Sembrano la tipica band da saloon, rude chiassosa, ma i Cash Money sono in
realta` il progetto del chitarrista John Humphrey (ex
God And Texas),
accompagnato soltanto da un batterista (Scott Ciampino, addetto alle relazioni
pubbliche della Touch And Go) e da amici saltuari.
Il cowboy di Chicago si presento` con
il brillante Black Hearts And Broken Wills (Touch & Go, 1997).
Il disco e` inevitabilmente uno show solista di Humphrey, che
gia` nel complesso precedente aveva messo in mostra una forte personalita`
di cantautore. Qui domina la piazza con un rock classico, rude e panzerato,
che affonda le radici nel country e nel blues, che ha mandato a memoria le
lezioni di Jimi Hendrix e dei Led Zeppelin ma sa anche che le giovani
generazioni ascoltano quel sound nella versione edulcorata dei Bush.
L'album s'invola con una grande imitazione di Hendrix, Short Change:
la chitarra spruzza riff cattivi all'impazzata e il vocione "nero" di
Humphrey pennella una melodia sinistra. Il blues sincopato del singolo
dell'estate scorsa, Oil Can, non sfigura ma adesso suona quasi timido
e impacciato al cospetto di valanghe hard-rock come Lonesome Stranger,
di epilessi rock and roll come Death Note,
di invettive rocciose contro la vita come Train To Ruin.
Il lato sentimentale di Humphrey non e` comunque meno suggestivo, capace di
vagire una sommessa e psicotica Lazy,
di bruciare a fuoco lento il lamento blues di The River,
di innalzarsi in grida epiche come quella di Totem e infine di ruggire
come un vagabondo solitario il lento da balera Nightwind che
Springsteen neanche si sogna.
Su Halos Of Smoke And Fire (Touch And Go, 1998) Humphrey si presenta
con un rock and roll strumentale, Pie And Gas, e sfoga le sue libidini
nel boogie roccioso e marziale di Do It Again e nel garage-rock
deragliante di Run Like Hell. Un blues in ginocchio alla Slim Harpo
(Ashes To The Wind), una cadenza licantropa alla Cramps (Drowning Boat) e
uno strumentale horror (Mask Of Amontiago) seminano lo scompiglio nella
tradizione della musica rurale. La bile si placa soltanto nei blues, che
assomigliano a quelli dei primi Led Zeppelin, ma suonati come
in preda a una forte depressione psichica.
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(Translation by/ Tradotto da Walter Consonni)
I ribattezzati Cash Audio pubblicano Green Bullet (Touch And Go,
2000), il loro disco più blues fino a questo momento. Who Killed
The Blues si scuote e sferraglia con la ferocia e la dissonanza di
Captain Beefheart. Miles To Coast oscilla tra l'umore più
sonnolento, intenso e sconcio. Come il titolo dichiara, lo strumentale
The Power Of Tequila riguarda l'improvvisare a tarda notte sotto
l'influenza della Tequila. Una non meno abominevole armonica traina
Capitol City Blues, il suo granitico riffing ed i grugniti alla
maniera di Beefheart. La migliore coordinazione giunge con Shifty-Eyed
Devil, uno spaventoso swamp boogie che scuote come un terremoto. Questi
psycho killers saranno odiati da legioni di bluesmen, ma adorati
all'inferno.
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The EP Letter To Stax (Orange, 1999) contains four instrumentals.
The renamed Cash Audio put out Green Bullet (Touch And Go, 2000), their
bluesiest record to date.
Who Killed The Blues shakes and rattles with Captain Beefheart ferocity
and dissonance.
Miles To Coast teeters with the sleepiest, deepest, dirtiest groove.
As the title confesses, the instrumental The Power Of Tequila is about
jamming late night under the influence.
A no less abominable harmonica tows Capitol City Blues, its granitic
riffing and Beefheart-ian growls.
The best coordination comes with Shifty-Eyed Devil, a horror swamp
boogie that shakes like an earthquake.
These psycho killers will be hated by legions of bluesmen, but worshipped in hell.
Orange Sessions (Orange, 2001) is the serious version of Cash Audio's
blues revival, i.e. a more traditional (and relaxed) take on the marriage of
blues and rock.
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