emerge from the punk generation.
If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
Jah Wobble (John Wordle) ha dato vita a una delle carriere piu` inconsuete di bassista rock. Con i suoi dischi ha coniato una forma astratta di canzone intimista e ha soprattutto creato uno stile atmosferico basato sul dub. Wobble e` un po' un'umile controparte britannica del massimo studioso di dub vivente, Bill Laswell. Wobble ha esercitato un'influenza determinante nell'accostare dub e musica ambientale.

Il bassista dei Public Image Ltd, Jah Wobble (John Wardle) esordi` in proprio, dopo aver pubblicato con Keith Levene l'EP Steel Leg (Virgin, 1978), con l'album Betrayal (Virgin, 1980). Wooble volta le spalle al punk-rock e s'immerge negli effetti allucinatori del dub. Wobble sfrutta la tecnica del dub per comporre brani strumentali atmosferici, come Not Another, e persino d'avanguardia, come Dan McArthur (originariamente un singolo in due parti, la cui seconda parte e` qui rititolata Beat The Drum). Le sue partiture esibiscono anche un senso dello humour dadaista, che sfocia in novelty come T.V., degne dei Residents.
Il capolavoro del disco e` probabilmente la ballata funky e jazzata Today Is The First Day Of The Rest Of My Life, con una coda strumentale che riassume tutte le sue libidini reggae, jazz e rock. Il piglio scanzonato dell'opera, in linea con lo spirito del "do it yourself" in voga a cavallo fra i due decenni, non toglie nulla al valore dell'esperimento.

I brani dell'EP V.I.E.P. (Virgin, 1980) risalgono alla stessa sessione di registrazione. Wobble si presenta qui in veste leggermente piu` "domestica", meno erudita. I cinque brani si avvalgono comunque di scenari strumentali altamente spettacolari. The highlights are the seven-minute instrumental horn-driven dub-funk fanfare Seaside Special, hijacked by a cosmic organ drone, and the robotic industrial disco litany I Need You By My Side with a ghostly instrumental coda.

Wobble formo` poi gli Human Condition, un combo formato con il chitarrista Dave "Animal" Maltby e il batterista Jim Walker (anche lui ex P.I.L.) con cui registro` alcune cassette autoprodotte.

Intanto era uscito il singolo (autoprodotto) con Fading e Nocturnal in cui erano ancora avvertibili le influenze del dub e del jazz, ma mescolate in un impasto elettro-acustico di grande suggestione. Quando provava a imitare Stockhausen, costruiva suite "concrete" come Nocturnal, forse il vertice del suo sperimentalismo. Ma la vera importanza del disco stava in Fading, una ballad melodiosa che impiega tribalismi sinistri, flauti e chitarre mediorientali, un canto fluttuante da allucinogeno, e in cui per la prima volta si realizzava pienamente la personalita` artistica di Wobble.

L'attivita` polimorfa di Wobble prosegui` con l'album Full Circle (Ariola, 1981) e l'EP How Much Are They (Play It Again Sam), due collaborazioni con Jaki Liebezeit e Holger Czukay dei Can. Grazie anche ai partner, la canzone e` un saggio di virtuosismo di arrangiamento: il tema malinconico, un po' surf, dell'organo, immerso in un tripudio di percussioni, viene ripetuto in maniera gelida da un pianoforte, che a un certo punto s'impenna in una fuga romantica a ritmo di discomusic. Brezze intermittenti di tromba, campionamenti vocali, bassi funky e stacchetti dub popolano questo paesaggio estremamente raffinato. Piu` jazzato, sinistro, crepuscolare, il retro Twilight World lo complementa con il massimo di suggestione.

Ancora coadiuvato da Animal, Wobble registro` poi l'EP A Long, Long Way (Island, 1982), cui cui provo` a reinventare tanto la musica strumentale rock (Romany Trail) quanto la ballad (la title-track). Wobble stava diventando sempre piu` musicista e sempre meno provocatore punk.

