Hammerhead
(Copyright © 1999-2024 Piero Scaruffi | Terms of use )
Ethereal Killer, 7/10
Evil Twin, 7/10 (EP)
Into The Vortex, 6/10
Duh The Big City, 6.5/10
Vaz: Demonstration In Micronesia , 5/10
Vaz: Dying To Meet You (2003), 5/10
Vaz: The Lie That Matches The Furniture (2005), 5/10
Links:

If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me. Il primo singolo conferi' subito agli Hammerhead (Paul Sanders on guitar and vocals, Paul Erickson on bass and vocals, and Jeff Morridian on drums) la fama di essere gli Helmet del Midwest (North Dakota, per l'esattezza): Peep rubava la foga di un iper-punkrock a testa bassa, mentre il retro, U.V., aperto da un minuto di dissonanze caotiche, era un'esplosione di massima potenza sorretta da strutture ritmiche granitiche.

L'album Ethereal Killer (Amphetamine Reptile, 1993) ando' in gloria con alcune delle canzoni piu' truci del decennio, dall'inno trascinante di American Rampage alla disperata arringa di Slumberyard. Dal frenetico affanno di Vegas Incident alla nevrosi martellante di Moleboy il disco non concede un attimo di tregua, mentre sfila un'umanita` di omicidi, psicotici e debosciati. I cantanti e chitarristi Paul Sanders e Paul Erickson conducono il loro quartetto in un'orgia di lava e catrame sonori. Le armonie sono di uno spessore terrificante, l'esecuzione e' viscerale, da ultimo secondo di vita, le partiture strumentali sono post-hardcore come nella tradizione di Slint e Bitch Magnet.

Sull'EP Evil Twin (Amphetamine Reptile, 1993) fanno passerella la title-track, rocciosa come sempre ma piu' melodica della media, la tribale orgia strumentale di Anvil e soprattutto Washout, brano di jamming infuocato, festival dei timbri abrasivi delle loro chitarre. Decisi a rivendicare il primato di "superpower-trio", gli Hammerhead continuano a suonare lo stesso rock catastrofico, caratterizzato dai riff acrobatici della chitarra, dalle ritmiche nervosamente pulsanti e da una distorsione di basso da legna che brucia.

Sul successivo Into The Vortex (Amphetamine Reptile, 1994) sono invece numerose le novita': Swallow e Double Negative sono all'altezza della reputazione del gruppo, ma All This Is Yours e' un boogie piu' convenzionale, forse il loro brano piu' accessibile di sempre, Galaxy 66 re-inventa il genere dello strumentale surf all'insegna del loro "rumore", e Journey To The Center Of Tetnus 4 sperimenta addirittura una suite psichedelica alla Hawkwind. A cambiare e' soprattutto il sound, molto piu' forte e regolare, con grandeur degna dei Melvins in Empty Angel e cadenze catatoniche degne dei Codeine in Starline Locomotive.

Dinamitardi piu` che mai, gli Hammerhead aprono Duh The Big City (Amphetamine Reptile, 1996) con una delle progressioni piu` selvagge dai tempi dei primi Chrome, Earth. I boati-panzer del basso, l'ondulazione distorta della chitarra e la marcia assordante della batteria fanno di Meanderthal un esempio spettacolare di ultra-hardrock. In generale pero` il clima claustrofobico dei dischi precedenti viene mitigato da elementi piu` sereni, il passo da cabaret nelle turbolenze micidiali di Mission: Illogical, o la cantilena orientaleggiante sulle scosse telluriche di Monkey Mountain. Il trio riesce persino a inanellare un paio di ritornelli elementari su riff lineari (NY Alone e Mune). L'ultima sorpresa e` la title-track, che chiude l'album all'insegna di un punkrock piuttosto primitivo e abrasivo, con qualche accenno di Clash. Un plauso tanto a Craig Klaus, chitarrista indomabile, sempre all'attacco, sempre a tutto volume, sempre di corsa, e a Jeff Mooridian, uno dei batteristi piu` implacabili del momento, che compensano ampiamente le carenze di Paul Erickson come cantante. E` probabilmente l'album della maturita`, che riesce ad amalgamare tanto i loro eccessi piu` sperimentali quanto i loro compromessi piu` melodici in maniera assolutamente naturale.
Il gruppo si sciolse pero` poco dopo.

(Clicka qua per la versione Italiana)

After the break-up of Hammerhead, Paul Sanders formed Ram, while Paul "Apollo Liftoff" Erickson (vocals, guitar and bass) and Jeff Morridian (drums) formed Vaz and released the single Hey One Cell / No Leaf Clover (1998). Vaz's Demonstration In Micronesia (Thin The Heard, 2000 - Load, 2001) is a concept album oppressed by science-fiction doom. Blocked By Satellites begins with frantic dance beats a` la B52's but then flies away on a massive rhythmic pattern reminiscent of Feelies and Neu. Statik Electrik has the verve and twang of 1960s surf music. Unfortunately, that remains the only spark of genius for the rest of the album, which is mostly occupied with emphatic, thundering hard-rock that rarely (No Woman No Cry) clicks. Forgotten Classic and Amateur Spark Era are ominous all right, but the duo should listen to the Residents, who used to do paint much more apocalyptic atmospheres (and with a sense of humour that is sorely missing here).

Vaz moved to New York and released Dying To Meet You (Gold Standard Laboratories, 2003), a more straightforward work that mantains little of the original fury of Hammerhead, and The Lie That Matches The Furniture (2005), perhaps the bleakest of the three, and returned a few years later with Chartreuse Bull (Sleeping Giant Glossolalia, 2011), a subtler return to the brutal peaks of Vaz's first album.

What is unique about this music database