Meredith Brooks


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Blurring The Edges, 6.5/10
Deconstruction, 4/10
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Cresciuta in Oregon ma presto disgustata dall'influenza del grunge di Seattle, Brooks emigro` a Los Angeles e formo` le Graces con Charlotte Caffey delle Go-Go's, delle quali usci` un solo album (A&M, 1989) e poi scomparve per otto anni dalla circolazione.

Blurring The Edges (Capitol, 1997), registrato con una drum machine, la riporto` prepotentemente alla ribalta. Rispetto ad Alanis Morissette, Brooks canta in un registro a suo modo epico, soprattutto quando esplode nell'inno post-femminista di Bitch, che usa come rampa di lancio una chiassosa impennata strumentale, ed e` anche una smaliziata e virulenta chitarrista, come nel manifesto personale di I Need, quando stende il suo rap sfrontato su una combinazione di assordanti riverberi, droni mediorientali, distorsioni e stacchetti funky. Bitch viene replicata, mutatis mutandis, da Shatter, e I Need da Somedays. La sua filosofia e` ben riassunta dalle personalita` che elenca schizofreneticamente, a mo' di esorcismo, nel ritornello di Bitch (cagna, santa, bambina, peccatrice, madre, dea, angelo, etc) e in particolare dal verso "I'm a goddess on my knees", una dea in ginocchio al cospetto delle bizzarrie della vita. Stabilite le coordinate emotive, indossati i panni della donna dura e matura, che per qualche istante (What Would Happen) sa essere anche tenera e sentimentale, e, lungi dal piagnucolare inneggia anzi alla sua condizione (nella gaia filastrocca di My Little Town), a Brooks non resta che scodellare con fredda determinazione le sue invettive agrodolci in un piccolo zoo di effetti chitarristici. Birthday ricalca il modello di Morissette (quello di You Oughtta Know), Stop lo shuffle disinvolto di Sheryl Crow e Wash My Hands il grunge disperato delle Hole. David Ricketts (l'"altro" David di David + David) ha prodotto questo disco, ed e` lo stesso che ha aiutato Sheryl Crow...

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Brooks sembra perdere la bussola su Deconstruction(Capitol, 1999), album senza personalita`, su cui viene zittita persino la sua chitarra. Le canzoni scimmiottano le Go-Go's (Shout) e Sheryl Crow (I Have Everything). Gli arrangiamenti tentano persino di proporla nei panni della "disco diva" (All For Nothing). Troppi brani sono soltanto noiose litanie con testi post-femministi. Brooks has lost herself on Deconstruction(Capitol, 1999), album with no personality, on which even her guitar has been shut up. The songs mimick the Go-Go's (Shout) and Sheryl Crow (I Have Everything). The arrangements try even to mutate her into a disco diva (All For Nothing). Too many tracks are simply boring litanies with post-feminist lyrics.
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