Wobble pervenne cosi` al suo primo capolavoro, Bedroom Album (Lago, 1983), cosi` intitolato in quanto registrato in camera sua con l'unico aiuto dell'amico chitarrista. Si tratta di una raccolta di canzoni strutturate e arrangiate in maniera piu` convenzionale. In City, una Fading piu` ariosa, il rombo del suo basso e` in bella vista, ma cosi` anche le ritmiche dub e le melodie del sintetizzatore. Sense Of History imbastisce invece una litania tetra, come se Jim Morrison recitasse un rosario (un gong batte colpi marziali, un organo lancia accordi funerei), mentre la chitarra tintinna accordi latini e passi di flamenco. Anche i brani soltanto strumentali oscillano fra questi due umori estremi: Hill In Korea e` un tenebroso requiem per organo, ma Invaders Of The Heart e` invece una caracollante suite arabica; se Sunshine si lancia in un gaio ballo brasiliano, Concentration Camp intavola un intricato poliritmico dub a sfondo macabro.
Vertice atmosferico del disco e` forse Desert Song, avvolto nelle sonorita` da incubo di un organo da cattedrale e di una fisarmonica da bistro', di una chitarra da moschea e di sibili elettronici alla Stockhausen. Vagando con l'immaginazione fra Rio e Il Cairo, fra il Vaticano e la sua camera da letto, Wobble produsse un'opera tanto semplice quanto rivoluzionaria, tanto personale quanto pubblica.

Per l'EP Snake Charmer (Island) si scomodarono Czukay, Liebezeit, Animal e Dave Evans ("The Edge" degli U2). Il risultato, una world-music per discoteche, e` pero` deludente.

Il decennio fini` in sordina, con opere sempre intelligenti, ma accolte con freddezza da critica e pubblico: Neon Moon (Island, 1985) con l'organista Ollie Marland, un esperimento fallito, nonostante il seducente ballabile della title-track, e le armonie avventurose di Love Mystery e Life On The Line, la sua continuazione Tradewinds (Lago, 1986), l'ambizioso ma irrisolto Psalms (Wob, 1987), fra fanfare caraibiche come Island Paradise, easy listening strumentale come Dark Horse, e cosi` via.

Album come Bedroom non sono il frutto di un piano prestabilito, ma di un momento magico, di circostanze casuali; impossibili da ripetere, assurdi da imitare. Wobble e` costretto a cercare altrove la sua missione, ma le sue idee non sempre si traducono in musica.

Without Judgement (KK, 1990) lo propone alla testa degli Invaders Of The Heart, una formazione (Justin Adams alla chitarra, David Harrow all'elettronica, Michael Schoots alle percussioni) che amalgama meglio le sue fonti di ispirazione e gli consente di esplorare con maggior cura le sue idee musicali. Ne risulta un sound "espanso", piu` etnico/psichedelico che dub/ambientale. La suite di Spirit fonde un po' tutti i motivi dell'album: l'orchestrazione criptica, che mescola le fonti sonore piu` disparate, i poliritmi effervescenti, che stendono una coltre sonnambula/onirica, i rigoli di sonorita` esotiche che sgorgano da tutte le parti, gli interventi graffianti della chitarra, i vocalizzi enigmatici, che di un autistico che non riesca a esprimere un concetto importante.
Bungalow Park indugia in una lunga introduzione elettronica, prima che la sezione ritmica cominci a picchiare e un'arpa giapponese intoni il suo canto fra stentati riff funky di chitarra, la base funky di Voodoo pullula di eventi dissonanti, e Invisible Cities e` semplicemente un accumulo di sparuti rumori strumentali (accordi, tintinni, vibrazioni, battiti). Una decine di brevi intermezzi, arrangiati nelle fogge piu` bislacche e barocche, esauriscono le possibilita` di questo ensemble da studio.
Se in alcuni brani Wobble indulge in arrangiamenti anche troppo lambiccati, nei dintorni di Weather Report e Patrick O'Hearn, se spesso il quartetto si compiace dell'intensita` delle proprie "groove" (nel jazzrock chitarristico ed esotico di Anything Can Happen, nel dub "acido" di Psyche), tutto viene riscattato dalle personalissime formulazioni di world-music, dalla raffinatissima musica mediorientale di Drowned And The Saved e Saracen e dalle metamorfosi dello strumentale So Many Years, che parte in era surf, sconfina in territorio raga, si spinge lentamente verso l'house e viene trafitto da un riff di hardrock.

