Gli Man Or Astro-man? sono un gruppo di mattacchioni di Auburn, in Alabama,
avidi divoratori di serial televisivi di fantascienza e di musiche surf.
Il singolo Possession By Remote Control (Homo Habilis, 1993) e` il primo
frutto della loro follia, registrato la notte di Halloween (del 1992).
Is It Man Or Astro-man? (Estrus, 1993) non fa che fondere le due
passioni in un rock strumentale ad altissima energia.
I Man Or Astroman rileggono la musica surf alla luce dei libri di fantascienza.
Il chitarrista Starcrunch, il batterista Birdstuff e
il bassista Coco The Electronic Monkey Wizard non difettano di entusiasmo,
e quasi sempre procedono al galoppo.
Le canzoni, ciascuna corredata da uno spezzone di film (reali o immaginari),
sono scalmanate danze per twang epici di chitarra,
dall'epilettico Taxidermist Surf all'estatica
Journey To The Stars, dalla comica Cattle Drive
alla satirica Cowboy Playing Dead (piu` cosacca che country),
oppure ballate dal piglio fatalista come Clean Up On Aisle #9.
Le schitarrate e le armonie piu` sperimentali originano dal tentativo di
mimare i mostri a cui sono dedicate: l'armonia
minacciosa e rumorosa di Nitrous Burnout,
l'impeto punk di Eric Estrotica.
Mermaid Love l'unico brano cantato.
In tal modo un genere tradizionale (quello di Ventures, Dick Dale, Duan Eddy,
Shadows) viene riletto in maniera moderna, esaltando
il potere espressivo di vibrato e riverbero.
Soltanto i canadesi Shadowy Men On A Shadowy Planet hanno saputo fare di meglio.
Onore e gloria a Star Crunch, fulmineo chitarrista e folle visionario.
L'EP Your Weight On The Moon (One Louder, 1994), con
Rocketship XC3, Electrostatic Brain Field e
Laser Guns Mean Big Fun,
il singolo
Mission Into Chaos (One Louder, 1994) sono soltanto alcuni degli episodi
della loro comica saga extraterrestre.
Alcuni dei loro singoli vengono ristampati fra i ventun titoli di
Destroy All Astro-men (Estrus, 1994).
Reverb 10,000 sfodera un riff a meta` fra l'Astronomy Domine dei Pink
Floyd e una vorticosa danza persiana.
A Mouthful Of Exhaust trotta supersonico come un country & western.
Name Of Numbers accoppia un pow-wow e schitarrate alla Ventures.
I ragazzi fanno il verso agli Stray Cats in Of Sex And Demise,
ai Fleshtones nel garage-rock con organo di Landlocked, e si ispirano
al sensazionalismo delle colonne sonore per Bermuda Triangle Shorts,
Gargantua's Last Stand, Espanto Del Futuro (o ne fanno la parodia, come
in You Can't Get Good Riblets In Space).
E corona l'opera una messe di cover estrose.
Un sound piu` professionale fa di Project Infinity (Estrus, 1995) un disco
molto piu` serio, e infatti il gruppo viene finalmente preso sul serio dalla
critica.
Le cariche travolgenti di Escape Velocity, Transmissions From Venus gettano
lo sgomento fra i professionisti del rock strumentale.
Le progressioni sinistre di Sferic Waves e Max Q fanno rabbrividire i puristi del revival.
In prospettiva si intravede anche un'evoluzione verso uno stile piu` cantabile
(Complex 34, Mach One) e una maggior complessita` armonica (Special Agent
Conrad Uno).
Escono anche Intravenous TV Continuum (One Louder, 1995) e
Live Transmissions (Homo Habilis, 1995) a compendio
dell'incommensurabile materiale prodotto dal gruppo (oltre venti i singoli).
L'EP Deluxe Men In Space (Touch & Go, 1996)
si apre nel segno dell'esuberanza piu` eccentrica con gli
strumentali pseudo-surf Maximum Radiation Level e Super Rocket Rumble.
Poi si lancia subito della filastrocca demenziale di U-Uranus, con la
chitarra a scandire un ritmo da film spionistico.
