June of 44

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Engine Takes To The Water, 7/10
Tropics And Meridians, 7.5/10 (mini)
Anatomy Of Sharks, 6.5/10 (EP)
Four Great Points, 8/10
Anahata , 6.5/10
In The Fishtank , 5/10
Everlasting The Way: Long Stretch Motorcycle Hymn Highway , 5/10
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Summary.
June Of 44, a sort of supergroup comprising Rodan's guitarist Jeff Mueller, Sonora Pine's guitarist Sean Meadows, Codeine's drummer and keyboardist Doug Scharin, and bassist and trumpet player Fred Erskine, summarized the aesthetics and ethos of post-rock. Engine Takes To The Water (1995) signaled the evolution of "slo-core" towards a coldly neurotic form, which achieved a hypnotic and catatonic tone, besides a classic austerity, on the mini-album Tropics And Meridians (1996). Sustained by abrasive and inconclusive guitar doodling, mutant rhythm and off-key counterpoint of violin and trumpet, Four Great Points (1998) metabolized dub, raga, jazz, pop in a theater of calculated gestures.
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Jeff Mueller era uno dei chitarristi dei Rodan, prima dello scisma che ne causo` la fine. Unitosi all'altro chitarrista Sean Meadows (che suona anche nei Sonora Pine), al bassista Fred Erskine e al batterista Doug Scharin (ex Codeine, anche nei Rex e negli Him), diede vita ai June Of 44.

Il risultato della contaminazione fra sorgenti cosi` diverse di idee, Engine Takes To The Water (Quarterstick, 1995), e` uno "slowcore" ragionato, concettuale come nella scuola di Slint e Bitch Magnet, ma anche fruibile nell'accezione dei Codeine. Cosi` Have A Safe Trip Dear si apre con una sequenza di accordi sparuti e impiega quasi cinque minuti a prendere forma (e velocita'). In I Get My Kicks For You si aspetta invano che succeda qualcosa: la lunga e snervante sequenza di accordi staccati finisce in una sgraziatissima distorsione, senza che nel brano sia successo nulla. Anche nel formato piu` rock di June Miller e Mindel il gruppo rimane sempre ancorato a uno stile sbilencho e sgangherato. E invece all'improvviso Mooch si apre sui rintocchi di una melodia chitarristica e Sink Is Busted si concede un'armonia rilassata, segno che forse stiamo assistendo alla nascita di un nuovo stile di decostruzione pop. Le ricette strumentali dei June Of 44 sono originali, imprevedibili e quasi sempre suggestive. Cio` che manca al gruppo e` forse un cantante che non si limiti a chiacchierare.

Fra le novita` degne di nota del mini-album Tropics And Meridians (Quarterstick, 1996) forse un rumore piu` granitico nella lunga jam di Anisette (nove minuti), l'ipnotica giungla di accordi mantra-psichedelici dello strumentale Lawn Bowler (sette minuti), il bisbiglio blues ultra-catatonico di Arms Over Arteries (sei minuti). Questo viaggio nelle viscere dello spazio sonoro finisce in grande stile con il dub dissonante di The Trees That They Once Lived In (ribattezzato in seguito Sanctioned In A Birdcage), fra bailamme di chitarre e una predica invasata. Il tutto ha un portamento quasi classico, misurato e certosino. La loro canzone e` una struttura aperta, percossa da nevrosi subliminali, eccitata da scosse emotive intermittenti, dilaniata da angosce sotterranee, puntellata da suoni discontinui. Il loro metodo consiste in un coerente accumulo di conflitti armonici. Il cantante rimane un declamatore altisonante, ma poco duttile, e tutto sommato il punto debole di questa formazione strumentalmente ineccepibile.

Dopo l'eccellente debutto di Engine Takes To The Water e l'ancor piu` eccellente Tropics And Meridians, il gruppo di Jeff Mueller scodella un EP ancora di elevatissimo livello, Anatomy Of Sharks (Quarterstick, 1997), che contiene gli "scarti" delle sessioni dell'album. Ma si tratta di scarti d'eccezione: Sharks And Sailors (undici minuti) caracolla sospinto da urla psicotiche, da toni spigolosi di chitarra e da una percussivita` ipnotica (gli Shellac in una giornata di cattivo umore); Steamer non e` da meno in fatto di sincopi, strilli e dissonanze; Boom e` un titolo onomatopeico, in quanto il brano e` effettivamente strutturato attorno a un "boom" che si ripete per cinque minuti e che viene travolto da un carnevale esotico di percussioni, trombe e sonagli.

Jeff Mueller e` anche attivo, con Jason Noble dei Rachel's, negli Shipping News.