Portando a termine la missione del disco precedente, Rising Above Bedlam (Atlantic, 1991) e` quasi un album di world-music, ogni canzone essendo accarezzata da ritmi o melodie esotici. L'album recupera di fatto l'intensita` religiosa, se non il tono intimista, di Bedroom Album, e la cala in un contesto ballabile e finanche tribale, elevando il dub di Wobble a base propulsiva, senza mimetizzarlo in esperimenti elettronici. In canzoni come Visions Of You l'effetto finale si situa a meta` strada fra Madonna e i Golden Palominos. Se in alcuni casi (la batucada brasiliana di Bomba), la sorgente e` ancora facilmente identificabile, in Erzulie la fusione di elementi funky, dub, latini e arabici e` ormai compiuta, e il brano non appartiene piu` a nessuno di questi generi pur appartenendo a tutti. In Soledad e` pero` chiaro che il merito e` soprattutto del chitarrista e della cantante (Natacha Atlas), abilissimi ai rispettivi "strumenti" nell'oscillare fra melodia araba e melodia latina.
Meglio gli riescono le novelty, i brani in cui la sua super-fusion ballabile e` al servizio della parodia: come Ungodly Kingdom, una melodia tragicomica in un tripudio di percussioni africane, di fiati da fanfara funky, coro maschile da musical e rumori buffi; o come Wonderful World, un reggae cantato in tono da gangster ma con il controcanto di un coro gospel. Per la ballad atmosferica di turno, Relight The Flame, Wobble trova di nuovo quel varco fra le colonne sonore di Morricone (coro femminile e cadenze da trotto), il flamenco (Adams nei panni di Ottmar Liebert), la salmodia arabica e il dub.

Jah Wobble with Kevin Mooney of Adam and the Ants helped New York-based fashion model Leslie Winer record Witch (Transglobal, 1993), a pioneering trip-hop album.

Gli Invaders non sono invece al massimo della forma, forse anche perche' distratti da uno stuolo di collaboratori di prestigio, su Take Me To God (Island, 1994). Autoindulgente come tutti i titani musicali, Wobble pecca di eccessi non di difetti. God In The Beginning tenta di coniare una forma di ballabile all'incrocio fra Talking Heads, Public Image e New Order. Becoming More Like God insegue il miraggio di un hip hop d'avanguardia. Le armonie meglio congegnate sono quelle che sembrano nascere spontaneamente dal contrappunto fra i musicisti: l'epica The Sun Does Rise e ancor piu` la world-music polifonica di Angels.

Sono comunque sempre dischi altamente suggestivi, che fanno di Wobble uno dei massimi sperimentatori europei.

Del 1995 e` una collaborazione con Brian Eno, Spinner (All Saints), che soffre soltanto dell'essere frutto occasionale, progetto parallelo, detour minore.

Poi Wobble da` alle stampe Heaven And Earth (Island, 1996), opera prevalentemente strumentale e preferibilmente atmosferica, varia al limite della confusione babelica, a tratti elegante fino al barocco e a tratti eseguita in maniera approssimativa, a tratti troppo palesemente succube del proprio modello (Bill Laswell). Pharoah Sanders presta persino il suo sax per la lunga Gone To Croatan. Heaven And Earth e` musica da camera per strumenti cinesi e voce.

The Inspiration Of William Blake (All Saints, 1996) is a collection dedicated to the poet, each song inspired by one of his poems. The tone is majestic and lugubrious, a first hint at the spiritual music that will come.

Wobble is ever more experimental on his "30 Hz Series", 12 volumes of albums recorded in the company of Clive Bell, Chris Cookson and Jaki Liebezeit. Celtic Poets (30Hertz, 1997) is a dub, jazz and ambient cauldron that rarely clicks (The Dunes, Star Of The East, Thames). Requiem (30Hertz, 1997), in five movements and in Latin, is perhaps his most ambitious work ever. Light Programme (30Hertz, 1998) is another hodgepodge of styles (funk, jazz, soul, hip hop, and, of course, dub). Umbra Sumus (30hertz, 1998) is, instead, a fantastic fusion of east and west, classical and popular: Moon Slowbeat is the tour de force of orchestration, Mount Zion is the bone that Wobble throws to the discos. Deep Space (30hertz, 1999) is focused on mystical, Celtic, psychedelic, ambient dub.

