Bedhead


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What Fun Life Was, 7/10
Beheaded, 7/10
Transaction De Novo, 6.5/10
New Year: Newness Ends , 6/10
Bedhead: Loved Macha , 5/10
New Year: The End Is Near (2004) , 5/10
New Year: The New Year (2008) , 6/10
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Texas' Bedhead, led by Matt Kadane, exlored a state of mind between psychedelic trance and teenage angst on What Fun Life Was (1994) and Beheaded (1996). Their ameobic pieces "grew" rather than simply exist: they were the object of a gradual, evolutionary (and potentially neverending) process that slowly brought the emotions into focus.
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I Bedhead dei fratelli Bubba e Matt Kadane e del chitarrista Tench Coxe (provenienti da Dallas) esordirono nel 1993 con Bedside Table (Direct Hit), seguito da The Rest Of The Day (Direct Hit). Bedside Table indugia nel tema da tenera ninnananna della chitarra: si ha continuamente l'impressione che il pezzo debba esplodere da un momento all'altro, invece la chitarra continua a cullare dolcissima con il suo incedere da onda e l'esplosione si verifica soltanto due secondi prima della fine. The Rest Of The Day e` ancor piu` trattenuta, spolpata della linfa vitale, al limite dell'esaurimento nervoso.

A differenza degli psichedelici loro conterranei, per meta' sprofondati in esperimenti d'avanguardia e per meta' emuli dei maestri degli anni '60, i Bedhead trovano una formula originale: costruire melodie per "raffinamenti successivi", aggiungendo accordi poco alla volta a un'impalcatura armonica che all'inizio non e' altro che un motivo vacillante. La fisionomia di ogni brano prende cosi' corpo poco alla volta, come se all'inizio il gruppo si vergognasse di cio' che sta per suonare e impiegasse un po' a prendere confidenza nei propri mezzi; o come se prima facesse una sorta di prova generale in privato e soltanto dopo qualche decina di battute si lanciasse nel brano integrale; o come se volessero imporre una strategia di fruizione "graduale" del brano.

Sull'album What Fun Life Was (Trance, 1994) canzoni come Liferaft e Living Well diventano tali soltanto dopo un doloroso processo di crescita: sono dei lenti crescendo di una cantilena psichedelica che si trascina a una cadenza metodica di boogie leggero in un gran frastuono di piatti; dopo tre minuti sono diventate jam intense e assordanti. Il metodo viene applicato con successo alla trance in brani come Powder, in cui sembra di ascoltare parti strumentali dei Velvet Underground eseguite da un gruppo di musicisti svogliati.
Uno dei tempi preferiti dai Bedhead e' quello del valzer, che permea la melodia piu' grintosa di Haywire nonche' Foaming Love. L'altro e' quello delle musichette antiche, vedi lo strimpellio quasi ragtime anni Venti di The Unpredictable Landlord o lo skiffle fischiettabile di To The Ground, due gag che fanno pensare a una versione minimalista dei Violent Femmes. Il tutto filtrato attraverso una sensibilita' che e' quella dei Jesus And Mary Chain.

L'EP 4 Song CD EP 19:10 (Trance, 1994) contiene materiale preistorico, registrato dal vivo in una chiesa nel 1990-91. L'EP Dark Ages (Trance, 1996) mette invece meglio a fuoco la personalita` contorta e malinconica del gruppo. Any Life e Dark Ages sono due delle loro composizioni piu` poetiche, lo strumentale Inhume e` trascendente come un raga.

Le canzoni di Beheaded (Trance Syndicate, 1996) risalgono praticamente allo stesso periodo del primo album, e infatti replicano le trance vellutate di quel disco, a meta` strada fra il country onirico dei Cowboy Junkies e la psichedelia malinconica dei Mazzy Star. Il languido rintocco delle chitarre (prima quella di Tench Coxe), e il cantilenare sottovoce di Matt o Bubba Kadane, accompagnati dallo swing impercettibile della sezione ritmica, sono le voci di una disperazione rassegnata, consapevole della misteriosa rete di legami fra individuo e societa`. Qua e la` sembra persino spuntare il fantasma di Tim Buckley. L'incedere funereo di Beheaded, la tenera progressione di Left Behind, il lamento impercettibile di Burned Out, il finale abulico di Losing Memories disegnano un paesaggio sempre piu` spopolato, sempre piu` intimo., sempre piu` profondo. L'umore si solleva in pochi punti, nella marziale Smoke, che potrebbe essere di Neil Young, e nella soave Withdraw, quasi pop. L'apice emotivo del disco e` forse la melodia di What's Missing, cullata in accordi sereni. L'unico difetto dell'opera e` una certa pigrizia in fase compositiva, che impedisce all'incubo di diventare visione. L'album contiene un rifacimento del loro secondo singolo, Rest Of The Day, uscito originariamente piu` di due anni prima.

