- Dalla pagina sui Crystalized Movements di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)


(Tradotto da Stefano Iardella)

Wayne Rogers, dal Connecticut, è un genio psichedelico autodidatta che ha lavorato su tracce parallele per realizzare la sua missione musicale trascendentale. I dischi realizzati con il soprannome di Crystalized Movements sono semplicemente pretesti per scintillanti spettacoli di chitarra. Rogers è un piccolo Hendrix del contesto delle small town americane. Può attingere agli effetti più selvaggi della chitarra per dipingere le sue semplici canzoni multicolore.

Mind Disaster (Twisted Village, 1983) è fondamentalmente un insieme di jam lisergiche improvvisate con il batterista Ed Boyden.

L'intensità dell'inedito Damaged Lights (Twisted Village, 1991) è tale che si potrebbe concordare con la canzone I Am The Only Guitarist In The World And I'm Bleeding. Sebbene Rogers non conosca il significato della parola "focus", la sua sincerità e la sua destrezza realizzano qualcosa che va oltre le rievocazioni olografiche di Bevin Frond.

Rogers mise insieme una vera band per registrare Dog Tree Satellite Seers (Twisted Village, 1987), e il risultato è un miscuglio: da un lato i partner costringono Rogers a pensare, non solo ad avere allucinazioni, dall'altro i Crystalized Movements tendono a suonare troppo spesso come l'ennesimo combo revival di New York.


(Testo originale in italiano di Piero Scaruffi, modificato da Stefano Iardella)

Su This Wideness Comes (No 6, 1990) la suite Third Half (nove minuti), che è virtualmente un campionario di suoni estremi della chitarra, chiariva quell'equivoco.
Ma il Rogers delle ballate The Second A Siren e Rearranged e della lunga title-track veste soprattutto i panni del cantore alienato, ispirato dagli eroi "maledetti" del punk, come Steve Wynn e Jeffrey Lee Pierce.
A differenza dei suoi maestri, Rogers deve sempre interrompere le sue storie per masturbare la chitarra in maniera genialmente maniacale.

Perfezionando quell'idea, le dissonanti power-ballad di Revelations From Pandemonium (Twisted Village, 1993) si avvicinano alla forma dei Sonic Youth. Il nuovo tour de force, Good Evening Silence, mette in mostra una qualità mistica (e lascia che la chitarra di Kate Biggar assuma un ruolo da protagonista).

Eric Arn, che era stato chitarrista a fianco di Rogers, formerà poi i Primordial Undermind.


(Tradotto da Stefano Iardella)

Rogers iniziò quindi una prolifica carriera da solista per espandere le escursioni sonore più selvagge dei Crystalized Movements.
Ego River (Twisted Village, 1992), The Seven Arms of The Sun (Twisted Village, 1993), Absent Sounds (Twisted Village, 1993), All Good Works (Twisted Village, 1995) e Constant Displacement (Twisted Village, 1997), che sostanzialmente offre le stesse jam spaziali dei Crystalized Movements, tranne per il fatto che la produzione è più amatoriale: raccolte di strane ballate dissonanti sulla scia di Syd Barrett, Robyn Hitchcock, Julian Cope e altri nevrotici trovatori di questo tipo.
Più di ogni altra cosa, dimostrano la sua maestria con la chitarra, un diligente allievo di Helios Creed.

Allo stesso tempo Rogers era attivo in due band: i Vermonster e i Bongloads Of Righteous Boo (BORB).
Spirit Of Yma (Twisted Village, 1990) e Instinctively Inhuman (Twisted Village, 1991) dei Vermonster sono assalti esclusivamente chitarristici che lasciano pochissimo spazio alla melodia.
Il doppio album The Holy Sound Of American Pipe (Twisted Village, 1992) sperimenta con i droni e la meditazione orientale.

I BORB sono Rogers e Biggar che eseguono le loro prolungate jam space-rock sconvolgenti e sfrenate su Trailer Full Of Smoke (Twisted Village, 1992), Blast Off (Twisted Village, 1993), quasi interamente occupato da I Was A Beautiful Swan, e su In Orbit (Twisted Village, 1993).

