Humpers
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My Machine, 5/10
Positively Sick On 4th Street, 6.5/10
Journey To The Center Of Your Wallet, 5/10
Live Forever Or Die Young, 6.5/10
Plastique Valentine, 6/10
Euphoria Confusion Anger And Remorse, 6.5/10
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Il cantante Scott Drake formo` gli Humpers nel 1990 a Long Beach con il batterista Jimi Silveroli e il chitarrista Jeff Fieldhouse.

Dopo My Machine (Mean Dog, 1990) il chitarrista Billy Burks si uni` al duo e diede loro l'assetto sonoro definitivo: Positively Sick On 4th Street (Sympathy, 1992), con Up Your Heart e Murder City Revolution, e Journey To The Center Of Your Wallet (Sympathy, 1992), con Freak Magnet e I'm Watching You, non sono altro che fotocopie dei dischi dei New York Dolls e dei Dead Boys. Sono soprattutto i singoli, Baby 89/ St John (sympathy, 1991), Hey Shadow/ Insect Liberation (Dionysus, 1991), Space Station Love/ This Measly Dimension (Bag Of Hammers, 1994), Dead Last/ Super Power (Dionysus, 1995), a scandire l'ascesa degli Humpers nel firmamento del punk-rock all'antica.

Nel 1996 esce il quarto album, Live Forever Or Die Young (Epitaph), e ha inizio la carriera maggiore del gruppo, che forse tenta di sfruttare il momento di popolarita` del punkpop. Sette canzoni sono state ri-registrate, ma erano gia' comparse sugli album precedenti.
Il loro stile si rifa al rock and roll che dominava un attimo prima del punkrock all'epoca di Heartbreakers e New York Dolls. Il canto alla Kiss di Scott Deluxe e le chitarre brucianti di Billy Burks e Mark Lee vomitano riff e ritornelli selvaggi tutti d'un fiato, come da manuale. Wake Up And Lose e' degno di stare al fianco dei classici della ribellione degli ultimi anni '70, con il rullo propulsore degli Heartbreakers e una melodia epica/disperata. Le cariche epilettiche e l'impeto feroce di Soul Surgeon e Fast Fucked And Furious accumulano adrenalina per l'inno nichilista di Beyond Belief.
La velocita' diminuisce soltanto per scandire il motto filosofico di 13 Forever. C'e' spazio anche per Loser's Club, un boogie da saloon con tanto di stridulo pianoforte, l'ironico rock and roll di Rocket & The Retards, e Anarchy Juice, uno scatenato numero di rhythm and blues. E per due visioni punk-futuriste come Space Station Love e Apocalypse Girl, sempre sui toni di un epico rock and roll. Sarcasmatron e` il singolo di sfondamento.

Plastique Valentine (Epitaph, 1997) ripete la stessa solfa: dal boogie scanzonato di Plastique Valentine a quello depravato in stile Stooges di Mutate With Me, dall'inno generazionale alla Heartbreakers di For Lovers Only all'urlo-vomito in stile Sex Pistols di Fable Of Luv, dal tornado strafottente alla Dead Kennedys di Make Up al rock and roll acrobatico di Dummy Got A Hunch, dall'arringa nichilista di Sick Of Tomorrow Today allo ska-punk di Mongrel Train, il canto viscerale di Scott Drake e il fuoco di sbarramento chitarristico di Billy Burks e Mark Lee fanno man bassa della tradizione mefistofelica del rock and roll. Il gruppo esula dal rock and roll fine a se stesso per un amaro commentario sociale con il voodoobilly sarcastico di Here Comes Nothing. Il sound e` piu` robusto e adulto di quello smilzo e approssimativo del disco precedente.
Al quinto album gli Humpers non hanno ancora fatto capire perche' esistono, ma l'importante e` che continuino a scatenare questi piccoli inferni. In un certo senso e` il loro lavoro migliore, perche' non c'e` un solo secondo sprecato. La concisione giova alla parodia del giorno degli innamorati, qui dipinti (manco a dirlo) nelle pose piu` oscene e deprimenti.
Forse si fa sentire piu` del dovuto la partenza di Jeff Fieldhouse.

Euphoria Confusion Anger And Remorse (Epitaph, 1998) si apre con la scalmanata Steel-Toed Sneakers, e da li` in avanti il ritmo non molla un istante, seminando per strada una mezza dozzina di canzoni infuocate come Kaiser Bill e Fistful Of Zen. Le cadenze power-pop di Shortcut To Nowhere e No You Don't potrebbero portarli lontano se solo attenuassero il piglio di strada. Qua e la` le chitarre allentano la morsa e la batteria riposa, e si scopre cosi` che il gruppo e` capace anche di un brano come Ten Inches Higher, un folk-rock degno del Bob Dylan di Blonde On Blonde con un organo degno di Al Kooper. Ma il pezzo che vale l'acquisto del disco e` Peggy Sue Got Buried, un boogie pestato sul pianoforte e contrappuntato dal sassofono che affonda le unghie negli anni '50. A ruota carambola No Escape, di nuovo con il pianoforte martoriato senza pieta`, ma questa volta alle sue spalle c'e` un temibile trombone e il ritornello e` cantato in coro alla Heartbreakers. Questa volta il gruppo merita davvero la sufficienza, non fosse altro che per il tour de force di grinta e di passione.

Gli Humpers (enfasi punk a parte) fanno un rock and roll tradizionale, quello che si ascolta nei bar di periferia. Le chitarre di Billy Burks e Mark Lee sono sempre le stesse, e suonano sempre la stessa canzone.

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