Matt Kadane ha un po' esaurito le cose da dire (e "dire" piu` che "cantare") nel suo bisbiglio sottomesso. Su Transaction De Novo (Trance Syndicate, 1997) ha pertanto deciso di affidare la sua musica a quel concerto sotterraneo di accordi sparuti ma dai colori brillanti che da sempre va conducendo di brano in brano. Exhume apre la cerimonia nella maniera piu` funerea, con un canto appena al di sopra del silenzio su un tintinnio di campanelli e triangolo, e poco dopo verra` battuta in depressione dal vuoto prolungato di Forgetting; ma More Than Ever e` (relativamente parlando) una canzone briosa e ottimista e Half Thought, con il suo motivetto arioso su un ritmo rilassato, potrebbe essere dei Magnetic Field, Extramundane e` un cadenzato power-pop (non molto distante dalle canzoni solari dei Luna) e lo strumentale Psychosomatica e` quasi hard-rock. Forse Kadane sta cercando di comunicare a un pubblico piu` ampio, o forse non vuole restare prigioniero di un genere angusto.
E` comunque alla fine che Kadane ci regala il meglio. La struggente "lullaby" di The Present impiega ben quattro minuti a prendere forma attraverso un lento strimpellio di chitarra e poi si distende per tre minuti in un soave carillon. E` un nuovo modo di costruire la canzone, di far vedere come la canzone nasce e si evolve, di suonarla nello stesso modo in cui e` stata composta, un poco alla volta, in maniera incrementale.

Il gruppo si e` sciolto subito dopo la pubblicazione dell'album.

Bubba and Matt Kadane took a while to regroup, but eventually surfaced with New Year, featuring Codeine's Chris Brokaw on drums, Saturnine's Mike Donofrio on bass and Peter Schmidt on guitar. Newness Ends (Subpop, 2001) embraces a more robust sound, bringing the melody to the forefront and fast-forwarding the pace to the edge of power-pop. Sweet litanies like Half A Day, Great Expectations and Alter Ego still hover at the border between Red House Painters and Leonard Cohen, but the smooth, dreamy aria of Gasoline concocts a vision of Lou Reed fronting the Smiths (One Plus One Minus One Equals One is virtually a rewrite of Sweet Jane), and the waltzing, whirling, hypnotic Newness Ends borrows equally from Neil Young and the Velvet Underground. While the loud and noisy rave-ups sound out of context and out of balance, the added verve and more complex texture introduces new intriguing variables in Bedhead's chemical equation.

For Bedhead's Loved Macha (Jetset, 2000), a very fragmented and self-indulgent mini-album, Bubba and Matt Kadane join forces with Macha.

Music From The Film Hell House (Pleximusic, 2004) is a soundtrack composed by Matt and Bubba Kadane.

New Year's second album, The End Is Near (Touch And Go, 2004), has little to add to the first one: generic alt-rock that mimicks the main reference points of the 1990s. The salient feature of their music is the way guitars and piano trade elements of a melody until the refrain/hook soars like an iceberg on an icy ocean. The problem with their music is that it is mostly about the process, not the tune, and the process tends to become monotonous after a few songs. New Year's third album, The New Year (Touch And Go, 2008), de facto abandoned the slocore format that they had pursued throughout their career and presented them as conventional (albeit subtle and elegant) rockers.

(Translation by/ Tradotto da Claudio Vespignani)

Bubba e Matt Kadane hanno preso tempo per radunarsi e alla fine sono tornati come New Year, che comprendono l’ex Codeine Chris Brokaw (batteria), Mike D’Onofrio dei Saturnine (basso) e Peter Schmidt (chitarra). Newness ends (Sub Pop 2001) contiene un suono piu` robusto, portando le melodie in primo piano e accelerando i ritmi, al confine col power-pop. Dolci litanie come Half a day, Great expectations e Alter ego si aggirano ancora fra Red House Painters e Leonard Cohen, ma la tranquilla, sognante aria di Gasoline inventa una visione di Lou Reed accompagnato dagli Smiths (One plus one minus one equals one e` praticamente una riscrittura di Sweet Jane) e la vorticosa, ipnotica Newness ends, a passo di valzer, prende in prestito sia da Neil Young che dai Velvet Underground. Se da un lato questi deliri rumorosi e fragorosi suonano fuori contesto e sbilanciati, il maggior brio e una struttura piu` complessa aggiungono nuove, intriganti variabili alla formula chimica dei Bedhead.


Bubba e Matt Kadane hanno unito le loro forze con Macha per il mini-album Loved Macha (Jetset, 2000), molto auto-indulgente e frammentato.
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