Love Spirals Downwards is the project of electronic multi-instrumentalist
Ryan Lum and of singer Suzanne Perry (respectively, a philosopher and a psychologist).
Since 1990, they have been delivering compositions that mix angelic
vocals, majestic tempos and delicate electronic textures.
Theirs is a gothic/exotic/medieval version of the dream-pop stereotypes
made popular by the
Cocteau Twins.
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I Love Spirals Downwards sono un duo, composto dall'elettronico e
polistrumentista Ryan Lum e dalla cantante Suzanne Perry (l'uno
laureato in Filosofia, l'altra in Psicologia), dedito dal 1990
a quella combinazione di vocalizzi angelici e di delicate tessiture elettroniche
che e` diventata un cliche` dopo la commercializzazione dei
Cocteau Twins
e dei loro tanti imitatori.
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For their Idylls (Projekt, 1992) the duo also absorbed the
romantic "slocore" of Mazzy Star,
the new age cantillation of Enya,
the enchanted madrigals of Hugo Largo,
and the medieval psalms of Dead Can Dance.
Their compositions can evoke at the same time convent chapels and exotic
caravans (Illusory Me), borrow the best elements of pop and rock
(Dead Languages).
A stronger rhythm animates Scatter Journey and Forgo, whereas
Noumena Of Spirit is pure symphonic atmospherics.
Most of the times, the vocals steal the show: Love's Labour Lost,
Stir About The Stars and Ladonna Dissima exploit cliches of
middle-Eastern, Gregorian and Indian singing to create formally impeccable
and gently moving songs.
Among so many sweet lullabies the sweetest could be Drops Rain And Sea,
and a close second And The Wood Comes Into Leaf.
Western and eastern civilizations, past and present, collide and are reborn
through the simple harmonizing of Suzanne Perry.
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Nel caso dei loro Idylls (Projekt, 1992), pero`,
componenti essenziali sono anche il romantico "slocore" dei
Mazzy Star,
il canto new age di Enya,
i madrigali incantati degli Hugo Largo,
e i salmi medievali dei Dead Can Dance.
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Ardor (Projekt, 1994) e` un'opera piu` spirituale e piu` orientale,
ma sostanzialmente continua a rifinire quelle sonorita', sempre piu` influenzato
da Cocteau Twins (le onde e gli
echi di Write In Water)
e Dead Can Dance (la ninnananna al ralenti` di Will You Fade).
Il volo leggiadro nei turbini psichedelici di I Could Find It Only By Chance
e il ronzio galattico di Sunset Bell sono pero` trucchi stracolmi di una
suggestione piu` soffertamente metafisica.
Dall'alto di un magistero canoro che lambisce l'austerita` catacombale della
musica gregoriana in Sidhe (non ignara forse dei Miranda Sex Garden) e la
mesta grazia classicheggiante del madrigale rinascimentale in Avincenna,
Perry s'impone fra le grandi ipnotizzatrici del nostro tempo.
Ever (Projekt, 1996) si allontana invece dai modelli di
Cocteau Twins e Dead Can Dance
per immergersi un una ballata folk dai toni classicheggianti.
Il tenue soprano di Perry e le delicate tessiture della chitarra sono tutto
cio` che serve a canzoni come El Pedregal e Delta.
Se a lungo andare questa forma si rivela un po' stucchevole, la sua variante
ambientale, quella di Madras, e` originale proprio in quanto edificata
su quelle premesse: i vagiti affusolati della cantante si mescolano alle
vellutate onde e ai timidi battiti dell'elettronica per costruire trance
psichedelica di grazia e leggerezza ultraterrene.
Flux (Projekt, 1998) affonda pero` in un soft-rock da salotto per melodie
eteree e ritmiche soffuse (City Moon), in uno svagato rifacimento del
flamenco per il pubblico new age (Alicia), in un soul-jazz esotico
(Psyche), in una variante ballabile degli scioglilingua armonici di
Enya (Ring)
Per quanto elegante (soprattutto la ballad By Your Side, solfeggiata da
Perry in un registro soul e canticchiata dall'elettronica in maniera alienata),
questa e` musica di sottofondo. In pratica, il duo tenta la carta commerciale
con una versione aristocratica e intellettuale del synth-pop.
La magia del loro sound viene ancora a galla non appena il canto si addormenta
e il sequencer incalza in maniera "cosmica (Sound Of Waves), non appena
la partitura strumentale straripa in un "drum and bass" orchestrale
dall'andamento onirico e minimalista (Nova), non appena canto ed
elettronica varcano le soglie psichedeliche e si lasciano andare alla corrente
della trance, sospinti da poliritmi africani e da arditi minimalismi vocali
(Sunset Bell). Questi brani si situano fra le ricerche armoniche
piu` affascinanti del decennio e contrastano con l'altra meta` del disco,
accentuando l'irrisolta schizofrenia del duo (una malattia che ricorda quella
di Chris & Cosey).
Su tutto il disco e` forte l'influenza della scuola di drum and bass ambientale
(LTJ Bukem, Spring Heel Jack e cosi` via).
Temporal (Projekt, 2000) e` un'antologia di inediti e rarita`.
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Renamed Lovespirals, after Lum replaced Perry with Anji Bee, they released
a completely different album, Windblown Kiss (Projekt, 2002),
a collection of moody ballads inspired by the fashionable downtempo sound
of the time.
The noir jazz of Oh So Long and I Can't See You
(sax solo, drowsy pace) does not bode
well for the future of the duo: it's like Sade without the charm.
The Brazilian steps and the dreamy vocalizing of Windblown Kiss
are the stuff that Burt Bacharach would like (not a compliment).
He Calls Me and You Girl, which are essentially tender folk
ballads, are ruined by a pretentious attitude.
The vocal harmonies are not quite satisfactory.
The arrangements are simplistic compared to their beginnings.
This is pop music for night clubs where people don't listen to the music.
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(Translation by/ Tradotto da xxx) Se sei interessato a tradurre questo testo, contattami
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