The return of the Invaders, Full Moon Over The Shopping Mall (30hertz, 1999), is an exercise in post-modernist raga-rock (Waxing Moon, Full Moon). Deep Space's continuation, Beach Fervour Spare (30Hertz, 2000), contains seven tribal-psychedelic jams that on average last about nine minutes each (Trance). Molam Dub (30Hertz, 2000), is a more upbeat blend of dub, world-music, British folk and techno.

Passage To Hades (30 Hertz, 2001) is a collaboration with jazz saxophonist Evan Parker

Radioaxom (Axiom, 2001) is a collaboration with Bill Laswell (also Nick Skopelitis, Graham Haynes, etc), a superb demonstration of dub-jazz.

The ever busy Wobble continued alternating between supergroups. Deep Space released a double live album, Largely Live In Hartlepool & Manchester (30 Hertz, 2002). Solaris (Wobble and Laswell on bass, Harold Budd on keyboards, Graham Haynes on cornet and electronics, Jaki Leibezeit on drums) released Live in Concert (30 Hertz, 2002), mostly occupied by the suite The Mystery of Twilight. There isn't a note on these live albums that isn't worth listening to.

Fly (30 Hertz, 2002) is a truly solo album by Wobble, and it sounds more like a bunch of notes than fully fleshed out tracks.

I Could Have Been A Contender (Trojan, 2004) is a triple-disc career retrospective.

(Translation by/Tradotto da Stefano Iardella)

The Inspiration Of William Blake (All Saints, 1996) è una raccolta dedicata al poeta, in cui ogni canzone è ispirata a una delle sue poesie. Il tono è maestoso e lugubre, un primo accenno alla musica spirituale che verrà.

Wobble è sempre più sperimentale nella sua "30 Hz Series", 12 volumi di album registrati in compagnia di Clive Bell, Chris Cookson e Jaki Liebezeit. Celtic Poets (30Hertz, 1997) è un calderone dub, jazz e ambient che funziona raramente (The Dunes, Star Of The East, Thames). Requiem (30Hertz, 1997), in cinque movimenti e in latino, è forse la sua opera più ambiziosa di sempre. Light Programme (30Hertz, 1998) è un altro miscuglio di stili (funk, jazz, soul, hip hop e, ovviamente, dub). Umbra Sumus (30hertz, 1998) è, invece, una fantastica fusione tra oriente e occidente, classico e popolare: Moon Slowbeat è il tour de force dell'orchestrazione, Mount Zion è l'osso che Wobble lancia alle discoteche. Deep Space (30hertz, 1999) è incentrato sul dub mistico, celtico, psichedelico e ambientale.

Il ritorno degli Invaders, Full Moon Over The Shopping Mall (30hertz, 1999), è un esercizio di raga-rock post-moderno (Waxing Moon, Full Moon). Il seguito di Deep Space, Beach Fervor Spare (30Hertz, 2000), contiene sette jam tribal-psichedeliche che durano in media circa nove minuti ciascuna (Trance). Molam Dub (30Hertz, 2000), è una miscela più allegra di dub, world-music, folk britannico e techno.

Passage To Hades (30 Hertz, 2001) è una collaborazione con il sassofonista jazz Evan Parker.

Radioaxom (Axiom, 2001) è una collaborazione con Bill Laswell (assieme a Nick Skopelitis, Graham Haynes, ecc.), una superba dimostrazione di dub-jazz.

Il sempre più attivo Wobble continuava ad alternarsi tra i supergruppi. I Deep Space pubblicarono un doppio album dal vivo, Largely Live In Hartlepool & Manchester (30 Hertz, 2002). I Solaris (Wobble e Laswell al basso, Harold Budd alle tastiere, Graham Haynes alla cornetta ed elettronica, Jaki Leibezeit alla batteria) pubblicarono Live in Concert (30 Hertz, 2002), occupato principalmente dalla suite The Mystery of Twilight. Non c'è una sola nota in questi album dal vivo che non valga la pena di ascoltare.

Fly (30 Hertz, 2002) è un vero album solista di Wobble, e suona più come un mucchio di note che come tracce completamente concretizzate.

I Could Have Been A Contender (Trojan, 2004) è una retrospettiva della sua carriera composta da tre dischi.

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