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John Forbes, originario di Vincennes (Indiana), era il leader dei Phantom 309, un gruppo leggendario di Atlanta, prima di formare i Dirt. Il sound rozzo e volgare di She Male Sugarpussy (Tupelo, 1990) e soprattutto di Sahara Of The Bozart (WorryBird, 1992) fece epoca, grazie anche ai riff della chitarrista Jennifer Hensley. Dalle ceneri dei Dirt nacquero i Seersucker, protagonisti di un rude revival alla Mudhoney su Pushing Rope (Sky, 1993).
Forbes andò invece a Chicago a formare i Mount Shasta, con Al Johnson alla chitarra (anche nei Shorty e poi negli U.S. Maple) e Jennifer White al basso: il singolo Nodule (Skin Graft, 1993) e l'album Put The Creep On (Skin Graft, 1994) sono le naturali prosecuzioni dei Dirt, nel segno del punkrock scoordinato di Chicago (Jesus Lizard docet), ma ridotto ai minimi termini (perlomeno come lunghezza dei brani). Nodule e Fired vivono (muoiono) delle urla psicotiche alla AC/DC di John Forbes e del battito soffocante della sezione ritmica. Soltanto Stella (quasi un bluesrock) e Edible Tuber (con le sue cariche vertiginose) mettono in luce un sound che si possa chiamare "chitarristico". La quantità di rumore prodotta non è sempre proporzionale alle idee.
Who's The Hottie (Skin Graft, 1995) è altrettanto caotico e dissonante, ma annovera una colossale fantasia psichedelica, lo strumentale Rusty Shovle Wrinkled Skin. Gimp Mescalero e soprattutto la lunga Near Famous Jackass danno i brividi blues di un Captain Beefheart.
Space Streakings Sighted Over Mount Shasta, accreditato a Shakuhachi Surprise, è una collaborazione con gli Space Streakings.
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