Flap
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Pal , 6.5/10 Links:

Due chitarre e una batteria possono fare un complesso di musica rock? Per la dimostrazione ascoltare (con attenzione) il disco dei Flap, una delle opere piu' spudorate e sbrigliate dai tempi dei primi Violent Femmes. E' da un po' di anni che la scena alternativa della Georgia produce gruppi sui generis (Bad Egg Salad, Magnapop, Dirt, Mount Shasta), tanto difficili da catalogare che vengono subito abbandonati dai discografici.

I Flap fanno onore a questa tradizione di iconoclasti con un disco come Pal (Half Baked, 1994) divertentissimo, originalissimo e suonato con una tecnica alle chitarre semplicemente superlativa. Attenzione pero' che qui si parla di chitarre acustiche, un po' scordate, ma sempre acustiche. I Beat Happening sono degli smaliziati professionisti al confronto del duo super-spartano che guida i Flap; ma i loro duetti sono avvicenti come un numero di flamenco (fra le righe del latrato di Heartrate Elevator o nel magistrale concerto per stecche di Thunderpants), le loro novelty strumentali ([Pud'N Hip]) sposano la filosofia infantile dei Pianosaurus e quella demenziale di Zappa, le loro trovate armoniche (quel cataclisma funky di Toys R Loaded Shotguns, la bossanova in punta di piedi di Trying Flapese, quella sorta di vaudeville sgangherato di Niagara) si librano con la leggerezza della fantasia pura e spontanea dei geni. Culmine del loro surrealismo paesano sono forse gli otto minuti di serena e svagata meditazione di Floater, come se John Fahey si fosse unito ai Violent Femmes. Sempre con quel piglio stonato e fracassone; ma non ilare, anzi piuttosto sussiegoso. Ogni numero e' diverso dagli altri e insieme costituiscono una giostra dell'inverosimile.

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