Ritual Tension
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I Live Here , 7/10
Expelled , 6.5/10
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Appartenenti alla stessa generazione di Sonic Youth, Swans e Live Skull, anche i Ritual Tension del cantante Ivan Nahem (che ha suonato le percussioni su alcuni dischi di Mike Gira), Andrew Nahem (chitarra), Marc Sloan (basso) e Michael Jio (batteria) hanno tentato di rivoluzionare la forma-canzone del rock introducendo dissonanze e un "portamento" diverso della strumentazione. A differenza dei loro piu` celebri coscritti, i Ritual Tension fanno pero` innovazione soprattutto sulla ritmica, che vive di fremiti e sussulti al di fuori di qualsiasi genere. L'effetto e` clownesco, come lo poteva essere quello dei Pere Ubu. Il cantante, che si esprime spesso in un declamato da teatro espressionista, urlato piu` che cantato, e talvolta impiega i singhiozzi psicotici alla David Thomas, accentua le somiglianze, ma al tempo stesso connota il sound in maniera piu` didascalica.

I Live Here (Sacrifice, 1986) contiene cosi` slapstick satiriche come Social Climbing, che al frenetico ritmo funky accoppia gemiti sensuali di ragazza, e Hire A Thug, o la sguaiata House Of Pleasure, o il rituale di perversione di Tied To The Mast. Tutti questi brani hanno un senso drammaturgico, come se si trattasse di un musical (d'avanguardia) piu` che di un album di musica rock. Non solo le dissonanze della chitarra sono perfettamente mimetizzate nella suspense (o nello humour) del brano, ma il ritmo, in continuo movimento, e quasi mai lineare, segue una logica che in qualche modo risulta naturale e per nulla traumatica. Salvo forse in Tightrope, dove la "tensione" e il "ritualismo" toccano vertici parossistici. Nell'insieme l'esperimento e` piu` unico che raro.

Per diversi anni del gruppo non si sapra` piu` nulla, anche se nel 1987 un bootleg ufficiale, The Blood Of The Kid (Celluloid), registrato dal vivo al CBGB, presenta materiale inedito, fra cui le notevoli New Super, Devil Dog, Oh I See.

Soltanto nel 1991 comparve l'album registrato nel 1988, Expelled (Safe House), degna continuazione della prima opera, anzi ancor piu` sperimentale.
Le nuove coordinate del sound vengono espresse subito da Econoline e Her Confession, le "canzoni" piu` normali, con i minimalismi metallici dei Sonic Youth e una ritmica torrida in primo piano. I climi spigolosi, cupi e durissimi di quest'opera, vicini a quelli delle prime opere di Sonic Youth e Swans, sono invece condensati in The Burning Ladder, con i suoi fendenti ossessivi e il piglio da melodramma "brechtiano", e da Living Ladder, lungo delirio espressionista di Nahem in un groviglio orrendo di suoni.
Che questi siano soprattutto psicodrammi lo conferma Watching A Diver, come un Jim Morrison affetto da una forma acuta di nevrosi. Al tempo stesso questa musica cosi` estrema, cosi` implacabile, e` una forma di trance, come dimostrano Stay Calm. Il grottesco della prima opera si riaffaccia soltanto in LAME, uno dei vertici del loro modo rocambolesco, alla Pere Ubu, di strutturare le canzoni.
Abbandonato il declamato enfatico, le inflessioni clownesche e un certo impeto punk che rendevano ancora adolescente il sound della prima opera, Expelled e` uno dei piu` audaci, dei testi piu` difficili e piu` tetri dell'intero movimento.

Nel frattempo il bassista, Marc Sloan, che aveva gia` pubblicato Yeow (Little Animal) nel 1985, registra Lure Of The Oxowl (Sacrifice), sotto lo pseudonimo di Gawk, una cassetta di musica strumentale d'avanguardia.

I Ritual Tension hanno rifiutato qualsiasi compromesso con la forma tradizionale della canzone rock, pervenendo a una musica di una bruttezza inquietante, disumana, e a un senso acuto della precarieta` dell'esistenza urbana. Hanno espresso i valori di quella generazione nel modo piu` crudo e selvatico, senza tentare di occultare in alcun modo che questo e` un "living hell".

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