Love Battery


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Between The Eyes , 6.5/10 (EP)
Dayglo , 6/10
Far Gone , 6/10
Straight Freak Ticket , 5/10
Confusion Au Go-Go , 5/10
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If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me. Ron Nine (canto e chitarra, al secolo Ronald Rudzitis, ex Room Nine), Bruce Fairweather (basso, ex Green River e Mother Love Bone), Kevin Whitworth (chitarra) e Jason Finn (batteria), questi ultimi provenienti dai Rodeo, formarono i Love Battery nel 1989 a Seattle.

Nel segno della melodia e di un forte rumore chitarristico, nobilitato dalle influenze jazz e dalle acrobazie di Whitworth, nonche' dalle liriche e nobili canzoni di Nine, registrarono l'EP Between The Eyes (SubPop, 1990), la cui title-track venne subito riconosciuta come un piccolo capolavoro. Introdotta da un epico tremolo di chitarra, la title-track vibra di emozioni intensissime, compresse in un ritornello disperato. Nei Love Battery, a differenza del resto del plotone di Seattle, non e` l'hardrock il fulcro del discorso, ma la psichedelia. Le sonorita` hardrock complementano e contrappuntano un'impalcatura che e` innanzitutto onirica, surreale, magica.
Molto del merito degli arrangiamenti va al lavoro di Whitworth, che in brani come Easter dilaga alla Jimi Hendrix e in altri riempie il sound di interventi graffianti e trascinanti. Al leader va invece il merito di comporre ballate a meta` strada fra REM e Replacements. Highway Souls rappresenta forse l'apice della simbiosi fra i due perni del complesso: l'incalzante distorsione quasi-raga di Whitworth duetta con l'appassionato urlo di Nine. La filastrocca bubblegum di Orange e la nenia sincopata di Before I Crawl completano il quadro di uno degli esordi piu` spettacolari della seconda ondata di Seattle.

Il primo album, Dayglo (Subpop, 1992), sforna ritornelli immersi in un caleidoscopio di arrangiamenti grintosi, con un sound ancor piu` assordante e riferimenti che spazzolano Helios Creed, Screaming Trees, Soul Asylum e tanti altri contemporanei. I tornado chitarristici di Whitworth dominano Out Of Focus, e Foot e` un altro classico del loro rock and roll aggressivo, parete di rumore massiccia propulsa da una ritmica formidabile. Ma anche bolgie come Damaged non lesinano fendenti, improvvisazioni free-form, controtempi, dissonanze, esplosioni collettive e temi orecchiabili. L'influenza dominante e` ancora quella della psichedelia dei Sixties (See Your Mind, Cool School), con qualche omaggio alla memoria dei Cream (Sometimes) e fino a lambire il Neil Yound piu` nevrotico e depresso in Side With You.
Benche' l'impatto sia inferiore a quello dell'EP, l'album fece invidia ai piu` blasonati gruppi di Seattle, che da anni imponevano un sound tutto basato sulle sonorita` "grunge", ma carente in fatto di melodie.

Il successivo Far Gone (SubPop, 1993), benche' ancor meno convincente, conserva le melodie appassionate e i riff catastrofici dei dischi precedenti, e non tanto nelle scontate Searching For Rose e Far Gone quanto nelle canzoni che s'impennano in ritornelli da brivido, sostenuti da scrosci di solenni "wah-wah", glissando e feedback: Float e Half Past You, fra i brani piu` memorabili della loro carriera. Le stesse tempeste strumentali accompagnano la ruvida ballata Head Of Ringo (uno dei loro vertici), alimentano la rabbia di Nebraska, che potrebbe essere di Neil Young, coagulano il maelstrom di distorsioni di Rust Belt. Trova spazio anche In Through The Outside, lunga composizione che mutua lo svolgimento dal blues e dal raga, ed erige un'atmosfera magica attraverso il lento e metodico incedere della melodia e gli intermittenti scoppi di riff alla Page.
Il quartetto si avventa su ogni brano del suo repertorio come un branco di lupi affamati, sfoderando sempre un attacco di chitarre da brivido e una melodia spavalda, sparando bordate perfettamente sincronizzate simultaneamente con tutti gli strumenti. La chitarra di Whitworth e il basso di Fairweather sfoggiano una potenza di fuoco formidabile, e Whitworth, in particolare, e` sempre piu` un piccolo Hendrix e/o Page del grunge, veloce, elegante e creativo. Nine troneggia su queste ballate drammatiche con la voce profonda e il tono desolato del cantautore della prateria, e sembra quasi fuori posto in mezzo a cotanti demoni rock.

La loro e` una delle sintesi piu` riuscite di garage-rock e hardcore. E il loro e` uno stile che trasuda poesia.

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Following the spectacular EP Nehru Jacket (Atlas, 1994), containing Nehru Jacket and Red Onion, the third full-length album, Straight Freak Ticket (Atlas, 1995), was a major disappointment. Apart from a couple of virulent rockers (Fuzz Factory, Brazil) and a psychedelic ballad (Harold's Pink Room), the songs are lifeless and epigonic. The single Snipe Hunt (Let Down, 1996) is far more aggressive.

That single will be included on Confusion Au Go-Go (C/Z, 1999), but it will take three years. Confusion Au Go-Go and Cute One are the tracks that best re-enact their electrifying blues-rock.

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