L'album di qualche mese dopo, Experiment Zero (Touch & Go, 1996),
mette invece a frutto quegli anni di apprendistato e di confusa discografia
e rimane forse il loro capolavoro.
I loro temi strumentali di carattere "galattico" sono gustosi e ingegnosi,
con quelle progressioni chitarristiche da brivido e ritmi sempre da
sfinimento, per non parlare dei temi da fantascienza/horror di serie B:
Television Fission e Maximum Radiation Level sono film in miniatura.
Il passo di carica di DNI, la melodia frizzante di Evil Plans Of Planet
Spectra, il motivo minaccioso e impetuoso di Test Driver si fanno beffe
delle convenzioni.
Sceneggiate vergognose come Planet Collision e King Of The Monsters
incalzano implacabili l'ascoltatore.
Proseguendo le intuizioni piu` cretine dei Devo, i MOA sono pervenuti a una
forma definitiva di punkrock strumentale.
L'evoluzione verso un rock melodico e trascinante frutta soprattutto 9 Volt.
What Remains Inside A Black Hole (Au Go Go, 1996)
raccoglie registrazioni oscure del gruppo, fra cui risaltano
Polaris, 24 Hours,
Reverb 1000.
E` forse il meno riuscito dei loro album.
Il 1997 inizia con l'EP UFO's And The Men Who Fly Them (Drug Racer),
quattro canzoni fra cui The Sound Waves e High Wire, e prosegue
con 1000X (Touch & Go, 1997), altro EP che non ha forse lo spessore
degli album, ma un pugno di brani strumentali (le progressioni incalzanti di
The Miracle Of Genuine Pyrex,
i disturbi psico-industriali di Like A Giant Microwave,
il tema fulmineo ed esuberante di Man Made Of OO2,
le sincopi hard-rock e i rumori alieni di 100 Individual Magnets)
sono da annoverare nel repertorio maggiore, episodi di una progressione che
li sta portando fuori dagli angusti confini della musica surf.
Incespicano pero` i "surfisti" per eccellenza degli anni '90 con
Made From Technetium (Touch & Go, 1997).
Il disco si apre con un brano cantato, Lo Batt, che, per effetto di
recitazione futuribile, piglio punk e cadenza travolgente, li fa sembrare una
brutta copia dei Devo o degli Ultravox.
Il riff hard-rock di chitarra che lo propelle si protrae
di brano in brano devastando anche gli spunti piu` simpatici.
Forse il disco e` troppo cantato e parlato, forse il sound assordante delle
chitarre distoglie un po' l'attenzione dal vero nocciolo della questione,
che era il senso dello humour. Fatto sta che questa e` un'opera decisamente
minore nella loro (elefantiaca) produzione.
Esperimenti d'avanguardia come Muzak For Cybernetics suonano davvero
un po' troppo naif.
Le progressioni surf di Jonathan Winters Frankenstein e il demenziale
voodoobilly di Static Cling non bastano a redimere
un disco guastato da troppa presunzione.
Il singolo Cuts And Volts (Touch & Go, 1998) pecca degli stessi difetti.
Eeviac (Touch & Go, 1999), registrato in Brasile, sfoggia un sound
altrettanto potente ma anche qualche esperimento fuori dai territori loro
consueti. Accanto ai soliti numeri mozzafiato, Interstellar Hardrive,
Theme From Eeviac e Engines Of Difference su tutti,
il disco annovera infatti anche la musica industriale robotica di
D:contamination e la languida "ballata" psichedelica di Myopia.
Gli Astroman stanno tentando di reinventarsi una carriera, ma fuori dal surf
sono pesci fuor d'acqua. A peggiorare la situazione, e forse a motivare gli
esperimenti, e` l'inaridirsi della vena melodica che aveva sostenuto il
gruppo per tanti anni.
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Raised on sci-fi serials and horror movies, Alabama's Man Or Astroman invented a cyberpunk version of Shadowy Men On A Shadowy Planet's postmodernist surf that recalled Devo's satirical/mythological philosophy but dispensed with the silly lyrics. From the naive and exuberant Is It Man Or Astro-man? (1993) to the more adventurous Experiment Zero (1996), they defined a science of epic guitar twangs, epileptic surf hoedowns, suspenseful vibratos and menacing reverbs.
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