Rogers ha trovato la sua vera voce con i Magic Hour.
La band è composta da una metà dei Crystalized Movements e da una metà dei Galaxie 500.
A Rogers e Biggar si unisce la sezione ritmica deluxe composta da Naomi Yang e Damon Krukowski. Il singolo Heads Down (Twisted Village, 1994) alludeva a una personale revisione dei cliché slo-core, ma il successivo singolo After Tomorrow (Che, 1994), una suite da dieci minuti che ricorda Pink Floyd e Hawkwind, ha alzato la posta in gioco.

No Excess Is Absurd (Twisted Village, 1994) riparte da lì e raggiunge il nirvana con il noise raga di otto minuti Is not A Way (Il pezzo più lungo è in realtà una versione di Sally Free And Easy del cantante folk britannico Cyril Tawney). Always Leaving Never è una tenera melodia, a metà strada tra i primi Pink Floyd e i primi Velvet Underground, ma ancora intrisa di rumore di chitarra. Questo è lo schema ripetuto nelle altre tracce, con risultati contrastanti, fino al pezzo di chiusura Heads Down #2.

Per quanto impressionante, l'album di debutto sembra pateticamente timido rispetto a Will They Turn You On (Twisted Village, 1995). Something Else e Chance Was sono litanie al rallentatore in stile Velvet Underground, ma la jam di 20 minuti Passing Word è un epico tour de force di psichedelia schizoide, intriso del delirium tremens di Hendrix, di crescendo simili a raga, di droni distorti che espandono la mente e di martellanti riff space-rock.

Il live Secession '96 (Twisted Village, 1996) contiene quattro jam strumentali che si collocano tra le opere più concettuali di Rogers. Sunset One apre il tutto con droni, sonagli, campanelli e strimpellate astratte di chitarra. La gigantesca poesia per chitarra (20 minuti) di Rosebud cade preda di una delirante frenesia spirituale. I primi sei minuti sono frenetici, da dervisci, con la chitarra che cita Terry Riley, la Mahavishnu Orchestra e gli Hawkwind (un compito praticamente impossibile). Il movimento "tranquillo" che segue è ancora più melodrammatico ed enfatico, tranne per il fatto che il ritmo è sostituito da colossali distorsioni. Gli ultimi sette minuti recuperano le premesse spirituali, prima dal punto di vista privilegiato della meditazione zen e poi abbandonandosi ancora al fervore sufi. Sunrise (tredici minuti) apre un salmo più calmo e gentile all'universo ma, ancora una volta, la chitarra di Rogers non può resistere a lanciare un attacco a tutto campo che dovrebbe riprodurre la luminosità del sole, ma con maggiore attenzione riproduce l'inferno che brucia nell'anima di Rogers. Sunset Two chiude l'album con sette minuti di note delicate e mantra solenni.

I chitarristi Wayne Rogers e Kate "Village" Biggars dei Magic Hour hanno avviato un progetto hard-rock psichedelico chiamato Major Stars (Tom Leonard al basso, Dave Lynch alla batteria), che ha pubblicato The Rock Revival (Twisted Village, 1997), contenente solo quattro jam estese che ricordano i Blue Cheer e Jimi Hendrix, e Space/Time (Twisted Village, 1999), contenente i 14 minuti di Apples to Grapes.

Distant Effects (Squealer, 2002) offre una miscela matura di stoner-rock (Higher Meaning, Are We) e freakout acid-rock (Hardly Mention). Come gli album precedenti, 4 (Twisted Village, 2005) contiene un paio di canzoncine melodiche e due space jam strumentali, Phantom #1 e Song For Turner. Una migliore produzione e un modo di suonare più serrato conducono a un'esperienza di ascolto complessivamente più imponente. Sebbene non siano affatto originali, le escursioni di Rogers nell'universo della mente stanno diventando sempre più efficaci e meno ridondanti, quasi chirurgiche.
Syntoptikon (2006), con un terzo chitarrista accanto ai due chitarristi fondatori, fu meno impressionante.

L'album solista di Wayne Rogers Blues-Ul Alb TW (2006) era una versione americana di Bevis Frond.

I Major Stars hanno ingaggiato la chiassosa cantante Sandra Barrett per Mirror Messenger (Drag City, 2008), che contiene la lunga My People e soprattutto Mirror Messenger, in cui i workout a tre chitarre hanno il tempo di solidificarsi.
Barrett è stata poi rimpiazzata dapprima da Amanda Bristow, quindi da Hayley Thompson-King e infine da Noell Dorsey.
Le canzoni più brevi sono però piuttosto banali, un problema che risulta ancor peggiore su Return To Form (Drag City, 2010).


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