A Buffalo ebbe inizio nel 1986 la storia dei Goo
Goo Dolls, il trio di Robbie Takac (canto e basso), Johnny Rzeznik (chitarra)
e George Tutuska (batteria).
L'album omonimo del 1987 (per la Mercenary) li presento` come portavoce di
un hardcore melodico con venature "metalliche" (Torn Apart,
A Different Light),
un genere gioviale che ricorre persino a coretti beat, ma sempre con il ritmo
di una locomotiva in piena corsa (Living In A Hut) e che sposa i
motivi piu` orecchiabili a temi perversi (Beat Me e soprattutto
I'm Addicted, il loro punk-rock anthem per eccellenza).
Le principali influenze a questo stadio sembrano essere Cheap Trick e
Heartbreakers.
I brani strumentali sembrano avere una funzione puramente parodistica, ora
nei confronti del thrash (Messed Up) ora nei confronti dell'heavymetal
(Hammerin Eggs).
Le ambizioni sono limitate, i risultati pregevoli ma non rivoluzionari.
Il lavoro successivo, Jed (Death, 1989),
conferma pregi e limiti dell'operazione. Non e` un caso che i brani migliori
siano due cover.
La frenetica e sarcastica Up Yours e` l'unica degna di figurare negli
annali del gruppo.
Ma Hold Me Up (Metal Blade, 1990) aumenta la posta, sposando
quell'estetica demenziale a sonorita` piu` hard-rock e mitigando il tutto
con il
rock'n'roll passionale dei Replacements
e ritornelli punk-pop alla Husker Du.
Nascono cosi` There You Are e Just The Way You Are,
che sembrano uscite
da un disco dei Replacements, accanto allo strumentale Kevin's Song.
L'esuberante hardcore di Laughing e la depressa/romantica Two Days In February
delimitano fisicamente (prima e ultima) ed emotivamente la raccolta.
Che Westerberg sia l'idolo del gruppo e` cosi` evidente che sara` proprio lui
a scrivere il testo di We Are The Normal, la passionale e cadenzata
ballata-guida di Superstar Car Wash (Warner Bros, 1993).
L'album, forte di due hard-rock melodici come
Lucky Star e Girls Right Next To Me,
e` il piu` commerciale della loro carriera: perse del tutto le velleita`
punkrock, sono rimaste soltanto le melodie, talvolta melense come nel
Merseybeat (Second Time Around) e talaltra
imparentate con il glam-rock degli anni '70
(Cause You're Gone).
Fallin' Down sembra un derivato di My Sharona dei Knack.
A salvarsi e` semmai String Of Lies, la meno orecchiabile ma anche
la piu` intensamente personale.
A Boy Named Goo (Warner Bros, 1995), pilotato dall'arringa di
Rzeznik Flat Top e dal melodismo discreto di Eyes Wide Open e
Ain't That Unusual, rimette in gioco il gruppo con un piglio non meno
commerciale ma semplicemente piu` curato.
Il ritornello punk-pop di Burnin' Up e` degno dei Green Day,
Naked e` una power-ballad alla Nirvana.
Takac e` responsabile della melodrammatica Only One e soprattutto della
ballad acustica Name (con un'apertura di chitarra degna di Weight
della Band), che sale rapidamente le classifiche.
Per la prima volta i Replacements hanno ispirato un best-seller: l'album
fa dei Goo Goo Dolls le star che hanno sempre sognato di essere.
I Goo Goo Dolls stanno ai Replacements come i Dinosaur Jr stanno a Neil Young:
lo stile musicale e` molto simile, ma la ragione di quello stile e` ben diversa,
avendo perso tutto il suo contenuto esistenziale;
la sintassi e` la stessa, ma nell'originale la semantica e` un fatto complesso,
nell'imitazione la semantica e` ridotta alla sintassi stessa.
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(Translation by xxx/ Tradotto da xxx)
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