Summary.
Medicine, formed in Los Angeles by Brad Laner, ex-Savage Republic's drummer but now on guitars and keyboards, delivered Shot Forth Self Living (1992), a therapeutic shock that owed both to My Bloody Valentine and to Sonic Youth.
Trance and noise were also the pillars of follow-up The Buried Life (1993).
If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
Scroll down for recent reviews in english.
|
Brad Laner era un ragazzo prodigio negli Steaming Coils, un complesso
d'avanguardia di Los Angeles che registro` tre album:
Never Creak (Rotary Totem, 1986),
The Tarkington Table (Motiv Communications, 1987) e
Breaded (Quaquaversal, 1994), registrato nel 1988 ma rimasto inedito
per sei anni.
Ancora giovanissimo, Laner fu poi protagonista dell'ultima stagione dei
Savage Republic, una delle formazioni
piu` importanti del rock degli anni '80, registrando con loro
Jamahiriya (Fundamental, 1988) e
Customs (Fundamental, 1989).
He also joined the
17 Pygmies for Welcome (Island, 1988) and
Missyfish (Nate Starkman, 1991).
Finita quell'esperienza, Laner forma i Medicine con Beth Thompson (canto),
Eddie Rusha (basso e nastri), Jim Putnam (chitarra) e Jim Goodall (batteria).
Laner suona adesso prevalentemente la chitarra, oltre alle tastiere.
Shot Forth Self Living (Def American, 1992) li impone con un sound
che si riallaccia tanto al rock psichedelico quanto al noise-rock dei Sonic
Youth.
Il loro concetto di "canzone" e` ben espresso da composizioni come
Aruca, che sfoggiano liquide melodie cantate da Thompson su un tappeto
percussivo minimalista guastato da rumori.
Piu' convenzionali le cantilene di Defective e A Short Happy Life, che
nuotano in oceani di distorsioni alla My Bloody Valentine;
piu` originali la sarabanda psichedelica 5ive, con ritornello orecchiabile,
ritmo vorticoso e volteggi della chitarra che imitano gli organetti delle fiere,
e Miss Drugstore, con un'armonia fatta di rintocchi lisergici della chitarra,
solfeggi della cantante, cadenze ipnotiche e un crescendo irreale di ronzii.
Colonna sonora dell'inferno potrebbe essere Queen Of Tension, con la sua
ritmica industriale ed equatoriale, fitta di cigolii e di cicale.
Ma e` l'ethos/pathos deragliante dei Big Black a trionfare, quando in One More
l'"urlo" modulato da una chitarra si leva nel baccanale minaccioso a ritmo
marziale eretto dal sibilo continuo, sfinente e a tratti martellante dell'altra
chitarra e dalle linee "grasse" del basso. La melodia avvolgente che si
protende acrobaticamente su quel sibilo sancisce non solo un ulteriore
ordine di grandezza nel processo di fusione di generi ("dreampop", industriale
e avanguardia), ma anche la trasduzione in suono di un nuovo umore, che non e`
quello sognante delle comuni hippie ne` quello nevrotico della metropoli
post-industriale ma qualcosa di entrambi.
Il gruppo si ridusse subito a un trio (Laner, Thompson, Goodall) e registro`
The Buried Life (American, 1993). La shock terapeutico del primo
album diventa qui maniera, anche se il dogma rimane sempre quello di
psichedelico di rumore e trance.
The Pink e` un brano di pura potenza,
She Knows Everything e` un brano di pura ipnosi.
The Earth Is Soft And White, fondendo i due modi, lambisce la musica
d'avanguardia.
I gorghi delle chitarre e dei nastri e le armonie vocali circolari creano
una specie di perpetua giostra psichedelica in cui i ritornelli sono soltanto
degli accessori. Fanno eccezione Never Click e Live It Down, le piu` beat e
quasi Primitives, anche se sempre corrose da rumori sgradevoli; e forse e`
qui che i Medicine possono piu` efficacemente contribuire al rinnovamento
del genere. Anche se un'incursione nel ballabile industriale piu` scipito
(Slut), una divagazione melodica un po' bubblegum (Never Click)
e una ballata da AOR (Fried Awake) lasciano presagire sviluppi a
sorpresa.
Beth Thompson prende le redini del complesso su
Her Highness (American, 1995)
e carica il pop straccione di
Brad Laner con una sensualita' selvaggia. Time Baby aveva indicato la
direzione che intendevano seguire: piu' barocca, piu' "britannica", piu'
commerciale. Purtroppo cio' vuol dire anche piu' scontata, leziosa e a
tratti stucchevole, ammiccante al dream-pop dei Cocteau Twins e al
dark-punk di Siouxsie (Candy Candy il singolo).
La mano di Laner si riconosce nei droni di All Good Things.
Farther Down e Seen The Light Alone sono ballate folk-rock
che fanno pensare piu` agli REM che ai Medicine.
Come chitarrista, Laner si distingue perche' ha sempre preferito un
trattamento "artigianale" delle distorsioni delle chitarre. Analogamente il
gruppo ha evitato
la pulsazione artificiale dell'house, a favore di un tribalismo piu` "povero"
ma anche piu` umano.
Laner aveva alla fin fine messo a frutto le tecniche apprese nei
Savage Republic.
Il limite maggiore dei Medicine era semmai una certa epigonicita`
nei confronti dei My Bloody Valentine.
Jim Putnam formera` poi i
Radar Bros.
Sciolti i Medicine, Laner ha varato il progetto solista Amnesia, del quale
sono usciti Cherry Flavor Night Time (Island, 1997)
e Lingus (Island, 1998).
Laner ha collaborato anche con Paul D'Amour (ex Tool),
Chris Pittman (Replicants) e Greg Edwards (Failure) nei Lusk, un complesso
di progressive-rock dei quali e` uscito Free Mars (Zoo, 1997).
Lusk pays homage to the baroque pop structures of late Beach Boys and Zombies
with immaculate melodies submerged with cello, horns and keyboards
(Free Mars) but, in general, are more interested in the
sonic oddities than in the songs, so it is no surprise that they excel in
Todd Rundgren-ian novelties (Savvy Kangaroos).
Laner e` anche coinvolto nel progetto Music From The Island of
Anaphoria (Tiny Organ, 1998) del musicologo ed etnologo Kraig Grady.
|