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Fra le stelle underground di Durham si contano gli Erectus Monotone
(i chitarristi Andy Freeburn e Kevin Collins e la bassista Jennifer Walker),
che dal primo singolo Vertigo (Merge) del 1991 all'EP Cathode Gumshoe,
dal mini-album Erector Set (Rave) del 1992 al singolo Glider
(Merge) hanno affermato una personalita' eccentricamente introversa,
ma accentuando di volta in volta la cantabilita'.
Erector Set, sfruttando la concisione e la rapidita' dell'hardcore in brani come Hips e Salt & Water e le soluzioni armoniche del rock d'avanguardia newyorkese nello strumentale Hummus, e` uno dei dischi che hanno ridefinito il concetto di canzone nell'ambito del college-pop. E' cosi' che sull'EP Close Up il complesso arriva a imitare i Superchunk (in William Goat) o addirittura il soul (Gilberto), senza rinunciare del tutto al rock dissonante (My First Harmony, all'ombra di Beefheart) e caotico (Gavin & Gunther, quasi il jazzrock dei Matching Mole), e partorendo ibridi di ballate tanto passionali quanto creative (Coffee). Il registro del cantante e' quello di Rod Stewart. La prima chitarra abbozza figure rock un po' amatoriali (come tradizione nella scuola), mentre alle sue spalle l'altra chitarra o l'organo riempiono l'armonia di contrappunti d'avanguardia. La loro opera di sovversione della forma-canzone e' parente di quella dei Polvo: non si tratta tanto di smembrare la formula del pop, quanto di frantumarla, e lasciare poi i pezzi nella posizione originale ma con vistose fratture fra l'uno e l'altro. A suo modo orecchiabile, questa musica senza regole risulta il veicolo ideale per le problematiche esistenzialiste del college-pop. |
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