Peter Himmelman
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Synesthesia (Island, 1989), 6/10
From Strength To Strength (Epic), 6/10
Flown This Acid World (Epic, 1992), 5/10
Skin (550 Music), 5/10
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Peter Himmelman, prima alla testa dei Sussman Lawrence, ovvero sugli album Hail To The Modern Hero (Bigger Than Life) del 1980 e Pop City (Orange) del 1984 (doppio ed eclettico), e poi da solo, attraverso una serie di album piu` folk e profondi, ha tracciato una parabola da piccolo Elvis Costello della Provincia a smaliziato imitatore di Billy Joel.

Dopo aver sciolto il complesso, nel 1986 decise di proseguire a proprio nome con la stessa formazione, e registro` This Father's Day (Orange). I fatti gli diedero ragione, poiche', oltre alla toccante title-track, l'album frutto` l'hit Eleventh Confession.

Vennero poi Gematria (Island, 1987), Synesthesia (Island, 1989), il suo lavoro piu` romantico, con Surrender, Babylon, e From Strength To Strength (Epic, 1991), prevalentemente acustico, che ne sanci` la definitiva ascensione nell'AOR (Love Of Midnight, Mission Of My Soul, oltre alla classica Woman With The Strength Of 10,000 Men) e infine nel 1992 Flown This Acid World (Epic, 1992), con A Million Sides, e Skin (550 Music, 1994), in cui finalmente pervenne alla grandeur di Springsteen e U2 (Shilo).

La sua opera verte attorno a un tema di fondo: la contraddizione di un ebreo ortodosso che frequenta l'ambiente edonistico dell'industria discografica; e tende pertanto a celebrare continuamente la propria spiritualita` nel secolo del materialismo.

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