Summary.
Mazinga Phaser assembled the unfocused collages of Cruising In The Neon Glories (1996) by juxtaposing chamber music, elegiac bebop, gothic dub, space soul, ethereal bossanova and discordant drums'n'bass.
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Matt Castille dei Vas Deferens produce anche l'album dei
Mazinga Phaser, Cruising In The Neon Glories (Aether, 1996), album
prevalentemente strumentale.
Il quintetto
(Wanz Dover e Eric Hermeyer alle chitarre, Jessica Nelson alle tastiere,
Cole Wheeler al basso, Mike Throneberry alla batteria), basato a Dallas,
compone collage ancor piu` sofisticati, sfocati e disgregati.
Manca completamente il filo della matassa in
Katia, una sonata per pianoforte su sottofondo di rumori d'oltretomba,
in Dub Sonic At The Jelly Kubota, musica da camera per
tromba bebop e rombi di dub,
nella dolce ninnananna di Alice Coltrane.
Cio` che conta non e` tanto la melodia (spesso assente o impercettibile),
e in generale la struttura narrativa, ma il paesaggio sonoro, fitto di
eventi periferici e di contraddizioni armoniche.
La serenata anemica di Ling Ling And Pepper,
il soul spaziale di Glass Of Glycerine,
la bossanova eterea di Infinity For Now
sono appena accennati dalla cantante: gli strumenti rubano la scena.
I vocalizzi di Jessica Nelson e la tromba di Carl Poetchke impreziosiscono
arrangiamenti che fanno leva soprattutto sulle tastiere e sui trucchi di studio.
Tutto converge nella formidabile giostra psichedelica, rhythm and blues e
drums'n'bass di New Journeys To The Edge.
E tutto viene inghiottito nella malinconica elegia free-jazz dell'ultimo brano,
Third Arm.
Sono due brani strumentali d'altissima classe, nei quali il baricentro, il
fuoco, migrano continuamente alla ricerca di equilibri sempre piu` ardui.
Dover e` anche l'organizzatore del festival "Melodica" che si tiene oggi anno
in Texas e presto decide di concentrarsi su attivita` non musicali, lasciando
il gruppo in mano a Nelson e Poetchke.
Cole Wheeler partecipa anche a Ghostcar The Radio Entro For Bionic Ears.
La voce di Nelson e` protagonista del successivo
Abandinallhope (Idol, 1998), un album organizzato e prodotto in maniera
piu` tradizionale, con uno spiccato ritorno alla forma canzone.
Japanese Space Opera, Hot Weird,
A Diamond In Shrink Wrap fanno ora pensare ai
Mercury Rev.
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