Lasciati i Depeche Mode, Vince Clarke formo` un duo con la giovane cantante
Alison Moyet, gli Yazoo, che furono fra i primi gruppi del synth-pop
(con gli Eurythmics)
a riscoprire il folk "nero" e trapiantarlo in un contesto elettronico.
Il ruolo piu` prominente era quello della voce, una voce passionale da
grande cantante nera. L'elettronica era accortamente lasciata in sottofondo
dal lavoro di arrangiamento di Clarke.
La ballad Only You e il ballabile Don't Go lanciarono nelle classifiche
Upstairs At Eric's (Sire, 1982), mentre You And Me Both stava gia`
diventando un disco solista di Alison, da Nobody's Diary a Sweet Thing,
anche se Clarke cesellava ancora il brano piu` ballato, Walk Away From
Love.
Il nuovo duo di Clarke, Erasure, formato con Andy Bell,
ripiego` sulla discomusic fine a se stessa.
Se Wonderland (Sire, 1986) tentava piu` che altro di farsi risucchiare
nella scia del successo degli Yazoo (soprattutto Heavenly Action e
Oh L'Amour, probabilmente il loro capolavoro),
i brani di Circus (Sire, 1987), in particolare
Victim of Love, Sometimes,
It Doesn't Have To Be e Hideaway, tentarono di ridefinire il sound in
maniera piu` atmosferica. Quel programma sembro` vacillare con il fiasco di
Innocents, nonostante le buone riuscite commerciali di
Little Respect e Heart Of Stone, ma approdo` invece a una insospettata
maturita` nel 1989 su Wild.
L'album scodella motivetti eterei come Star e La Gloria che non sono
piu` pop e non sono ancora new age. Il ritmo e` adesso quello frenetico del
techno (Drama),
ma gli arrangiamenti sono ancora quelli della discomusic piu`
lussureggiante.
Fedele all'elettronica analogica degli anni '70, con i suoi sfarfallii e i
suoi brillanti cromatismi, Clarke affondera` nella sabbie mobili di un
eccessivo manierismo su Chorus (Mute, 1991), con
Joan e Am I Right,
e
I Say I Say I Say (Mute, 1994), con Mary Had A Little Elephant
e Always.
Fingers And Thumbs, su Erasure (Mute, 1995), e` uno dei risultati
migliori in quest'arte di lunghe ed elaborate ballad propulse da uno
scoppiettante ritmo techno e impreziosite da ritornelli romantici che
citano mezzo secolo di storia del gospel e soul.
Alcune sono dei puri deliri strumentali, a due passi dai poemi cosmici di
Klaus Schulze (Rock Me Gently supera i dieci minuti, forte anche dei vocalizzi
di Diamanda Galas). Altre (Sono
Luminus, Love The Way You Do So) si rarefanno al punto da sfiorare
la new age di Enya.
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