I Death Of Samantha vennero formati a Cleveland (Ohio) nel 1983 dal cantante e
chitarrista John Petkovic (figlio di esuli serbi), prendendo il nome
dal titolo di una canzone di Yoko Ono e l'ossatura dai
resti dei Reactions (il bassista Dave Swanson) e dei Suspect Devices
(il chitarrista Doug Gillard).
Amphetamine, primo singolo, aveva gia` messo in mostra il wit
sarcastico e i vocalizzi emotivi di Petkovic, nonche' l'incisivita` melodica
di Gillard e le stranezze ritmiche del batterista Steve-O.
L'album Strungout On Jargon (Homestead, 1986), registrato in presa
diretta nel giro di sole sei ore, e` un'opera radicale tanto quanto
New Picnic Time dei Pere Ubu. L'impianto del disco nasce
dalla fusione fra i baccanali strumentali dei Television (Bed Of Fire),
le ballate folkrock degli REM (Conviction) e residui di sfrenatezza thrash
(Ham And Eggs 99c).
I deliri vocali di Petkovic indulgono in un registro che e` uno strano connubio
del colloquiale annoiato di Reed e del "ramalama" isterico di Rotten con un
piglio enfatico alla Thomas. Il boogie perverso di Sexual Dreaming e` la
testimonianza piu` diretta dell'influenza dei Velvet Underground.
Questi elementi coagulano in maniera esplosiva nella trascinante invettiva
di Grapeland.
L'apice creativo e` pero` Coca Cola & Licorice, un infernale crescendo
voodoobilly sfregiato da violente distorsioni chitarristiche e da possenti
riff di hardrock.
L'EP Laughing In The Face Of A Dead Man (Homestead, 1986) modera
l'influenza dei
Pere Ubu con l'hardrock di The Set Up, il rock and roll di Blood And
Shaving Cream e il thrash di Yellow Fever. Gillard e le sue scorribande
alla Chuck Berry fanno la parte del leone. In appendice brilla una gag
rumoristica alla Zappa: American Horoscope And The Bad Prescription.
Su
entrambi i dischi regna sovrana l'atmosfera di un circo dell'assurdo,
con Captain Beefheart a dirigere l'orchestra,
mentre le due chitarre duellano in stile anni Settanta.
Il secondo album,
Where The Women Wear The Glory And The Men Wear The Pants
(Homestead, 1988), e` la loro opera piu` aggressiva, compatta e lineare.
Aperto
in maniera epica da Harlequin Tragedy, forse il loro brano piu` celebre,
un anthem di power-pop graffiante con un ritornello che incrocia Doors e
Sex Pistols
(con gli storici versi "We're living for nothing/ and dying for less"),
l'album oscilla fra il tono da anthem (ripreso da Savior City)
e il tono da cronista disincantanto.
Il grosso dell'opera
e` composto da rock'n'roll veloci e ruspanti come Good Friday (basso
panzer alla heavy-metal e chitarra chiassosa alla boogie sudista),
Monkey Face (un rockabilly sferragliante alla Cramps
con piano e sezione di fiati rhythm'n'blues che muta in una jam tribale
alla Bo Diddley),
e Staring Through It Now (ancor piu` sguaiato e chiassoso).
Blood Creek e Lucky Dog sono psicodrammi piu` estesi, che
evocano la civilta` psichedelica di Jimi Hendrix, Eric Burdon e
Jefferson Airplane.
Il primo, in particolare, brucia di una febbre spasmodica.
Tutto coagula attorno
al baritono vibrante di Petkovic, alle scosse elettriche ad alta tensione di
Gillard, ai fremiti dell'incontenibile sezione ritmica.
E' un disco di rock "classico" eseguito in maniera magistrale e con foga punk,
un lavoro senza sbavature che non concede tregua dall'inizio alla fine.
Petkovic's emphatic, Brecht-ian declamation mixes the operatic, decadent tone
of Roxy Music's Bryan Ferry, David Byrne's intellectual neurosis and the
jovial call to arms of the Fleshtones' Peter Zaremba.
Come All Ye Faithless (Homestead, 1989) e` un po'
complementare al precedente,
in quanto ridimensiona l'aspetto rock ed elabora invece il sound piu`
inquietante dei primi lavori.
Da Geisha Girl a Roses Rejoice, dall'hardrock di Machine Language
al blues di Now It's Your Turn la varieta` di umore e di esecuzione
rende il disco oscuro e impenetrabile.
Il carattere unificante e` l'atteggiamento psicotico e macabro
alla Jim Morrison del leader, mediato da uno straniamento di ascendente
"brechtiano" e da un nichilismo enigmatico alla Beckett.
Negli anni '90 Petkovic tornera` sulle scene alla testa dei
Cobra Verde, che sostanzialmente sono i nuovi
Death of Samanthas.
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Death Of Samantha, formed by
John Petkovic in Ohio, crafted Strungout On Jargon (1986),
an unlikely combination of Pere Ubu, Television and R.E.M.
Emotional vocals, that were alternatively sarcastic and melodramatic, roamed
atmospheres that were frequently an even more unlikely hybrid of
Ray Davies' clownish realism, Jim Morrison's psychotic shamanism,
Brecht's decadent cabaret and Beckett's enigmatic theater.
The anthemic and relentless rock'n'roll of
Where The Women Wear The Glory And The Men Wear The Pants (1988)
bridged the new wave and the new pop-rock.
Five years after disbanding Death of Samantha, Petkovic basically reformed
them under a new name, Cobra Verde,
to record a new album, Viva La Muerte (1994), that continued to
explore the same border of rock'n'roll, new wave, and pop.
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