- Dalla pagina su Haynes Boys e Tim Easton di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
Gli Haynes Boys, formatisi in Ohio a metà degli anni '90 e guidati dal cantautore Tim Easton, appartengono al movimento country alternativo di Son Volt e Wilco.
Guardian Angel (Slab, 1996) è una rarità perché si sbarazza dei banali stereotipi country e suona l'angoscia guidata dalla chitarra come avrebbe fatto una band punk-rock (Jackie, Maryhaven Family, Anybody), e occasionalmente suona semplicemente garage-rock forte, rumoroso e distorto (New Franklin County Woman).
L'album solista di Tim Easton, Special 20 (Heathen, 1998), per lo più acustico, non è meno eclettico, creativo ed esuberante.
Easton si fa strada attraverso il blues (Help Me Find My Space Girl), l'honkytonk (Just Like Home), il rock and roll (Torture Comes To Mind) e il folk-rock (Troublesome Kind e All The Pretty Girls Leave Town) ma, ancora una volta, la traccia migliore potrebbe essere quella meno ortodossa, la quasi psichedelica e Neil Young-iana Everywhere is Somewhere..
Il suo secondo lavoro solista, The Truth About Us (New West, 2001), che beneficia del supporto dei Wilco, è più un'opera folk (Get Some Lonesome, Bad Florida, Half A Day) che un disco rock (Happy Now con un jingle jangle alla Byrds, When The Lights Went Out, Soupcan Telephone Conversation, con un organo Hammond).
Rinunciando al suo genio melodico upbeat, Easton rinuncia alla metà di ciò che rendeva le sue canzoni così memorabili. D'altra parte, pochi musicisti folk/blues sono stati in grado di "aggiornare" i loro idiomi arcaici come faceva lui con beatbox, loop ed elettronica.
Nonostante la sua produzione limitata, Easton è già ampiamente riconosciuto come l'erede di Jay Farrar e Jeff Tweedy degli Uncle Tupelo.
- Torna alla pagina su Haynes Boys e Tim Easton di Piero Scaruffi -