If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
|
I Fastball erano il progetto di due cantautori di Austin (Texas), uno alla
chitarra (Miles Zuniga) e uno al basso (Tony Scalzo), coadiuvati da un
batterista (Joey Shuffield, quello dei
Wild Seeds),
che compongono canzoni
melodiche e scrivono liriche depresse. Esordirono con
Make Your Mama Proud (Hollywood, 1996), bene accolto tanto da critica
quanto dal pubblico. I loro temi erano palesemente ispirati alla musica degli
anni '60, ma i testi parlano di orrori e squallori, come se fossero le
colonne sonore di un film di Tarantino.
All The Pain Money Can Buy (Hollywood, 1998) continua quella saga.
Tony Scalzo ricorda un
Elvis Costello
che sappia cantare (nonche' scrivere
buone canzoni). Il suo registro appena sgolato e fumoso calza a pennello
ballate agrodolci come Better Than It Was (non lontane dal territorio di
Tom Petty), ma non esita neppure a impennarsi
in un soul appassionato come Warm Fuzzy Feeling.
The Way, balzata in testa a diverse classifiche indipendenti, poggia su
una melodia strappalacrime degli anni '60 che abbiamo sentito mille volte.
Out Of My Heads e` una specie di solenne spiritual ritmato al pianoforte.
Good Old Days rispolvera persino le fanfare di fiati dei Chicago e un
andamento candenzato alla Turtles.
Miles Zuniga e` il Ray Davies (Kinks)
della situazione, lo storyteller
specializzato in macchiette ma anche capace di scodellare ritornelli
orecchiabili, riff trascinanti e passi di marcetta (Sooner Or Later,
Charlie The Metadhone Man).
Un plauso anche a Bennett Salvay, umile session-man che ha curato gli
arrangiamenti di tastiere e di fiati.
|