Difficile resistere al fascino dell'assoluto, e Four Great Points (Quarterstick, 1998) rende ancor piu` ardua l'impresa. Of Information And Belief e` tipica del modo in cui l'armonia viene organizzata poco alla volta, partendo da un caos pigro di accordi, usando la struttura robusta del brano rock a mo' di impalcatura (e in questo caso anche un arrangiamento classicheggiante di violino). La classicita` della loro sperimentazione e` ancor piu` evidente su The Dexterity Of Luck, sei minuti di delirio su un'incalzante base ritmica che fonde dub giamaicano e raga persiano. L'atmosfera malinconica di Air #17, imbastita da un duetto fra macchina da scrivere e tromba, si protrae per sofferti e intricati contrappunti fra tromba e chitarre. Sono brani che non concedono tregua per sei/sette minuti, alla continua ricerca di maggiore perfezione formale.
Il lato frivolo dell'operazione e` invece rappresentato da canzoni rock come Cut Your Face, che si affidano all'etica del rumore di Jesus Lizard e affini: compattezza, nervosismo controllato, timbriche ostiche, canto tragico. Does Your Heartbeat Slower e` forse la cosa piu` leggera che abbiano mai composto, una variante dissonante del boogie colloquiale di Lou Reed. Shadow Pugilist ripete la stessa imitazione di Reed, ma a velocita` dimezzata e con un cromatismo vertiginoso di accordi di chitarra.
Persino comica la parentesi dadaista del secondo strumentale, Lifted Bells, fra cadenza robotica e fanfare di sirene. Lo strumentale Doomsday e` la loro versione del trip-hop, due ordini di grandezza sopra quella dei Portishead, un ciclo continuo di riverberi e di tintinnii.
Nulla e` casuale in questa musica, ogni accordo e` calcolato per proseguire la logica del discorso e per garantire il massimo di efficacia. Sospetto che Bach avrebbe amato i June Of 44. Il quartetto rappresenta quanto di meglio possa offrire oggi il rock in fatto strumentale, e forse corona l'ascesa della scuola del Kentucky (quella di Squirrel Bait e Slint, per intenderci) ai vertici della musica contemporanea.

I June Of 44 scodellano con crescente disinvoltura le loro ostiche elucubrazioni sonore, senza neppure piu` tentare di riconciliarle con i canoni della musica rock. Su Anahata (Touch & Go, 1999) il canto (chiunque canti) non e` piu` canto, ma soltanto suono, tanto "sgradevole" quanto quello degli altri strumenti (piu` recitato che cantato). L'armonia di questi suoni scontrosi ha il fascino delle sfide alla logica. Quella di Wear Two Eyes incastona gli assoli di tromba di Fred Erskine in un fuzz insistito di chitarra (sullo sfondo della cadenza singhiozzante di Doug Scharin). Le chitarre (distorte, metalliche, abrasive) di Jeff Mueller e Sean Meadows sono sovente sovrane assolute con i loro fraseggi incompiuti, con le loro mezze melodie mai portate a termine (Escape Of The Levitational Trapeze Artist Rispetto al disco precedente, i June Of 44 dimostrano forse meno coraggio e, invece della piece astratta, puntano a un formato sperimentale ma non troppo che ricorda la canzone new wave. Canzoni come Cardiac Atlas risuonano infatti di Television, Pere Ubu, DNA e Teenage Jesus. Ogni canzone sperimenta uno stile diverso: se Recorded Syntax intona una litania nevrotica su un ritmo insistito di chitarra e batteria, Equators To Bi-polar perviene di fatto a un pop soffice, arrangiato in maniera caraibica, una sorta di samba per deliqui atmosferici di chitarra, Five Bucks In My Pocket sconfina nel funky-soul e Peel Away Velleity e` quasi un omaggio al garage-rock psichedelico.
L'album e` un po' confuso, oscilla dalla sperimentazione piu` ardua a un pop mal suonato, e sembra risentire della distanza geografica che separa i membri (Meadows si e` trasferito in Spagna e Erskine a Washington).

I June Of 44 sono una delle piu` belle realta` della fine del secolo. Il loro jamming cerebrale ha pochi precedenti nella storia del rock, in quanto l'improvvisazione si appoggia non a trance psichedeliche ma a glaciali strutture matematiche. A sostenere il sound e` soprattutto il basso, gelidamente ancorato alle sue geometrie aliene, mentre il canto e` spesso ridotto a un fiotto di bisbigli agonizzanti.

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The EP In The Fishtank (Konkurrent, 1999) is the recording of a live session in a Dutch studio. The majority of the album is even too improvised, but at least the hallucinated progressive-rock of the ouverture Pregenerate, the minimalist charge in Glenn Branca's style of Modern Hereditary Dance Steps, the ambient tribalism of Degenerate, and Every Free Day A Good Day (a revision in jazz-rock mode of Lifted Bells) are worth of their best repertory. Not coincidentally, these are all instrumental tracks.

Sean Meadows' Long Stretch Motorcycle Hymn Highway (Monitor, 2000), credited to Everlasting The Way, is a soundtrack/diary of a motorcycle trip around the world.

Jeff Mueller's first solo work, the mini-album Fold And Perish, is a collection of acoustic ballads barely whispered by the singer.

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