Ass Ponys


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Mr Superlove, 7/10
Grim, 6.5/10
Electric Rock Music, 6/10
The Known Universe, 6.5/10
Some Stupid With A Flare Gun , 5/10
Lohio , 5/10
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Gli Ass Ponys provengono dall'Ohio (da un paese vicino a Cincinnati).

Il primo album, Mr Superlove (Okra, 1990), definisce una volta per tutte il loro stile: la ballad ariosa e maestosa, dai testi realisti (anzi naturalisti), come dal manuale di composizione degli amici e maestri Afghan Whigs, ma con un verace piglio campagnolo. L'asse portante del gruppo e' composto dal cantante Chuck Cleaver, il cui falsetto vibrato discende da quello di David Thomas dei Pere Ubu, e dal chitarrista John Erhardt, i cui isterici arpeggi country fanno da contraltare alle intense passioni di brani come la title-track, Eleven, Fingers Fall, pregni di Dylan, Young e quanti altri hanno battuto le grandi praterie dello spirito dei solitari.
Anche i ricordi piu' accorati zampillano dalle loro radici, da uno sfondo sonoro che e' quello della loro terra, dal country ruspante di Hey Swifty, Bible House e di Ride Ramona, per quanto deformato, e quasi degradato, da una bizzarra fantasia strumentale. Per un ritornello arioso come Thank You For The Roses o uno scherzo come Peanut Butter, che scimmiotta le novelty degli anni '50, ci sono dieci marce funebre pronte a seppellire l'ombra di un sorriso dalla faccia del ragazzo medio di provincia.

Grim (Safe House, 1993) e' una raccolta piu` matura di novelle rustiche degne dei migliori scrittori sudisti. Il popolino di provincia e i suoi drammi quotidiani scorrono nelle cantilene accorate di Azalea, No Dope No Cigarettes, Disappointed e Ballpeen (che ruba ai Procol Harum un po' di Whiter Shade Of Pale). Sfumature appena piu' patetiche compaiono nella serenata tex-mex di I Love Bob e soprattutto nel valzer funereo di Julia Patrana. L'opera e' imponente (sedici canzoni per oltre un'ora di musica) e non lesina variazioni sul tema, dal languido country-rock di It's Not Happening all'ipnotico girotondo psichedelico di Her Father Was A Sailor, ma il tema rimane quello: una classe di metafore altamente evocative, espresse con una grammatica molto ridotta, per trovare nel particolare le ragioni dell'universale.
Sul fronte piu' movimentato si contano soltanto la quadriglia comica di Not Since Superman Died, il rave-up scalcinato di Dirty Backseat Car Thing e soprattutto il boogie di High Heaven (anche se rielabora il tema di Devil Inside degli Inxs). Ma in ciascuno di questi cantici il vero protagonista e' la quantita' di irregolarita' armoniche.
Rispetto al disco precedente, il cui cuore era spartito fra eccentricita' country ed elegie dimesse, Grim tende ad uniformare lo stile con un rigore asettico, che, paradossalmente, priva di emozioni le parti strumentali per amplificare l'emotivita' dei testi. Cleaver non si immedesima in effetti nei suoi protagonisti, si limita a raccontarli con un certo distacco, come i cantastorie dei secoli passati; si limita a leggere manoscritti immaginari. Il disco e' comunque una galleria di personaggi e di storie in cui si sublima il senso di angoscia della generazione X.

Electric Rock Music (A&M, 1994) fa conoscere gli Ass Ponys a un pubblico piu' ampio, grazie soprattutto al ritornello orecchiabile di quel country & western un po' ubriaco che e' Little Bastard. Eccellendo sempre nella loro forma di ballad stralunata (Lake Brenda, Earth To Grandma), i Ponys non si avventurano troppo lontano, giusto fino alla tormentata sceneggiata di Grim e alla quadriglia per psicotici di Banlon Shirt. Il passo marziale del Neil Young di Harvest in Place Out There e l'anelito sofferto di Dylan in Peanut '93 rendito omaggio ai loro maestri.

Con il quarto album, The Known Universe (A & M, 1996), gli Ass Ponys si sistemano comodamente sul piedestallo dei classici della ballata rock. Al centro dell'attenzione e` il cantante Chuck Cleaver, forse sopravvalutato come poeta, ma certo capace di tenere la scena in modo magistrale. Il nuovo chitarrista Bill Alletzhauser mette in mostra una cornucopia di stili, dal vibrato di Pete Bucks al dimesso cicaleccio del country, e contribuisce alla riuscita dello show. Due soli momenti di serenita` (il folkrock spigliato di Under Cedars And Stars, condotto dalla chitarra con tanto di contrappunto jingle jangle e di quadriglia centrale, e l'inno corale a squarciagola di It's Summer Here) sotto un'opprimente cappa di pathos pessimista, che dalle prime note tremanti di Shoe Money si distende fino all'urlo straziato e marziale di And She Drowned, toccando punte di delirio nel valzer funereo ed epico di Dead Fly The Birds e in quello spiritual in falsetto che e` God Tells Me. L'abilita` del gruppo si vede in numeri impossibili come Redway, che vivono soltanto di tocchi di classe (falsetto acuto, strimpellio frenetico, distorsione d'organo). Non faranno mai un capolavoro, ma al tempo stesso non sbaglieranno mai una canzone.

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Following poor reception of their fourth album, the Ass Ponys disappeared for a while. It took years before the band found a label willing to release their next album, Some Stupid With A Flare Gun (Checkered Past, 2000), whose title is taken from Deep Purple's Smoke On The Water. Songs like Astronaut and Swallow You Down could fit as well on any of their previous albums. X-Tra Nipple shows unusual thrust. Pretty As You Please and Your Amazing Life display their uncanny ability to wed cinematic plots and desolate self-pity. An honest work from an honest band, but with scant progress or novelty. The Ass Ponys are turning into one of Cleaver's cunning vignettes, into one of those folks who live a proud but uneventful life watching others live their lives and everybody be dragged along by the roaring flood of history.

Lohio (Checkered Past, 2001) is both more country and more pop. Last Night It Snowed, Dried Up and Fire in the Hole are impeccable in their role of depressed music for depressed people.

The double-CD The Okra Years (Shake It, 2006) is a retrospective with rarities.

Wussy, fronted by guitarist Chuck Cleaver and his multi-instrumentalist wife Lisa Walker, were basically a noisier version of Ass Ponys, debuting with the rough Funeral Dress (2005), but containing the catchy Yellow Cotton Dress and Airborne, Following Left for Dead (2007), containing Rigor Mortis, and Wussy (2009), they re-recorded Funeral Dress with acoustic instruments. Strawberry (2011) contains the catchy Pulverized, the rocking Fly Fly Fly, the wild Chicken, and is generally more accomplished.

John Erhardt died in 2020.

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