Ai Codeine, ma anche agli Hugo Largo e ai Cowboy Junkies, nonche' ai
Blake Babies e ai 10,000 Maniacs si ispirano a Los Angeles i Madder Rose di Mary Lorson
(canto) e Billy Cote' (chitarra).
Il singolo Swim fa epoca con un riff da capogiro.
L'album Bring It Down (Seed, 1993) presenta pero`, accanto alle dolci
cantilene di While Away, Razor Pilot e soprattutto
Lights Go Down, che trasudano un senso di solitudine notturna e di
vento d'autunno, anche dei potenti rock and roll,
come il singolo Beautiful John e soprattutto Lay Down Low,
forti di assoli chitarristici degni del rock sudista.
L'incantevole strumentale Pocket Fulla Medicine e la surreale serenata di
Sugarsweet coronano un'opera fra le piu' poetiche dell'anno.
Swim e` il singolo.
Il successivo Panic On (Atlantic, 1994) e` trascinato dal pop frizzante
di Drop A Bomb, ma il panorama morale del disco e` meglio definito
dalle litanie da cocktail lounge di Car Song e Panic On:
una crisi esistenziale senza speranza.
Sleep Forever e Ultra Anxiety innestano altri ritornelli pop su
schemi appena piu` contorti e aggressivi, in linea con il leitmotiv
dell'angoscia. Il solenne je accuse di
Black Eye Town, la dolcissima What Holly Sees,
il bisbiglio da brivido di When You Smile, che richiama alla mente
i Velvet Underground e Nico, e il finale di incubo di Mad Dog suggellano
un'opera che, nonostante le musiche siano piu' brillanti e nonostante la
varieta' di toni e stili, e' cupissima.
Tragic Magic (Atlantic, 1997) li avvicina al trip-hop
(My Star, Real Feel) e ai Mazzy Star (Hung Up In You,
ma con infiniti elementi di disturbo, dal raga-rock (Delight's Pool)
all'hip hop (Peter And Victor), dal garage-rock
(Scenes From Sterbright) alla ballad (Float To The Top).
Hello June Fool (Thirsty Ear, 1999) e` al tempo stesso un disco pacato
e rilassato, adagiato in un solare umore esistenziale, e un disco di
audace sperimentazione sulla struttura e sull'arrangiamento della canzone rock.
Sul fronte tradizionale spiccano ballate come Train
(una delicata cantilena folk cullata da un lieve fuzz di chitarra),
Feels Like Summer
(reminescente dell'acid-rock degli hippie e del folk-rock dei Walkabouts),
Fade
(atmosfera noir, cadenza sincopata, contralto folk)
e la nevrotica fuga country psichedelica che chiude il disco all'insegna di
un twang metafisico alla Chris Isaak e di un bolero alla Jefferson Airplane,
Dark Rain.
Sono ballate stralunate, dilatate in tutte le direzioni dai suoni meno terrestri
della chitarra e propulse da un battito sempre solenne.
Sul fronte futurista Cote' e Larson lambiscono grandezze cosmiche in
Overflow, un funk psichedelico a ritmo afro-caraibico
(che ha appreso la lezione degli Stone Roses)
con continue metamorfosi d'arrangiamento,
Something
versione piu` soffice e melodiosa della stessa idea
(wah-wah, organo soul, jingle jangle),
Goodbye June Fool
(schitarrate abrasive e assordanti da shoegazer) e
Should Have Known
(melodia bisbigliata alla Mazzy Star, violino folk, progressione quasi raga).
Il capolavoro del disco, e forse della loro carriera, e` comunque
Hotel,
una melodia epica su una cadenza marziale, un riff monumentale di chitarra che
lacera l'armonia e carillon delizioso di pianola che spunta nel ritornello.
Cote' ha trovato una maturita` eccezionalmente equilibrata, capace di innestare
sulle vetuste strutture della ballata folk un impianto quasi futurista di
effetti elettronici e ritmi ballabili. Come chitarrista, ha coniato uno degli
stili meno "personali" di sempre, nel senso che sa sfruttare un po' tutte
le tecniche, dal wah-wah al raga, dal riff di heavy metal alla distorsione
psichedelica, dal "picking" di country all'accordo blues.
Lorson formed Saint Low (Thirsty Ear, 2000) and Cote' formed Jazz Cannon,
which debuted with Amateur Soul Surgery (Function 8, 2000).
Cote' and Lorson also released Piano Creeps (2003).
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Madder Rose was an oddly schizophrenic band that relied on the contrast/friction (rather than the amalgam/fusion) of Billy Cote's abrasive guitar and Mary Lorson's sweet vocals. Bring It Down (1993) and Panic On (1994) were poetic, idyllic works whose mood fluctuated between autumnal singalongs and tormented rockers. They converted to trip-hop with Tragic Magic (1997) and reinvented themselves with the surreal stylistic melange of Hello June Fool (1999).
If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
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